1921 – Il mistero di Rookford

REGIA: Nick Murphy
CAST: Rebecca Hall, Dominic West, Imelda Staunton, Isaac Hempstead-Wright
ANNO: 2011
 
Florence Cathcart, giovane scrittrice e smascheratrice di spiritisti e ciarlatani, viene chiamata in un collegio di campagna per risolvere uno strano caso di apparizioni che spaventano i bambini. La donna, estremamente scettica, si troverà a fare i conti con avvenimenti decisamente fuori dal comune.
 
Casa infestata, bambini malefici, spettri e ombre, sono topoi di un certo cinema di horror gotico che da sempre spaventa ed inquieta, generalmente senza fare troppo ricorso agli effetti speciali o ad una estrema spettacolarizzazione del terrore. Questo succede anche in “1921 – Il mistero di Rookford” (traduzione decisamente incolore del ben più indicato, anche se non originalissimo, “The awkening”), film riuscito, ma non del tutto, che riesce a risultare interessante e decisamente inquietante per quasi tutta la sua durata, rovinandosi poi in un finale, oltre che banale, notevolmente romanzato, stucchevole e smielato.
Al di là della presenza di un’inutilissima, quanto fastidiosa storia d’amore tra la protagonista femminile, altrimenti caratterizzata in maniera apprezzabile, e uno dei professori del collegio, ex veterano di guerra, il film scorre abbastanza liscio, inanellando una serie di sequenze a dir poco coinvolgenti e stimolanti.
Si parte già molto bene, infatti, con l’incipit in cui Florence, interpretata da una sempre convincente Rebecca Hall, smaschera un medium e manda all’aria una seduta spiritica, ricordando lontanamente l’assunto di fondo di un grande film horror-gotico come “La notte del demonio”, in cui uno scienziato vacilla tra la convinzione dell’inesistenza dei fantasmi e il terrore causato da avvenimenti sinistri. Del resto l’ambientazione, la trama, le atmosfere e alcuni passaggi narrativi, portano comunque alla mente altre pellicole come “The Others”, “The Oprhanage” e “Il sesto senso”. Altro elemento di spicco dell’opera, in grado di caratterizzarla e di distinguerla, rendendola comunque più che discreta, è la trovata scenografica di un piccolo castello, riproduzione di quello reale all’interno del quale è ambientato il film, nel quale vengono ricreati anche i personaggi stessi. In una particolare scena questo elemento riuscirà sicuramente a inquietare e angosciare lo spettatore, così come avviene per la donna che lo osserva da vicino, venendo al tempo stesso osservata da un’oscura presenza.
Purtroppo, però, questi ottimi aspetti vengono leggermente sbavati dalla coesistenza con elementi di disturbo tra i quali, oltre a quelli già citati, il miscuglio forse un po’ troppo superficiale e confusionario di diverse tematiche, come il reducismo di guerra (il film è ambientato poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale), con personaggi di contorno che sottolineano, spesso anche didascalicamente, questo argomento (non solo il professore del quale la protagonista si innamora, ma anche altri due uomini che abitano il collegio). Si aggiunga una governante, Maude, fin troppo sinistra e losca già dal primo momento in cui fa la sua comparsa sullo schermo (la fin troppo caricata Imelda Staunton) e il risultato sarà quello di un film, sicuramente godibile e a tratti avvincente, ma per certi versi prevedibile, scontato e a tratti esagerato. Niente per cui gridare al miracolo, insomma, ma una buona occasione per intrattenerci con presenze ambigue e terrorizzanti, spettri invisibili e dispettosi, apparizioni notturne, ombre e oscurità che, da sole, senza i successivi melodrammi, sarebbero bastate a rendere la pellicola totalmente considerevole.

VOTO:

Pubblicato su www.livecity.it

8 commenti su “1921 – Il mistero di Rookford

  1. Causa malfunzionamenti di Splider di contatto qui.
    Augurandoti un buon Natale e un felice anno nuovo, invito te e i tuoi visitatori a votare i migliori film e attori del 2011. Come blogger di cinema, ti ricordo di votare anche la sezione specifica.

    MIGLIORI FILM 2011

  2. concordo con la tua recensione, mi e' parsa interessante soprattutto la prima parte con il rovesciamento dei ruoli tra la donna investigatrice e lucida  e gli uomini malaticci e emotivamente instabili..

  3. Cara Alessandra, molto bella (come al solito) questa tua recensione. Desideravo recensirlo anch'io e penso che presto lo farò. Difficile comunque vedere cose interessanti, quando si tratta di "fantasmi": in tal senso segnalerei "Insidious", che ho trovato assai interessante. Buon Natale, tra l'altro 🙂 Psichetechne

  4. A me Insidious è piaciuto molto nella prima parte, poi l'ho trovato a tratti persino ridicolo nella seconda. Diventa un po' troppo una "baracconata" per i miei gusti.

  5. Questo non so ancora se recensirlo perché non è male ma in certi punti lascia senza parole. Sono in effetti d'accordo con quanto affermi nella recensione.

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