Il regista, attore, musicista, stand up comedian Bo Burnham, durante il lockdown a causa della pandemia ha prodotto uno speciale in cui tra ironia e sarcasmo, nonché nostalgia e intensità, racconta un po’ di sé e del mondo da cui siamo circondati.
Il momento più interessante di quest’opera, in un prodotto che è costellato solo di cose altamente interessanti, è quello in cui l’assurdità della vita traspare con semplicità, trasmettendoci tutta l’irruenza del caso nell’ordine prestabilito delle cose. Si tratta del momento in cui il creativo Bo Burnham (che ha diretto, montato, musicato, interpretato e scritto tutto da solo questo fantastico lavoro), racconta di aver subito una battuta d’arresto nelle sue esibizioni live, dovuta ad un periodo di quasi cinque anni in cui ha sofferto di attacchi di panico che gli impedivano di salire su un palco, e quando finalmente, dopo aver curato questo suo problema, si sentiva pronto per ricominciare, è successo quello che è successo. Senza nominarlo, fa riferimento al Covid e alla pandemia mondiale che ha costretto tutti a un isolamento forzato, portando ad uno stravolgimento di intere esistenze, ma anche di categorie professionali.
Da questa tragedia l’estro inarrestabile di questo giovane artista sorprendentemente originale e talentuoso è venuto fuori in maniera prorompente, spingendolo a mettersi al lavoro su questo progetto per un anno intero. Bo Burnham: Inside non si può definire un film, non si può definire uno spettacolo, non si può definire un musical, non si può definire un documentario, ma forse è un po’ tutte e nessuna di queste cose messe insieme. Montando in maniera sparsa vari momenti di questo lungo anno trascorso in casa, il regista ci inchioda allo schermo dal primo all’ultimo secondo del suo lavoro, mescolando momenti decisamente esilaranti, ad altri in cui la satira politica prende il sopravvento, ad altri ancora in cui addirittura riesce a farci commuovere, facendoci entrare letteralmente nella sua testa.
Un viaggio nella sua personalità sfaccettata e molto complessa che risulta affascinante e trascinante al tempo stesso, con una serie di canzoni composte e interpretate da lui che spaziano in quasi tutti i generi musicali che possano venirci in mente e che con chiave comica affondano la lama in questioni di rilevante importanza sociale, senza dimenticare di intrattenere lo spettatore.
Un giusto mix di leggerezza e profondità che coinvolge intensamente e riassume magistralmente tutti i molteplici talenti del suo autore (recentemente apprezzato anche come attore nel bellissimo Promising Young Woman, accanto alla straordinaria Carey Mulligan), in grado di creare anche giochi di luci e scenografie azzeccatissime, pur muovendosi nei pochi metri quadri della sua dependance, allestita appositamente come scenario e teatro di questo progetto.
Un nome da tenere d’occhio che speriamo regalerà ancora soddisfazioni simili a quelle provate durante la visione di questo suo speciale, intitolato semplicemente ed efficacemente Inside, proprio per l’isolamento vissuto a causa della pandemia. Titolo che trova ancora più senso a fine visione, perché riesce davvero ad entrarti dentro, regalando sorrisi ed emozioni, come poche opere sono riuscite a fare nell’ultimo periodo.