Conto alla rovescia

REGIA: Robert Altman

CAST: Robert Duvall, James Caan, Barbara Baxley, Joanna Moore
ANNO: 1967

TRAMA:

I russi stanno per mandare il loro primo uomo sulla luna, ma gli americani non ci stanno a farsi superare in campo astronomico, così come in tutti gli altri campi. Cercheranno, quindi, di batterli sul tempo.


ANALISI PERSONALE

Prima regia di Altman (escludendo la co-regia per il documentario La storia di James Dean), Conto alla rovescia è un buon film di fantascienza che narra lo sbarco sulla luna con due anni d’anticipo dal suo effettivo svolgimento. All’epoca la rivalità tra Russia e America era ancora molto forte, ed entrambe le multi-potenze si combattevano su vari campi, politico, economico e militare. I protagonisti di questa pellicola, sono gli americani, estremamente decisi a non farsi battere. La notizia dell’addestramento di alcuni astronauti scelti per la missione, deve quindi rimanere strettamente segreta, per far sì che i russi non siano preparati all’avvenimento. Ma ciò non avverrà, e i russi si daranno da fare, costringendo gli americani a velocizzare le loro operazioni per non vedersi battuti nuovamente sul tempo. In sostanza, sono due i personaggi principali e cioè un astronauta militare, Chiz (interpretato dall’ottimo Robert Duvall) e uno civile, Louis (interpretato da James Caan). E’ attorno alla loro amicizia che ruota l’attenzione del regista, che non si sofferma solo sull’impresa titanica che gli americani stanno per mettere in atto, ma anche e soprattutto su tutte le reazioni che una determinata occasione può causare nelle persone che vi sono coinvolte, come le consorti dei prescelti ad imbarcarsi in un’operazione rischiosissima ed ignota. Chiz è un uomo risoluto, coraggioso, ambizioso e a tratti prepotente che vede in questa missione l’occasione per misurarsi con sé stesso e per dimostrare il suo valore. Purtroppo, a causa di alcuni intoppi burocratici, i piani alti si rifiutano di affidare a lui la missione e offrono il suo posto al suo migliore amico Louis, che inizialmente titubante, anche a causa delle preoccupazioni di sua moglie, alla fine accetta richiamato anch’egli dallo spirito d’avventura e dall’immensità del compito che viene chiamato a svolgere. Chiz ovviamente non la prenderà affatto bene, inizialmente pregherà il suo amico di rifiutare in modo tale da spingere i loro superiori ad affidarsi nuovamente a lui, e quando capirà che tutto ciò non servirà a far avverare il suo sogno, si offrirà di aiutare comunque il suo amico durante le prove e gli addestramenti, per dimostrare quanto sia inadeguato perché privo di coraggio e risolutezza. Ma tutti i suoi tentativi di riappropriarsi della missione, saranno vani e dunque non gli resterà altro che accettare il ruolo di aiutante da terra. Una grande amicizia messa alla prova, dunque, è l’assunto principale di questo Conto alla rovescia, che tutto sommato si inserisce discretamente nel filone meanstream, senza però affossarsi in cliché di genere. Il rapporto di Louis con la sua famiglia, moglie e figlio, viene scandagliato in maniera molto particolare (interessanti gli incontri che l’astronauta farà con sua moglie tra una pausa e l’altra durante gli addestramenti). Rimangono impresse alcune sequenze davvero molto particolari, soprattutto quella della prima prova di Louis che rischia di rimanerci secco a causa di una svista alla quale Chiz si rifiuta di porre rimedio per dimostrare che il suo amico non è in grado di farcela da solo. Interessante anche il finale un po’ spiazzante che ci lascia con dei forti dubbi circa la sorte dell’astronauta apparentemente giunto al suo obiettivo. La pellicola è suddivisa in tre parti, che paiono essere dei veri e propri capitoli: presentazione dei protagonisti e dei legami che li tengono uniti o che li separano, periodo di prove ed addestramenti nei quali vengono a galla anche i dissidi con le persone care e, infine, missione vera e propria. Sicuramente non un capolavoro del genere, se si considerano i validissimi concorrenti (primo su tutti 2001 – Odissea nello spazio, ma non solo), però effettivamente un buon prodotto che non annoia e presenta due o tre momenti di ispirazione che hanno sicuramente aperto la pista al grande cineaxsta che è stato Altman, in seguito maestro non solo di sci-fi, ma di cinema in generale. Alla fine si prova anche una forte emozione alla vista delle bandiere russe e americane affiancate sul territorio lunare a fare da spettatrici inermi e passive della camminata di Louis verso l’ignoto.

VOTO: 7,5

 



CITAZIONE DEL GIORNO

Quando me metto ‘n testa ‘na cosa io, deve da esse quella! O il mondo ammazza a me, o io ammazzo a lui. (Franco Citti in "Accattone")


LOCANDINA

8 commenti su “Conto alla rovescia

  1. Troppo che non lo vedo e ho perso la memoria di molte sequenze. Ma mi ricordo un ottimo film, certamente non paragonabile a film coevi di fantascienza come ad esempio 2001 Odissea nello spazio. Ma, come hai benissimo spiegato nella tua recensione, questo Conto alla rovescia deve anche essere guardato come una storia che approfondisce rapporti interpersonali all’interno della famiglia e dell’amicizia, naturalmente “visti” alla Altman.

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