Animal crackers

REGIA: Victor Heerman

CAST: Groucho Marx, Harpo Marx, Chico Marx, Zeppo Marx, Margaret Dumont

ANNO: 1930

 

TRAMA:

 

La signora Rittenhouse ha indetto un ricevimento presso la sua fastosa abitazione invitando due ospiti d’onore: il miliardario Chandler e il capitano Spaulding. Ma l’evento principale della serata è la sparizione di un quadro di altissimo valore di cui ci sono in giro ben due copie. Sarà difficile risalire al ladro o i ladri e all’originale.

 

 


 

ANALISI PERSONALE

 

Seconda pellicola che vede come protagonisti i fratelli Marx, “Animal crackers” è una commedia molto ritmata e divertente, nonostante il vistoso stampo teatrale che la contrassegna, come è naturale che sia dato che è tratto proprio da una rappresentazione teatrale, interpretata dagli stessi attori protagonisti del film. Un film in cui la comicità non è urlata o chiassata, ma rappresentata principalmente dall’adorabilissimo sarcasmo e non-sense delle innumerevoli battute di Groucho o dai duetti esilaranti tra Chico e Harpo, mentre Zeppo viene relegato in secondo piano facendosi protagonista passivo di una sequenza a dir poco delirante in cui Graocho, il capitano Spaulding, gli detta una strampalata lettera da mandare al suo avvocato. Ma sono moltissime le situazioni che coinvolgono lo spettatore in una spirale di divertimento intelligente e ben studiato, a partire dall’incipit in cui c’è la trionfale entrata in scena del mitico Groucho, accompagnato anche da cori celebrativi da parte di tutti gli invitati alla festa.

Anche se la trama risulta esile e pretestuosa (l’unico interesse è vedere cosa combinano i fratelli Marx), non si può negare una certa curiosità circa le sorti che sono capitate al quadro originale sostituito più volte da alcune copie da parte di molte delle persone coinvolte in questo ricevimento d’alta società. C’è la figlia della padrona di casa col fidanzato aspirante artista che ha dipinto una copia perfetta del quadro e vuole dimostrare il suo valore, c’è l’amica-rivale che non sopporta il fatto che la signora Rittenhouse diventi la donna più in vista del momento, ci sono Harpo, nel ruolo del “professore” rubatutto e Chico, nel ruolo del musicista Ravelli, che non vedono l’ora di fare uno scherzetto a tutti i convenuti e via di questo passo.

Fatto sta che lo spettatore viene spesso distratto circa le sorti del dipinto, da una serie di situazioni al limite del paradossale, ma molto spiritose e coinvolgenti: la ritmatissima e spassosissima partita a carte tra Harpo e Chico contro la signora Rittenhouse e la sua amica, partita in cui gli assi di picche abbonderanno in maniera esorbitante; l’esibizione musicale di Chico che ripete all’infinito lo stesso motivetto senza ricordarsi il finale e disturbato come sempre dalla presenza di Harpo; il tentativo di furto del quadro da parte di Chico che, una volta andata via la corrente a causa del temporale, chiede ad Harpo una torcia vedendosi porgere una serie infinita di oggetti diversi a seguito di diverse descrizioni date all’uomo per fargli capire di cosa sta parlando; la scoperta della vera identità del miliardario che viene più volte minacciato e derubato di cravatta, calzini e reggicalze; e soprattutto il logorroico e incessante, oltre che delizioso e inarrestabile incedere incalzante delle battute di Groucho che il più delle volte sovvertono il significato canonico delle cose (“Le dispiace se non fumo?”). 

Grande, e forse unico, punto di forza della pellicola è, dunque, la presenza dei fratelli che danno linfa vitale e brio ad un film che molto probabilmente senza di loro non ne avrebbe avuti affatto. Dunque bisogna ringraziare la fantastica mimica facciale di Groucho e corporale di Harpo, oltre che l’espressione sorniona di Chico se “Animal crackers” appare come un ottimo film dalla struttura molto probabilmente esile, ma dal contenuto irresistibile.

 


 


 

CITAZIONE DEL GIORNO

 

"…perché io so io,… e voi nun siete un cazzo!" (Il marchese del Grillo)

 


LOCANDINA

 

8 commenti su “Animal crackers

  1. Certo, i Marx in seguito faranno di meglio (su tutti “Una notte all’opera” e “La guerra lampo dei fratelli Marx” ma, come dici benissimo tu, anche questi primi film contengono moltissime scene da ricordare e da riguardare più volte. Erano dei geni! La scena della dettatura della lettera ha quasi sicuramente ispirato Totò e Peppino nella “Malafemmina”…^^

    Ciao

    Christian

    PS: occhio che si scrive “Groucho”!

  2. Ahah, si, ho pensato anche io a Totò e Peppino in quella scena che li ha sicuramente ispirati.

    Ah, ti ringrazio per la correzione, ero convinta si scrivesse Graucho ^^

  3. La loro comicità infatti ha influenzato molto le gag dei nostri grandi comici degli anni 50. Di certo non è tra i migliori film dei Marx ma è sempre un lavoro degno di essere visto.

  4. Groucho è un genio, mi fa morire dal ridere, forse perchè l’ho capita dopo “all’infuori del cane il libro è il miglior amico dell’uomo, dentro è troppo buio per leggere”. Al cinema non sono perfetti, a volte, ma quando non lo sono stanno sulla soglia.

  5. Luciano e Slec, è il primo film che vedo dei fratelli Marx, quindi non so dire se è tra i migliori o meno. Comunque conto di recuperare col tempo anche altre loro pellicole.

  6. Hey Ric, ho visto, mi piace molto la grafica del tuo blog, adesso mi leggo per bene i tuoi post e ovviamente ti aggiunto tra i miei link preferiti!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.