Cattivissimo me

REGIA: Pierre Coffin, Chris Renaud

CAST: Steve Carrell, Julie Andrews, Miranda Cosgrove, Jason Segal, Russel Brand, Will Arnett, Ken Jeong, Danny McBride, Kristen Wiig

ANNO: 2010

Gru è un incallito criminale che vive in un quartiere lindo e rispettabile. Quando scopre che c’è un ladro in grado di sostituire le piramidi con dei gonfiabili, decide che è arrivato il momento di mettere in atto il suo malefico piano: rubare la luna. Ad ostacolarlo arrivano tre orfanelle che gli vengono affidate e che presto scalfiranno la sua scorza da cinico e duro.

Negli ultimi anni siamo stati abituati, per quanto concerne il mondo dell’animazione, ad una sorta di “oligarchia” comprendente la Pixar e la Dreamworks. Sorprende, dunque, il successo che ha riscosso questo “Cattivissimo me” che non appartiene a nessuna delle due casi di produzione, situandosi, anche metaforicamente, nel mezzo. La Universal, dunque, segna un punto a suo favore sfornando questa pellicola molto godibile, divertente e a tratti comunicativa. Certo è che il film in questione non raggiunge gli alti livelli che la Pixar riesce a sostenere grazie ad una perfetta commistione tra elementi puramente fanciulleschi e infantili e altri a dir poco adulti e maturi (sia a livello di storie narrate che di modo in cui narrarle). Bisogna ammettere, però, che questo “Cattivissimo me”, pur essendo attraversato a volte da un’ironia forse troppo semplicistica e immediata (insomma quella che fa ridere molto i bambini e un po’ meno gli adulti) e da una stucchevolezza di fondo non coadiuvata da una sceneggiatura robusta e da un impianto formale in grado di stemperarla; riesce a soddisfare gli spettatori più piccoli e meno piccoli principalmente grazie all’ottima figura, ben delineata, del protagonista. Sono le sfumature che compongono il carattere cinico, cattivo e bastardo di Gru a risultare più accattivanti e godibili, anche quando pian piano comincia a togliersi quella corazza che l’ha reso insensibile e quasi sadico (spesso si diverte nel far soffrire gli altri, come dimostra l’incipit in cui costruisce un palloncino per far sorridere un bambino intristito a causa della caduta del suo gelato, e poi lo fa scoppiare sghignazzando). E’ a livello d’azione, poi, che risulta più avvincente, con una serie di peripezie compiute per raggiungere un vero e proprio sogno nel cassetto, quello di conquistare la luna (metafora neanche troppo velata sul carattere forse troppo illusorio dei sogni fanciulleschi e del desiderio di raggiungere sempre più alte vette, magari decisamente irraggiungibili), ma anche, e soprattutto, di dimostrare qualcosa ad una madre fin troppo fredda ed esigente (i flashback del protagonista da bambino sono molto illuminanti al riguardo, oltre a costituire un perfetto background alle azioni presenti dell’uomo sgradevole anche alla vista). La caratterizzazione fisica di Gru è l’altro elemento positivo della pellicola, proprio perché così come il suo carattere, il suo naso è aguzzo e puntiglioso, caratteristiche esteriori che veicoleranno poi il suo cambiamento interiore, così come dimostra l’utilizzo che Gru farà del suo naso alla fine del film (servirà per raccontare storie e avventure alle bambine che in lui hanno trovato sorprendentemente una figura paterna). E’ infatti il rapporto genitori-figli che sta indubbiamente alla base del racconto, così come si intuisce dalle differenti maniere di narrarlo riguardanti Gru e la madre prima e gru e le “figlie” dopo. Come a voler dire che il modo di essere genitore, in qualche modo deriva da come si è stati figli. Le debolezze, invece, si riscontrano nella caratterizzazione dei “cattivi” e nel susseguirsi di una serie di gag dallo stampo comico poco amalgamate con il resto della narrazione (si pensi soprattutto a quelle riguardanti i minions, piccoli aiutanti di Gru). Fatto sta però che il film gode di un grande cast di doppiatori, riferendoci alla versione originale ovviamente, composto da alcuni dei migliori attori comici del panorama americano e non, come Steve Carrell per Gru, Jason Segel per Vector (il nemico numero uno del protagonista, forse il personaggio più debole di tutti però), Russel Brand per il Dr. Nefasto e Ken Jeong per lo scenziato (si aggiungano anche i nomi di Will Arnett, Julie Andrews, Miranda Cosgrove e Danny McBride).

E se la luna non riuscirà proprio a rubarla, il nuovo Gru si accontenterà di guardala con le persone che ama di più. Della serie che spesso continuare a sognare è ancora meglio che raggiungere a tutti i costi il proprio sogno: ciò vorrebbe dire, infatti, che non ci sarebbe più nulla per cui sperare.

VOTO:


Pubblicato su www.livecity.it

7 commenti su “Cattivissimo me

  1. Si, anche a me è piaciuto pur trovandolo più adatto ai bambini che agli adulti.
    Per quanto riguarda il doppiaggio in italiano di Gru l'ho odiato. Non riesco proprio a capire perchè affidarlo a Giusti, che non solo non è capace di essere un buon doppiatore, ma non credo che abbia nemmeno tutto questo richiamo sui bambini.
    Avrà un buon agente, devo pensare.
    Ciao

  2. Non ho idea, io di mio, ma a pelle e del tutto aprioristicamente, lo trovo antipaticissimo, pur ammettendo che è bravo nelle imitazioni.

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