Bandabardò

Ho scoperto la Bandabardò troppo tardi (come mi è capitato, ahimè, con un parecchie cose), proprio per il mio sbagliatissimo atteggiamento snobistico dettato dal fatto di aver confuso la loro musica con qualcosa di estremamente politicizzato, tendente al comunista e al fracassone (per carità nulla contro il comunismo, o la sinistra, di cui a dire il vero abbraccio un pò tutto, ma nella musica o nell’arte in genere preferisco che nn ci sia troppa politica). Alcuni amici però mi hanno assicurato che la mia supposizione era alquanto sbagliata, almeno in parte, e quindi ho deciso di ascoltare un pò di roba di questo gruppo allegro, spensierato, leggerissimo ed espressivo al tempo stesso che accompagna le mie giornate con canzoni di ogni tipo: riflessive, allegre, caciarone e quant’altro. La Bandabardò è un validissimo gruppo, composto da un ottimo cantante e da bravissimi musicisti che fanno buona musica, gradevole e di qualità.

La storia “antica”

8 Marzo 1993

Quel giorno, oltre a festeggiare la donna, nasce la bandabardò. Enrico Erriquez Greppi, un bilingue dal passato franco-lussemburghese, convince A. M. Finaz, rampante chitarrista elettrico, a gettare alle ortiche qualsiasi amplificatore o pedale di sua appartenenza. Questo per la convinzione di Erriquez che sarebbe bello e divertente portare su un palco la stessa atmosfera di festa che si instaura nelle “cantate tra amici", momenti magici in cui stonati e intonati uniscono le voci in canti senza fine. Altro classico delle suonate tra amici è che spunta sempre un ‘bonghettaro’! Ecco dunque Paolino alle multi-percussioni, soprattutto djembe e bonghetti, veri simboli del mondo fricchettone. Seguono a ruota la terza chitarra acustica (Orla), il contrabbasso stradaiolo e francofono (Don Bachi), una batteria minimale ( il giovane Nuto) ad assicurare le danze, e un fonico di fiducia (Cantax)…

8 Marzo 1993: Quel giorno, oltre a nascere, la bandabardò si chiude in sala prove, dove resta per sei mesi! Con l’aiuto di personaggi vari (Olivier Bellerie – fonico F.F.F.; Antonio Aiazzi – Litfiba – solo per citarne alcuni) e complici le influenze di tutto ciò che di bello è stato scritto e suonato in Italia e Francia, i bardò arrangiano i pezzi trovando presto la chiave giusta per rovesciare dai palchi di tutta Italia e di Parigi (2 mini tour in locali e per strada) un’energia e un’allegria estremamente contagiose. I bardò smetteranno di suonare solo per brevi periodi legati a registrazioni (1994: mini-CD promo; 1996: Il Circo Mangione) o a schianti in furgone (Estate 1996).

La storia “recente”

Dal primo CD, “Il Circo Mangione” la Bandabardò ha fatto molta strada e molti, molti concerti, ma è sempre rimasta fedele allo spirito del primo album. Dopo il successo ottenuto ("Il Circo Mangione” vince anche il Premio Ciampi) nel 1998 esce un altro album che conferma il talento del gruppo: “Iniziali B.B.". Nel 1999 i ragazzi registrano il primo live, “Barbaro Tour", che esce in copie limitate. Il terzo cd, “Mojito Football Club” esce all’inizio del 2000 e riscuote il favore della critica, venendo eletto come disco del mese da Rockerilla. L’anno successivo la Bandabardò torna con “Se mi rilasso… collasso", una raccolta di brani live più un brano inedito, “Manifesto” e nel 2002 con “Bondo! Bondo!” il gruppo si propone ancora una volta in tutta la sua ecletticità e versatilità, presentando un lavoro di grande qualità che raggiunge i vertici delle classifiche italiane per alcune settimane.

L’uscita di “Bondo! Bondo!” segna una tappa importante nella storia del gruppo che porta la propria musica in tour in Italia, Spagna, Francia e Svizzera per un anno e mezzo di concerti affollatissimi, facendosi conoscere sempre più anche all’estero. Il 2002 segna inoltre l’uscita di Paolino dal gruppo, sostituito nella tournée invernale da Ughito, percussionista dei Malfunk e vecchia conoscenza dei bardozziani, e poi da aprile 2003 da Ramon ai fiati e alle percussioni.

Ramon è da allora parte integrante del gruppo, e ha contribuito in modo significativo anche all’ultimo album.

“Tre passi avanti", uscito il 3 settembre 2004, è la nuova avventura della Bandabardò che si prepara a un nuovo lunghissimo tour con molte tappe in Italia e all’estero.

E’ in uscita il nuovo attesissimo album, Fuori Orario.


« La Bandabardò ha sposato in pieno la causa dei fricchettoni e del loro leader Fernandez. Siamo per la rivalutazione dei rapporti umani, dei miscugli razziali e culturali. Lottiamo per un mondo a misura di donna e di bambino e per vedere un giorno trionfare allegria e gentilezza »
 
(Manifesto della Bandabardò)

NOME
Enrico Greppi
STRUMENTO
Voci, chitarra acustica ritmica
COMPLEANNO
01 settembre
EMAIL
erriquez@bandabardo.it

Io di profilo mi sono visto solo in foto o in video, non sono il tipo da doppio specchio. Ma mi ricordo di aver notato alcuni segni fondamentali: un naso premiato da un tuffo in piscina con poca acqua, un’evidente peluria sul mento pronta ad essere riportata in testa (qualora la calvizie decidesse di rompere ulteriormente le palle), una luce negli occhi di chi ha un figlio strepitoso. Un profilo non proprio gioviale, assorto in musiche e parole che vengono dalla mia famiglia di musicisti classici, professionisti o per amore, da un’infanzia di conservatorio e violino, per poi essere travolto dal basso e quindi da Sua Santità La Chitarra! Impregnato di Battisti e De Andrè incontro poi la Banda dei Bardozzi con cui ce le scriviamo e ce le cantiamo. Quando non capite bene le parole è perchè il mio ventennio passato nei paesi francofoni ritorna nel cuore. Inoltre ho lavorato con Silvestri (Cohiba), conosciuto Manu Chao, e vi voglio bene…

NOME
Alessandro Finazzo
STRUMENTO
Chitarra virtuosa e solitaria, cori
COMPLEANNO
10 agosto
EMAIL
finaz@bandabardo.it

Ho iniziato a suonare alla tenera età di 9 anni, dopo essere stato folgorato da un disco dei Beatles rubato a mio fratello.

A 11 anni sono salito sul palco per il primo concertino e non sono praticamente più sceso. Oltre a suonare con la B.B., di cui vado particolarmente fiero, ho collaborato con M.C.R., C.S.I., Daniele Silvestri, David Sylvian, Max Gazzè, Paola Turci, Casa del vento ed altri ancora.

Segni particolari: laurea in filosofia, fede buddista, grande passione per il nuoto, la lettura ed il cinema.

NOME
Marco Bachi
STRUMENTO
Contrabbasso, basso
COMPLEANNO
27 novembre
EMAIL
donbachi@bandabardo.it

Contrabbassista e bassista elettrico, solare ma permaloso, pelosissimo e bisognoso del contatto fisico con chiunque mi circondi. Amo tutta la musica, dai Sex pistols a Debussy, con un amore viscerale per i Police e Beethoven. Sono l’anima contabile della Bandabardò e proprio nei rapporti con fatture e commercialisti riesco a sfogare tutta la mia pedanteria repressa.

Nel 1997 mi sono diplomato al conservatorio e (Banda permettendo)da allora collaboro con molte orchestre di musica classica. Da un paio di anni sono pervaso da spirito agreste: nelle pause di lavoro da tour o registrazioni mi si può osservare in canottiera e stivali a spaccare legna e a dare il ramato ai pomodori del mio campo.

La massima felicità per me è suonare il contrabbasso nudo nel bosco…

NOME
Andrea Orlandini
STRUMENTO
Chitarra elettrica, tastierine
COMPLEANNO
03 febbraio
EMAIL
orla@bandabardo.it

Sono nato a Pavia il 3 Febbraio 1968, acquario ascendente vergine, da mamma toscana e babbo genovese, ma sono ormai fiorentino da quando avevo 5 anni. L’unico legame familiare con la musica sono i negozi di dischi che mio nonno tuttora possiede a Genova (nei quali,negli anni ‘50, un giovane De Andrè portava a far ascoltare le sue cassette). La mia prima chitarra mi è stata regalata la notte di Natale del ‘77, la stessa notte in cui è morto il grande Charlie Chaplin. A 13 anni rimasi folgorato da una ragazzina (ciao Stefy, ovunque tu sia) che mi ha “presentato” i Rolling Stones, e lì la mia vita cambiò… In quel momento capii che tutto quello che avrei voluto fare era fare dischi e suonare sui palchi, un sogno che anni dopo si è realizzato grazie alla Banda…

Ho finito i miei studi classici, ho dato un esame all’università, poi ho incontrato il Nuto… Insieme abbiamo bevuto un pò, poi è nata la Banda ed è storia di ieri… Vivo a Firenze, in centro, perchè se quando esco di casa non vedo almeno 3000 persone mi deprimo! Ho uno splendido gatto rompicoglioni che si chiama Aldo, ho tanti dischi bellissimi (i migliori,uno per artista? Exile on main street degli Stones, Ziggy Stardust di Bowie, il White album dei Beatles, Highway 61 revisited di Dylan e il primo dei Velvet underground), tanti film bellissimi (i migliori? Luci della città, Il laureato, Arancia meccanica, Taxi driver, Psyco) tanti libri bellissimi (i migliori? Racconti e novelle di Maupassant, Opinioni di un clown di Boll, Alta fedeltà di Hornby, Demian di Hesse, Musica per organi caldi di Bukowski), e le mie chitarre. Aspetto con ansia il nuovo tour della Banda (per rivedervi tutti) e il nuovo tour degli Stones…

“La vita è quello che ti succede quando hai fatto altri progetti”
(J.Lennon)

NOME
Alessandro Nutini
STRUMENTO
Batteria
COMPLEANNO
21 aprile 1970
EMAIL
nuto@bandabardo.it

Alessandro Nutini, nato a Firenze il 21 Aprile 1970.
Per gli amici Ale o Nuto
Strumento: batteria

Mmmmm…allora, io sono quello che sta dietro alla batteria e che se si alza in piedi rimane alto uguale perchè, come si dice, ho le gamberelle secche secche e corte corte. Con le quali ogni martedì gioco a calcetto sognando di essere la reincarnazione di batistuta. Poi, dopo tre tiri sbilenchi, mi arrendo e torno in difesa, dove stanno i brocchi. Però sono mancino, il che crea un po’ di suspance.

Fin da piccolo volevo cantare ma poi alla banda serviva il batterista e allora mi sono adeguato (ma sto somministrando arsenico a piccole dosi nel caffè di E*****ez e prima o poi…).

Comunque quando non sono in giro con la banda mi piace studiare sul mio strumento preferito cioè l’arpa (scherzo! la batteria!!!) ascoltare musica (strano, eh?), giocare a calcetto o a tennis, uscire con gli amici e cazzeggiare scientificamente cioè fare nightclubbing, come diceva iggy pop (san-to-su-bi-to-san-to-su-bi-to) anche se ormai, uscendo con orla, non reggo più il passo… e torno a casa cionco. Mi piace stare su internet, leggere libri e andare al cinema. Generalmente mi addormento tardi. Poi però recupero. Da quando ho finito l’università ho molto tempo libero che adopero… adopero…. adopero? Mah!

Ho l’asma come Che guevara (wow!).
Sono tifoso della Fiorentina come Zeffirelli (bleagh!).
Amo Dylan come Patti Smith (ah!).
E Woody Allen dove lo mettiamo? Eh?
Bah…

NOME
Carlo Cantini
STRUMENTO
Preproduzione
COMPLEANNO
23 novembre
EMAIL
cantax@bandabardo.it

La mia storia ha origine nel mitico 1969. Già nel 1970 ballavo nel box con la radio di sottofondo. Da allora ho devastato e giocato con ogni tipo di oggetto. Gli ingredienti per essere fonico c’erano tutti: passione per la musica e curiosità morbosa.

L’avventura nasce così:
ero studente universitario,ma imparavo solo a giocare a carte.
Poi passa Jeppe (amico fraterno nonchè personaggio fiorentino), e mi coinvolge prima nel corso per fonico, poi nel “Love recording studio".
Home studio dalle vibes positive.

Passa il tempo… Registrazioni… Concerti…
Una situazione coinvolge l’altra.

Poi l’incontro con Finaz…
Finaz mi presenta a Erriquez…
Erriquez mi presenta agli altri…
Stupisco con suoni incredibili…
Si completa la Banda!

Ciao ciao

NOME
Jose Ramon Caravallo Armas
STRUMENTO
Percussioni, tromba e voci
EMAIL
ramon@bandabardo.it

Jose Ramon Caravallo Armas nasce a Ciego de Avila (Moron) e si diploma al conservatorio Amedeo Roldan. A Cuba fa parte di grossi gruppi internazionali. Dal 1994 si trasferisce in Italia con il gruppo Aguere. Suona successivamente con diversi gruppi: Yemaya, Adrenalina, Fiebre Latina. Lavora per diverse trasmissioni alla RAI ed a Mediaset. Partecipa alle riprese di alcuni film. Dal 2000 fa parte del famoso gruppo Havana City di cui è cantante solista oltre che trombonista. Nel 2001-2002 è in tour con il gruppo di Daniele Silvestri. È con la Bandabardò da Aprile 2003 e ha partecipato alla registrazione dell’ultimo album della Banda in modo decisivo.

(www.bandabardò.it)

DISCOGRAFIA

IL CIRCO MANGIONE

Anno: 1996
Supporto: CD – MC
Etichetta: Cockney Music
(etichetta nata con e per la banda)
con distribuzione Flying Records
Durata: 46:44

INIZIALI BI’ BI’

Anno: 1998
Supporto: CD
Etichetta: BMG Ricordi S.p.a
Durata: 61:19

BARBARO TOUR (LIVE)

Anno: 1999
Supporto: CD
Etichetta: BMG Ricordi S.p.a
Durata: 20:26

MOJITO FOOTBALL CLUB

Anno: 2000
Supporto: CD
Etichetta: Ricordi
Durata: 46:31

SE MI RILASSO…COLLASSO (LIVE)

Anno: 2001
Supporto: CD
Etichetta: Danny Rose/Venus
Durata: 76:19

BONDO! BONDO!

Anno: 2002
Supporto: CD
Etichetta: Danny Rose/Venus
Durata: 52:56

TRE PASSI AVANTI

Anno: 2004
Supporto: CD
Etichetta: Danny Rose/Venus
Durata: 53:29


Ci sono un sacco di bellissime canzoni che io letteralmente adoro della Bandabardò, come adesempio Se mi rilasso…collasso, W Fernandez, Disegnata, Povera Consuelo, 20 bottiglie di vino, Sette sono i re, Non sarai mai, e tantissime altre. La Bandabardò è un gruppo eclettico e versatile che riesce a farti riflettere, sorridere e scatenare al tempo stesso al ritmo della loro bellissima e trascinante musica.




13 commenti su “Bandabardò

  1. ce li ho (quasi) tutti.

    Dal vivo rendono il doppio.

    E tra cantare e ballare e’ una gara a chi si stanca prima (di solito, io)

  2. non sono un grande estimatore della musica folk, ma loro li apprezzo molto…li ho visti una volta dal vivo e non mi sono annoiato per niente (si, perchè devi sapere che stranamente il folk dopo un pò che lo ascolto mi annoia)…per il resto, sono legato a generi musicali un pò più estremi, anche se ora mi sono dato una calmata (o meglio, sto apprezzando anche altri artisti lontani dalla scena punk o metal, come è giusto che sia)…l’importante è che sia buona musica…;)

    Filippo (Cinedelia)

  3. anche io non li conoscevo benissimo…li ho sentiti suonare al concerto del 1 maggio a S. giovanni e mi sono piaciuti parecchio..

  4. Anche a me piacciono un sacco. E ai concerti mi diverto come una matta… oltre al fatto che dal vivo suonano benissimo sanno anche intrattenere il pubblico.

  5. Io so’ metallaro quindi questa musica non l’ascolto. Comunque devo dire che sono bravi.

    P.S. Questo post non me l’aspettavo 🙂

  6. poi maglioni per terra e partite di pallone..una sfida essenziale senza regole nè religione..fra noi, bevitori di mojito e fumatori di marjiuana..una squadra troppo vanitosa, troppo brasiliana. e quella notte fuuuuuu Mojitooooo footbal clubbbb!!!

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