Hosts: violenza e crudeltà ingiustificate o presa di coscienza dolorosa ma necessaria?

Lucy e Jack sono una coppia molto affiatata. Durante la sera di Natale, dopo essersi scambiati i regali, vedono delle strane luci aggirarsi nel loro giardino. Una volta andati a controllare, qualcosa di incredibile accade. Quando vanno a cena dai loro vicini, una famiglia molto affiatata e amorevole, all’improvviso una violenza bestiale e apparentemente ingiustificata esplode sconvolgendo le vite di tutti.

Ennesimo esordio nell’horror di quest’anno che lascia il segno e dimostra lo stato di estrema vitalità in cui il genere versa, Hosts è un gore molto intenso che parte subito alla grande e non lascia il tempo di respirare né ai protagonisti vittime di una follia assassina non indifferente, né allo spettatore completamente assorbito da questo racconto di una notte allucinante in cui una particolare luce (la conoscenza? la consapevolezza?), porta chi ne viene letteralmente posseduto a diventare degli automi assassini caratterizzati da una ferocia allucinante, con un’irrefrenabile e inarrestabile volontà di portare a termine la loro opera di distruzione (o di “illuminazione”?).

Un film che gioca molto con le atmosfere, distorcendo suoni e inquadrature (molto asfissiante e quindi del tutto funzionale l’ambientazione casalinga), trasmettendo un disagio notevole e impressionando non solo per la cattiveria inaudita che inonda ogni singola uccisione, ogni schizzo di sangue, ogni atto di violenza, ma anche per la gratuità con cui questa estrema crudeltà e inumanità si esplica ai danni di una famiglia amorevole, composta da personaggi inizialmente rappresentati con poche pennellate, ma già entrati nelle simpatie dello spettatore.

E se è pur vero che spesso la sospensione dell’incredulità viene un po’ spezzata da uno stile recitativo che appare a volte un po’ troppo affettato, è anche vero che per la maggior parte della sua durata Hosts assolve al compito che ogni buon horror dovrebbe portare a termine e cioè quello di spaventare e inquietare lo spettatore, in questo caso del tutto sconvolto dalle atrocità che vengono mostrare sullo schermo e turbato dalla distruzione di una famiglia proprio durante la cena di Natale, ma soprattutto dopo una rivelazione positiva che aveva portato ad un buonumore ancora più amplificato rispetto a quello che generalmente si prova durante determinate festività che riescono a riunire sotto lo stesso tetto genitori, figli e fratelli.

Un film per stomaci forti, dunque, girato con attenzione ai particolari truculenti, davvero molti, focalizzato sulla trasmissione del terrore e sulla concezione di male inaspettato, imperscrutabile e, soprattutto, imbattibile. Un’impotenza, quella che caratterizza i componenti della famiglia protagonista, che lascia impietriti e colpisce fortemente, regalando momenti di pura tensione e vero e proprio terrore.

4 commenti su “Hosts: violenza e crudeltà ingiustificate o presa di coscienza dolorosa ma necessaria?

  1. Come sai, mi è piaciuto davvero tantissimo anche se come cattiveria è stato eclissato subito dopo da The Dark and the Wicked di Bertino, quello davvero insostenibile.

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