Grindhouse – Death proof

REGIA: Quentin Tarantino

CAST: Kurt Russel, Rosario Dawson, Sydney Tamilla Poitier, Vanessa Ferlito, Jordan Ladd, Rose McGowan, Zoe Bell, Eli Roth, Tracy Thoms, Mary Elizabeth Winstead, Quentin Tarantino
ANNO: 2007

TRAMA:

Jungle Julia è la dj più famosa di Austin che passa le sue serate insieme alle amiche Arlene e Shanna. Una di queste sere vengono adocchiare da uno stuntmen con una enigmatica cicatrice sul volto che ben presto si rivelerà una terribile sorpresa…

 



ANALISI PERSONALE

Prima di tutto un consiglio a chi non ha ancora visto il film: astenersi deboli di stomaco. Ma soprattutto un consiglio a chi non è fan, estimatore, seguace o attento conoscitore di Tarantino: armarsi di calma e pazienza per riuscire a sopportare, non tanto la massiccia dose di trash (abilmente ricoperto da una spessa patina di glamour), quanto l’ampia dose di dialoghi tira e molla e serrati scambi di battute al vetriolo delle varie protagoniste-amazzoni della pellicola che ricordano in quanto a lingua tagliente e originalità di discorsi i tanto altrettanto particolari protagonisti de Le iene. Ma questi non sono problemi che ci riguardano, dato che apprezziamo ampiamente lo stile cool e “modernamente retrò” del regista.

Jungle Julia (Sydney Tamilla Poitier) è una nota dj di Austin in Texas. Le sue amiche Arlene (Vanessa Ferito) e Shanna (Jordan Ladd) si divertono passando da un locale all’altro bevendo e fumando a più non posso. Tra i bar da loro frequentati c’è quello gestito dal mitico barista Warren (lo stesso Tarantino che si cimenta qui in uno dei suoi tanti famosi camei) che presto presenterà alle ragazze il suo conoscente stunman Mike (un mitico ed epico Kurt Russell). Costui è uno strano uomo con un’enorme cicatrice sul volto che non beve, non fuma spinelli e mangia a più non posso.
Dopo aver assistito ad uno spogliarello di Arlene si offre di accompagnare a casa un’altra avventrice del bar, Pam ignara del destino a cui sta andando incontro.
Infatti, Mike è uno stuntman che prova un brivido solo uccidendo belle ragazze a bordo della sua fantastica auto “a prova di morte”. Dopo aver ammazzato le quattro donne (e qui lo splatter si spreca per la gioia di tutti i tarantiniani doc) e dopo aver trascorso un periodo in ospedale per le ferite
riportate, Mike se la scampa e non viene accusato perché nel suo sangue non viene trovata una goccia di alcool, mentre le ragazze erano strafatte.
Lo stuntman, dopo 15 mesi torna all’azione questa volta prendendo di mira delle altre ragazze.  Sono Abernathy (Rosario Dawson), Lee (Mary Elizabeth Winstead), Zoe (Zoe Bell) e Kim (Tracie Thoms) che lavorano nel mondo del cinema, le prime due come attrici, le altre due come stuntwoman, cosa che le accomuna a Mike.

Dopo aver letto su inserzione che si vende un’auto degli anni ’70 che compare nel film Punto zero, le stuntwoman non si lasciano scappare l’occasione di provarla. Lasciano come “pegno” al venditore l’ingenua Lee e chiedono di provare l’auto per essere sicure di comprarla o meno. Zoe prega Kim di attuare il loro pericolosissimo numero da stuntwoman chiamato Ship’s Mast, che consiste nell’aggrapparsi sul cofano dell’auto con l’aiuto di due sole cinture, mentre l’altra schiaccia sull’acceleratore a più non posso. Kim accetta riluttante e mentre sfrecciano a più non posso per le strade del Texas, fa la sua comparsa stuntman Mike che comincia a tampinare le ragazze. Ma stavolta dovrà confrontarsi con due navigate stuntwoman. Chi avrà la meglio?

I requisiti per diventare un vero e proprio cult tarantiniano ci sono tutti: musiche fantastiche che accompagnano i dialoghi quasi incessanti dei vari protagonisti , atmosfera anni ’70 (e non solo per quanto attiene all’eterogenea gamma di pezzi presenti nella colonna sonora ma anche per quanto riguarda la fotografia, le atmosfere e il sonoro appositamente “invecchiati”), citazioni sparse ma soprattutto ironiche autocitazioni (la suoneria di Abernathy è una canzone presente nella colonna sonora di Kill Bill, viene nominata la controfigura di Daryl Hannah, ma ci sono rimandi anche a Le iene e a Pulp fiction e a numerose altre pellicole). A rendere unico ed inimitabile lo stile di Tarantino è proprio la sua passione per quel cinema di serie b che lui imita e rielabora rendendolo di prima serie, numerose sono infatti le pellicole tipicamente anni ’70 nominate nel film: da Punto a Zozza Mary, pazzo Gary. Molte scene poi sono destinate a rimanere nella storia, prima tra tutte quella dell’inseguimento finale (scene così non credo si siano mai viste al cinema) davvero adrenalinica ed originale, per non parlare del finale molto crudo ma sicuramente indispensabile.
A prova di morte è un film ironico, glamour e divertente che sicuramente fa
rà storcere il naso a numerosi spettatori a causa dell’apparente vacuità d’azione (al di là dei due inseguimenti in auto del fantastico e caratteristico stuntman Mike destinato ad entrare nell’immaginario collettivo dei mitici personaggi cinematografici, nel film non succede praticamente nulla), ma che farà leccare i baffi a chi in una pellicola ricerca anche lo stile e l’originalità, e Tarantino (con la sua particolarissima regia ricca di stacchi improvvisi, di campi lunghi, di interruzioni volute, di incipit “fuori dal mondo”, proprio ad imitare quel cinema che lui ama) ne ha da vendere.

Regia: 9
Sceneggiatura: 9
Recitazione: 8
Fotografia: 8
Colonna sonora: 9
Ambientazione: 8
Voto finale: 8,5



CITAZIONE DEL GIORNO

Chi sei tu?" "Bella domanda!". (James Coburn (Pat Garrett) e Bob Dylan (Alias) in "Pat Garrett e Billy the Kid")


LOCANDINA

32 commenti su “Grindhouse – Death proof

  1. Purtroppo questo film di Tarantino mi ha davvero deluso.

    Guardarlo non mi è dispiaciuto (qualche risata mi è senza dubbio scappata), ma l’ho trovato una furbissima presa in giro.

    La trama è di una fragilità sconcertante (PULP FICTION sembra lontano anni luce): alla fine sono da menzionare solo l’interpretazione del redivivo Russel e la straordinaria confezione B-Movie anni ’70-80 (rispettivamente nella prima e seconda parte della storia).

    OK, i film che vuole “riesumare” il Nostro non erano poi meno stupidi di questo, ma in tal caso non mi pare che il risultato si discosti molto da essi.

    E poi ho trovato decisamente sottosfruttato i Make-Up EFX di Nicotero e Berger, sbandierati nei titoli di testa.

    Mi auguro con tutto il cuore che il grande Tarantino (perchè, a prescindere da questa pellicola, lo apprezzo comunque molto) non stia iniziando a vivere di rendita.

    Ciao.

    P.S. Tra le voci che tu adotti nel porre i voti ai film analizzati c’è quella “Ambientazione” che trovo discutibile (perchè magari incorpora già “Fotografia”), mentre trovo grave che manchi la voce “Montaggio”: è da intendersi inclusa in “Regia”?

    Bye!

  2. Mash ne sono felice ^^

    Iohannes in effetti per il momento la includo in regia, perchè sinceramente non me ne intendo moltissimo di montaggio, ma conto di approfondirlo e di inserirlo come voce a tutti gli effetti in futuro ^^

  3. subito dopo la visione al cinema avrei dato più o meno i tuoi stessi voti poi dopo un mesetto circa ci ho ripensato e ho detto: “Ma ci prende per il culo??”..insomma questo è un filmetto!nasce come filmetto pieno di citazioni di film da nerd e muore come filmetto citazionistico.Finisce li!non c’è nulla!ha voglia di mettere stacchi assurdi e errori volontari e quant’altro ma io a parte russel non salvo quasi nulla dell’ultimo tarantino.

    Qualcuno qui nei commenti ha detto che ha paura che tarantino viva di rendita..ecco..è quello che mi fa più arrabbiare.il fatto che tarantino voglia vivere di rendita quando praticamente ha fatto due film ottimi (le iene e pulp fiction), un film molto buono (jackie brown) un film per racimonare soldi (kill bill) e quest’ultimo omaggio..insomma come può vivere di rendita??allora scorsese e coppola cosa dovrebbero fare??potrebbero mettersi a far commediole d’amore!amo tarantino..spero che riesca a svegliarsi un po dal torpore artistico perchè comincia a stancarmi..e tanto anche.

    E poi basta con sti film citazione!!! io voglio una qualche sua idea!gli girerà per la testa un idea o deve per forza riprendere le idee di qualcun altro per fare un benedetto film??un conto è carpenter che citava i suoi maestri con nomi, piccole scenette quasi invisibili e altri tocchi di classe ma con quest’ultimo tarantio sembra di vedere un mescolone di altri film..insomma non so se si è capito..voglio un film originale di tarantino!e, tanto per intenderci, non considero kill bill originale!

  4. Io non sono un vero e proprio fan di Tarantino, ma i suoi film mi piacciono, più di tutti “Pulp Fiction”. per la recensione sono molto d’accordo con te, non gli darei voti così alti ma il film mi ha lasciato soddisfatto alla fine.

  5. mi sono divertito tantissimo quando ho visto questo film, kurt russell poi è strepitoso… quando ammicca prima di salire in macchina è il top!

  6. Io credo che Tarantino non stia cercando di vivere di rendita e che questo sia un film originalissimo, seppur ampiamente citazionista.

  7. Io uscito dal cinema ho detto “Cazzo,mi sono divertito!” Con il passare del tempo ho ridimenzionato il mio giudizio che diventa sempre più negativo…

  8. Non lo so, magari col tempo anche il mio entusiasmo si scemerà, ma per ora è ancora alto. Tarantino sa intrattenere come pochi!

  9. Assolutamente d’accordo su tutta la linea: Quentin frulla per l’ennesima volta lo stesso drink dal sapore sempre diverso; viva il citazionismo, la pellicola sgranata, la lap dance e le stratosferiche curve (sono certo che comprenderai il punto di vista maschile ;-)), Stuntman Mike, la forza di un Cinema che urla tutta la sua (sempre eterna) giovinezza.

    Il mio 6° posto del classificone 2006/2007, una pellicola che rende il senso compiuto del divertimento d’Autore: straordinario Quentin.

    Come sempre.

    Ho invece trovato pessimo PLANET TERROR…

  10. Planet Terror a confronto è orrendo, ma belle le musiche. per fortuna che qui italia i film sono usciti a parte, non insieme come in USA.

  11. buh…io continuo a dire che questo è stato il film più sopravvalutato della passata stagione.

    Bello, bellissimo, ma terribilmente vuoto.

    Non che mi dispiaccia, ma non mi è sembrato quel gran capolavoro di cui si parla in giro…

  12. Giusto!!! Ovviamente non è un capolavoro come potrebbe essere “Pulp Fiction” o “Le iene” ma di sicuro come dice Alessandra fa “la sua porca figura”!

  13. neanche a dirlo… io sono tra quelle che si sono leccate i baffi. adoro il fatto che tarantino divida il pubblico! Ancora non ho visto la parte di rodriguez… 🙂

  14. Questo l’ho perso. Ma sin da quando è uscito ha fatto sempre discutere. Quindi un film da vedere e che conto di recuperare il prima possibile.

  15. Sono andata a vedere Death proof due volte al cinema! E tarantino non mi ha delusa! Le varie citazioni mi hanno divertita! Ma non credo ci si debba lamentare della trama. In fondo si ispira ai B-movie! L’unica cosa è che l’ho rivisto in dvd da poco…e devo dire la verità, perde un po’.Al cinema era tutta un altra cosa!

    comunque è stato uno dei film più belli che ho visto ultimamente. Però avrei apprezzato di più se fosse uscito insieme a planet terror!;P

  16. Lolita, e pensare che invece quasi tutti hanno apprezzato il contrario, dato che Planet terror, al contrario di Death proof, non ha fatto affatto una porca figura! Io non l’ho ancora visto, poi ti saprò dire meglio ^^

  17. Ciao Ale,

    volevamo informarti che se stai su Facebook, puoi iscriverti al nostro gruppo-attesa per il nuovo film di Tarantino. Ci trovi con il nome di:

    “INGLOURIOUS BASTERDS TRINCEA TARANTINO ITALIA”.

    Ciao e buone schegge!!!

  18. Ale ammetto che Tarantino non sia proprio il mio genere (tolti le Iene, Pulp Fiction e Kill Bill.. rigorosamente in ordine di prefenza.. che adoro e i primi due sono tra i miei film preferiti) però Grindhouse l’ho visto un paio di giorni fa e ammetto che sa sempre sorprendermi.. povero stomaco alla scena del frontale ;-P

    Voto per me 6,5 soprattutto per idea, effetti di pellicola, il buon vecchio Kurt, belle attrici e dialoghi.

    Un bacio e buona domenica!

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