I Care A Lot: Rosamund Pike bastarda e cazzuta con sprazzi di evitabile femminismo spicciolo

Marla Greyson ha costruito la sua fortuna sfruttando un sistema giudiziario che le permette di assumere la tutela legale di anziani che vengono dichiarati incapaci di prendersi cura di se stessi e dei loro beni. Aiutata da una dottoressa connivente e da una collaboratrice con cui intrattiene anche una relazione, si impossessa di suddetti beni, gestendoli e pagandosi profumatamente da sola tramite di essi. Ma ad un certo punto Marla arriva a prendere sotto la sua tutela, inconsapevolmente,  la madre di un potente mafioso russo. Cosa succede, allora, a fare gli stronzi con la persona sbagliata?

Tra le donne più cazzute e profondamente bastarde più irresistibili viste sullo schermo negli ultimi anni, quella interpretata straordinariamente da Rosamund Pike, decisamente perfetta e apprezzabilissima in questo ruolo, non aveva affatto bisogno di giustificazioni femministe, atte a stemperare la sua perfidia affascinante e respingente al tempo stesso.

Forse per paura che fosse fin troppo respingente, invece, si è deciso di caricare sulle sue spalle anche il peso di agire in un determinato modo, e cioè senza scrupoli per niente e nessuno, perché costretta a difendersi in un mare di squali e ad affermare se stessa in una società maschilista.

Ma questo, probabilmente, è l’unico difetto, seppur vistoso, di I Care A Lot, commedia nerissima che vede fronteggiarsi sullo schermo due villain coi controfiocchi: di fronte alla crudelissima Marla, infatti, si pone l’altrettanto temibile Roman, impersonato in maniera impeccabile e ugualmente irresistibile da Peter Dinklage, in grande spolvero in questo ruolo che gli calza a pennello.

Con un ritmo mai calante e un’ironia a tratti coeniana, a tratti tarantiniana, con sprazzi di Kevin McDonagh (non a caso da sempre ispirato al cinema di Tarantino e dei Coen), J Blakeson, qui al suo terzo film (aveva esordito col folgorante La Scomparsa di Alice Creed), si affida alla perfezione della Pike, che da sola vale il prezzo del biglietto, ai costumi abilmente studiati per descrivere la complessa personalità di questa donna incredibile, lasciandoci con un messaggio abbastanza semplice ma molto efficace: mai fare gli stronzi con lo stronzo sbagliato o più elegantemente, il karma trova sempre il modo per farci pagare il prezzo delle nostre azioni, non importa che tu sia un mafioso o una truffatrice legalizzata.

2 commenti su “I Care A Lot: Rosamund Pike bastarda e cazzuta con sprazzi di evitabile femminismo spicciolo

  1. non credo che abbiamo visto lo stesso film: io ho visto un film scritto da un dodicenne, con uno script di un banale e assurdo che non si può nemmeno pensare, un messaggio di fondo orribile, una regia sciatta e la musica scelta totalmente a caso: l’unica cosa che si salva è la recitazione…e il finale salva un pò tutto, anche se arriva tardi

    1. Beh sono stata un po’ più clemente nel giudizio, ma il film, pur avendo le sue pecche e mancanze, non mi è sembrato così sciatto. Fatto sta che concordo alla grande sul fatto che l’elemento migliore dell’opera sia proprio la recitazione.

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