Hellraiser




REGIA: Clive Barker

CAST: Andrew Robinson, Claire Higgins, Ashley Laurence, Sean Champman, Oliver Smith, Doug Bradley

ANNO: 1987

 

Larry e Julia decidono di andare a vivere in una vecchia abitazione appartenuta alla famiglia di lui. Qui fino a poco tempo prima aveva vissuto anche Frank, fratello di Larry e in passato amante di Julia. L’uomo, in preda alla ricerca affannosa del piacere più assoluto, si era imbattuto in una piccola scatola dai poteri magici che l’aveva però catapultato in un mondo terribile, quello dei Cenobiti, da cui è riuscito a scappare cercando però sangue umano che lo riporti ad assumere le sue vecchie sembianze.

 

Ormai assurto al ruolo di cult-horror, “Hellraiser – Non ci sono limiti” (sottotitolo del tutto inutile aggiunto dalla distribuzione italiana), risulta essere a tutti gli effetti uno dei migliori esemplari del genere, nonostante diversi elementi che gli remano contro. Prima di tutto il regista in questione non è un cineasta di mestiere, bensì il noto scrittore Clive Barker, in grado di imbastire un ottimo soggetto e un’apprezzabilissima sceneggiatura, ma forse non troppo abile con la macchina da presa, anche se in questo caso non ci si può lamentare, soprattutto per due o tre momenti in cui la coesione di elementi quali la fotografia, la regia, la colonna sonora e il trucco creano delle atmosfere di inquietudine e angoscia non indifferente. Se ci aggiungiamo la scarsezza di mezzi e di fondi, non possiamo soffermarci tanto malignamente su alcune pecche e mancanze della pellicola come ad esempio la scena in cui si vedono addirittura gli operatori che spingono il carrello con sopra uno dei mostri in cui si imbattono i protagonisti. Certo è che l’ottima miscela di terrore, suspance e sottotesti di interessante contenuto, vengono in parte rovinati da un finale fin troppo rocambolesco e cartoonesco che stona col carattere serio ed “impegnato” dell’intera pellicola, senza considerare il fatto che gli effetti speciali che accompagnano la morte (?) dei Cenobiti per mano della giovane protagonista, sono a dir poco ridicoli oltre che inguardabili.

Finale a parte, comunque, Hellraiser è un’ottimo modo per riflettere su due entità distinte ma a volte confondibili come il piacere e il dolore e su come a volte sia “pericoloso” spingersi oltre certi limiti consentiti dalla ragione e non solo. E’ così che Frank si ritrova ad essere catapultato in quest’altra dimensione dove le sue carni vengono letteralmente strappate da uncini fissati su tutto il suo corpo e dove è costretto a rimanere per osservare sempre più torture e supplizi, effettuati dai Cenobiti che si rivelano essere una specie di “moralizzatori” estremi contro il frenetico ed eccessivo piacere. Ed ecco inserite nella pellicola tematiche quali il masochismo, dato che piacere e dolore vanno a confondersi e sovrapporsi in maniera considerevole, e anche la necrofilia visto che Julia non vede l’ora di ricongiungersi carnalmente con Frank e viceversa. Neanche tanto velata la critica alla religiosità eccessiva ravvisabile soprattutto nell’atteggiamento di Larry e sua figlia (che paradossalmente si chiama Christie e si rivelerà una “salvatrice”) nei confronti delle icone e delle statue sacre trovate nell’appartamento prima abitato da Frank, che forse pensava di potersi difendere dai pericoli insiti nella sua condotta e nei suoi sempre più crescenti e lussuriosi desideri con questi facili espedienti, cosa che non gli è riuscita e che dunque rafforza maggiormente questo sottotesto anti-religioso, ravvisabile anche nella sequenza in cui Christie, in fuga dai terribili mostri e ricoperta di sangue, incontra sulla sua strada due suore che non si preoccupano minimamante di aiutarla e che del resto non vengono nemmeno avvicinate dalla ragazza.

Ma Hellraiser funziona anche dal punto di vista visivo-sensoriale, dato che non mancano assolutamente le scene più splatter e terrificanti, come la “resurrezione” di Frank sotto forma di una specie di mostro dalle orribili fattezze che necessita di sangue umano per riprendere completamente vita (le prime gocce saranno dello stesso Larry, feritosi con un chiodo e accorso in soffitta per chiedere aiuto a sua moglie), o le azioni sempre più terrificanti dei Supplizianti, divenuti poi delle vere e proprie icone horror, come l’uomo senza occhi e senza naso che sbatte continuamente i suoi denti aguzzi, la donna dalle sembianze mostruose, ma soprattutto il loro capo Pinehead con il volto completamente ricoperto di spilli divenuto simbolo e mito del cinema horror al pari di altri “mostri sacri” come Freddy Krueger, Michael Mayers o Leatherface.

 


11 commenti su “Hellraiser

  1. Sono d’accordo con te, forse addirittura piu critico. Penso anche io che l’idea sia buona, l’idea che non ci si debba spingere oltre certi confini, ecc… Ma per questo consiglio di leggere il racconto da cui è tratto, molto meglio.
    Io preferisco di gran lunga "Cabal" migliore come storia, e anche per le scene splatter, e in tutto insomma.
    La cosa che non capisco è come tutti celebrano hellraiser come un capolavoro, ma lo trovo veramente troppo sopravvalutato.
    I seguiti poi non ne parliamo… E sono uno che li ha tutti originali in dvd.

    Ciao!

  2. Beh, io apprezzo moltissimo questo film…ma più che altro perché ha dato luogo ad un franchise interessante!! XD Barker ha un grande talento immaginifico, ma alla regia non se la cava troppo bene. Decisamente meglio i suoi scritti, secondo me.

  3. Un vero e proprio cult! Ma io non l’ho mai visto e devo dire che fra tutti i film horror che mi mancano (è un genere che prima avevo paura a frequentare), questo è quello di cui sento meno la mancanza. Se dovessi trovare il dvd ad un prezzo onesto probabilmente però lo prenderei.
    Ciao

  4. Non conosco approfonditamente i suoi scritti, però devo dire che in effetti, pur non essendo registicamente così interessante, il film risulta alla fine interessante per altri elementi.

    Quando lo vedi fammi sapere!!

  5. Sono arrivato a Hellraiser per vie traverse, dopo molti anni, quando l’unico mio mito era Freddy. Se lo rivedessi adesso forse entrerebbe nella mia videoteca.

    Forse con i sequel hanno esagerato un pò: ambientarne uno anche nello spazio…
    Si parlava anche di un reboot qualche mese fa.

  6. Ma c’è un sequel di Hellraiser ambientato anche nello spazio? Non lo sapevo nemmeno, ahah. Ma potrebbe essere anche divertente…prima o poi li recupero.

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