Houdini – l'ultimo mago

REGIA: Gillian Armstrong

CAST: Guy Pierce, Catherine Zeta-Jones, Soirise Ronin

ANNO: 2009


TRAMA:


Il mago Houdini lancia una sfida a tutti i medium: chi riuscirà a riferirgli le ultime parole della mamma dette in punto di morte, dimostrando di poter comunicare con l’aldilà, riceverà in cambio un’altissima ricompensa. Ad Edinburgo, Mary si diletta in spettacoli medianici aiutata dalla figlia Benji , e quando verrà a conoscenza dei propositi del mago più famoso del mondo, cercherà di  vincere a tutti i costi quel denaro.

  


ANALISI PERSONALE

 

Ci avevano già pensato ben due pellicole un paio di anni fa a dedicarsi completamente allo stesso tema. Sembra che sempre più registi sentano la necessità di accostarsi alla magia come colonna portante delle loro pellicole. Una sorta di fenomeno che sta invadendo il cinema forse perché l’arte della magia è quella più paragonabile come intenti (di chi ne è fautore) ed effetti (sul pubblico e lo spettatore) all’arte cinematografica. Un paragone perfettamente riuscito nel bellissimo “The prestige” di Nolan che proponeva una serie di illuminanti e affascinanti riflessioni sul fascino e l’inganno di questa arte, e che invece era virato nel sentimental-smielato nel deludentissimo “The illusionist” di Burger. La prima parte di questo “Houdini – l’ultimo mago” ci fa sperare di essere dalle parti di “The prestige”, perché ci sono delle situazioni promettenti che suggeriscono una certa originalità: truffatori e truffati, ingannatori e ingannati che si scambiano continuamente, nonché l’interessante intento moralistico del mago più famoso del mondo che non voleva altro se non smascherare tutti gli impostori della sua categoria, temi in qualche modo alquanto interessanti. Ma ben presto ci rendiamo conto, purtroppo, che a conti fatti siamo davvero dalle parti di “The illusionist”, perché intento primario della regista è semplicemente quello di mostrare una sofferta e intricata (ma neanche tanto) storia d’amore e di passione tra due persone che appartengono a due mondi completamente diversi e che lottano con la loro natura per riuscire a combattere e superare gli ostacoli che li dividono. Un’epopea sentimentale che tra l’altro ha il difetto di non avere mordente, soprattutto a causa della recitazione dei due attori protagonisti che non riescono a creare il giusto feeling e a comunicare il benchè minimo affiatamento. Insomma, “Houdini – l’ultimo mago”, vuole essere una poetica e intensa storia d’amore sofferta, mascherandosi ingannevolmente (così come ingannevoli sono i trucchi magici) in un’interessante storia di maghi e truffe, non riuscendo ad essere nessuna delle due cose e deludendo, dunque, su entrambi i fronti. E’ possibile comunque godere di un’ottima ambientazione coaudivata e resa ancora più interessante da un’affascinante fotografia che delinea perfettamente il periodo storico in cui le vicende hanno luogo. Anche se le interpretazioni dei due attori protagonisti deludono, ci si può divertire con quella della piccola Ronan, nel ruolo della figlia di Mary, che con piglio curioso e sarcastico, rari da trovare in una ragazzina di quella età, ci accompagna (con un irritante voce narrante un po’ troppo invadente, purtroppo) all’interno dei meccanismi che stanno alla base di questa difficile storia d’amore tra il mago, la cui figura rimane in superficie senza avere il giusto approfondimento, e la truffatrice che viene “truffata dall’amore”. Ma questo è davvero poco per risollevare le sorti di una pellicola che non riesce a coinvolgere o a far interessare lo spettatore delle sorti dei vari protagonisti, giungendo perlatro ad un finale più telefonato che mai che contribuisce, insieme ai difetti già citati, a lasciare lo spettatore con la sensazione di essere stati “truffati”.

 

VOTO: 4,5

 


CITAZIONE DEL GIORNO

"I depressivi vogliono essere felici per confermare la loro depressione,se fossero felici non potrebbero essere depressi,dovrebbero uscire nel mondo e vivere…il che puo essere deprimente." (Closer)


LOCANDINA

9 commenti su “Houdini – l'ultimo mago

  1. Me ne aveva parlato male anche qualcun altro, torvo conferma qui da te che se non lo vado a vedere non mi perdo niete…d’accordissimo poi sulla bellezza di The Prestige, piccolo gioiello di un regista che adoro, Nolan, e che forse in troppi stanno cercando di scopiazzare.

  2. penso che sia impossibile oramai per qualsiasi pellicola avvicinarsi a The Prestige, peccato che qui c’era una sfida con la morte e molto materiale ma purtroppo non usato. Per fortuna non mi ero fatta troppe… illusioni 🙂

  3. Nooo davvero così male??? Bè allora grazie per l’info eviterò di andare a vederlo. E comunque “The prestige” non si batte. Punto e basta. SarĂ  difficile veder arrivare un film simile. Anche l’interessante “The illusionist” non era riuscito ad eguagliarlo.

  4. Bè, io non mi permetterei mai di dire a qualcuno di non andare a vedere un film, anche perchè la mia è un’opinione personale ed è in quanto tale opinabilissima. Se poi voi ritenete in generale di avere dei “gusti cinematografici” similari ai miei, allora forse potete farvi un’idea sul fatto che questo film possa piacervi o meno. Io ci ho riscontrato tutti i difetti e le mancanze di cui ho parlato nella recensione ovviamente.

    Comunque direi che è un film tranquillamente recuperabile in DVD per farsi un’idea propria.

  5. lo eviterò accuratamente.

    Io sono molto affezionato a Houdini di Marshal interpretato da Tony Curtis (1953)

    Non sarà molto fedele a livello biografico, ma almeno è divertente e ben recitato.

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