IL CASO KOTIONKIN: LE INDAGINI CONTINUANO

Una delle mie passioni giovanili è stata la letteratura giallistica, alla Agatha Christie o alla Arthur Conan Doyle, senza tralasciare Edgar Wallace. Ed è così che giorno dopo giorno, anno dopo anno sognavo di diventare una Sherlock Holmes al femminile o una Poirot senza baffi e con un po’ di chili in meno. Miss Marple no, non l’ho mai presa in considerazione, era troppo vecchia e troppo ficcanaso per i miei gusti. Quando ormai avevo perso per sempre le speranze di poter un giorno vedere avverato il mio sogno, e quindi dopo essermi dedicata a tutt’altro cercando affannosamente un’ispirazione e una nuova passione, ecco che ti arriva un’occasione imperdibile ed irripetibile per misurarmi con le mie capacità di provetta detective. Mi manca solo una pipa o al massimo un fedele compagno un po’ stupido con cui pavoneggiarsi delle proprie geniali intuizioni. L’occasione in questione è proprio la nascita di questo misterioso blog, che ha come obiettivo principale quello di spiare il circuito della cine-blog sfera nella sua quasi totalità, tralasciando solo un numero esiguo di rappresentanti, che per oscuri o calcolati motivi non sono stati inseriti nella lista di fortunati o sfortunati (dipende dai punti di vista) presi di mira. Il caso vede coinvolti già altri personaggi che si sono cimentati con le indagini, personaggi che a loro volta non sono esenti da sospetti e accuse che provengono da più parti. Ormai il caso Kotionkin si sta trasformando in una vera e propria guerra tra cinebloggers che con messaggi subliminali, potentissime armi segrete e nascoste, alleanze sfasciate e ricostruite e poi di nuovo sfasciate, stanno cercando di mascherare i possibili colpevoli di questa importantissima iniziativa che sta scombussolando ciascuno dei partecipanti, che siano attivi o passivi. Ed è così che molti cineblogger hanno smesso di dormire e di mangiare, ormai terrorizzati dal futuro dei loro amatissimi blog in balia della derisione altrui, altri ancora si sono barricati in una fortezza difensiva che nemmeno il muro di Berlino e, infine, altri ancora, coinvolti fino al midollo o meno nel progetto segreto, si divertono depistando a più non posso con sospetti affermati e poi negati e allusioni a dir poco confuse e contraddittorie. Difendersi è inutile, chiunque possegga un blog cinematografico e soprattutto sia iscritto alla cineblogger connection è inserito nella lista dei maggiori indiziati. Nessuno può ritenersi estraneo al fenomeno, persino i più gentili e meno sospettabili, anzi molto probabilmente sono costoro i maligni organizzatori della clandestina associazione a delinquere. Perché è chiaro che di un gruppo si tratta, e non di una sola persona, visto che è quasi umanamente impossibile che un singolo cineblogger si cimenti nel conteggio dei post altrui, nella visione attenta e meticolosa di tutti i cineblogger coinvolti nell’operazione, nella scrittura dei post, delle pagelle, delle rubriche e di tutte le componenti del malefico blog in questione. Gli intelligenti e furbi organizzatori della malefatta, sono riusciti e ancora riescono a tenere nascoste le loro identità, ma da che mondo e mondo, ogni delitto può essere risolto con la giusta dose di attenzione e con l’attento e preciso lavoro di qualche solerte investigatore o detective che dir si voglia. Infatti, analizzando diligentemente lo stile di scrittura dei post incriminati, nonché l’atteggiamento di alcuni dei cineblogger presi di mira e non, uniti ad alcune illuminanti chiacchierate su msn con alcuni di essi e ad intuizioni dovute non solo al sesto senso, ma anche alla seppur superficiale conoscenza di altri “cinebloggari”, si è giunti ad una netta suddivisione tra colpevoli e innocenti, o più precisamente tra presunti colpevoli e presunti innocenti.
Mi rivolgerò al mio amico immaginario, quello scemo con cui pavoneggiarsi per intenderci, e lo chiamerò Wattings. Ebbene, mio caro e ingenuo Wattings ora per dimostrare quanto la mia mente sia brillante e sveglia ti elencherò suddivisi in due liste tutti i cineblogger coinvolti direttamente e indirettamente nella suddetta indagine, indicando per ciascuno il grado di colpevolezza o di innocenza.



INNOCENTI O PRESUNTI INNOCENTI

Trintiy:  chi potrebbe mai sospettare di una così gentile e delicata donzella dagli occhi da cerbiatta? Precisiamo, non è che ci siamo lasciati influenzare dal suo aspetto dolce e rassicurante, o perlomeno non solo da quello. Trinity è esclusa dalla rosa dei sospetti non solo perché sta avendo una vita un bel po’ movimentata ultimamente, cosa che non le permetterebbe assolutamente di dedicare così tanto tempo all’operazione, ma il suo stile di scrittura e il suo modo di pensare si allontanano abbondantemente dalla “forma mentis” del blog incriminato.

Filippo: diciamo che prima di tutto non mi va di sospettare di un mio concittadino, che non ho avuto ancora modo di conoscere approfonditamente, ma che mi pare alquanto impegnato e in tutt’altre faccende affaccendato. Del resto, credo che nemmeno si sia accorto del “delitto” in questione o se ciò è successo, non se n’è interessato più di tanto.

Luciano: un uomo di cotale levatura mentale ed intellettuale non si “abbasserebbe” mai a prendere parte di un’iniziativa che ha pure del ludico. Inoltre, il garbatissimo Luciano non si permetterebbe mai di “sfottere”, anche solo per gioco, chiunque altro soprattutto chi scrive di cinema, una delle sue più grandi passioni insieme alla semiologia. Inoltre, una persona che lavora e che poi trova pure il tempo per scrivere analisi talmente approfondite come le sue, dove lo trova l’ulteriore tempo necessario per delinquere?

Contenebbia: per il suo alto grado di interesse nel fenomeno della cineblog sfera e per tutte le sue manifestazioni, interesse sfociato anche nell’organizzazione di eventi importanti, dovrebbe essere uno dei maggiori indiziati. E invece, io credo proprio che il carissimo Conte proprio perché sarebbe stato il sospettato numero uno, sia stato escluso dall’associazione a delinquere. Nulla toglie che molto probabilmente si tratti di “persona informata dei fatti” e che coordini dall’alto l’iniziativa senza farvi effettivamente parte, o piuttosto dispensi consigli e dritte su come procedere ai maligni ma simpaticissimi burloni.

Noodles: un uomo che ha questo nick e che quindi molto probabilmente ha come modello di riferimento quell’uomo tutto d’un pezzo che era il Robert De Niro di C’era una volta in America, non può assolutamente essere coinvolto in questa operazione. Si dovesse rivelare il contrario, sarebbe una grande delusione.

MissBlum: principalmente era sospettata, dato che lo stile sarcastico e umoristico la contrassegna in maniera positiva. Poi però, e non solo per il suo aver preso in mano le redini delle indagini, si è giunti alla conclusione che quasi sicuramente i “kotionkiani” hanno escluso le donne dalla loro cricca. Esclusione, questa, che mi indigna oltremodo, dato che sotto sotto (ma non lo dite a nessuno) l’altro sogno che avevo da bambina, era quello di essere dall’altra parte…

MissVengeance: per non ripetere le stesse parole e non dilungarmi troppo, mi limiterò a dire idem come sopra

Edooo: anche lui come Filippo, molto probabilmente non è nemmeno a conoscenza del fenomeno e, ance se lo fosse, la sua delicatezza e la sua estrema profondità d’animo lo escludono di diritto dalla lista dei sospettati.

Mr Davis: come già ripetuto altre volte, Mr Davis è un signore, uno di quei signori che indossa i guanti bianchi e il cilindro. Uno di quei signori che le cose lo sfiorano solamente, uno di quei signori che non si sporcherebbe mai le mani insomma. Ora con questo non si vuole di sicuro offendere coloro i quali sono ritenuti colpevoli, molti dei quali i miei preferiti cineblogger in assoluto, quelli che io adoro e amo incondizionatamente, ed è per questo che la cosa brucia ancora di più.

Peepingtom: lui ha un nome che lo porterebbe di diritto e velocemente in cima alla lista dei colpevoli. Ma posso assicurare al 99.9 % la sua estrema estraneità ai fatti.

 
COLPEVOLI O PRESUNTI COLPEVOLI

Trino: la sua effettiva partecipazione all’operazione è quasi scontata e sicura. Gli indizi sono moltissimi, primo su tutti proprio lo stile di scrittura, nonché la vicinanza con alcuni degli altri sospettati.

Pickpocket: il grandissimo Stefano sta conducendo male i suoi giochi, molto probabilmente. Accuse lanciate e poi ritirate, segreti svelati o celati ad oltranza, depistaggi più o meno riusciti, esclusione dalla rosa degli spiati, e via dicendo ne fanno uno dei maggiori indiziati.

Delirio: dopo essere sparito con mio grandissimo dispiacere, ricompare dopo mesi e mesi sotto mentite spoglie, con un nuovo blog, un nuovo nick e molto probabilmente con nuove “malate e pazze” idee, come quella oggetto della nostra indagine.  

Uno di passaggio: anche se lo conosco da poco ho l’impressione che sia coinvolto fino al midollo nell’operazione. Prima di tutto perché il suo blog ultimamente è poco aggiornato, segno forse questo che è impegnato in altre operazioni losche e poi anche perché pure lui facente parte di quella fantomatica “cricca” di cui si è già parlato.

Kekkoz: è il più preso di mira, è colui il quale si è tenuto a sottolineare più e più volte non essere parte del progetto, è colui che molto probabilmente è rimasto più indignato per il tutto. E’ il più, insomma.

Ohdeasu: il povero blogger un po’ sborone, un po’ pieno di sé, un po’ giocherellone, ma soprattutto molto sarcastico è stato beccato con le mani nel sacco da quasi tutti coloro che si sono interessati di questa iniziativa. E qui non siamo in un romanzo di Agatha Christie o in un film di Derrick o della signora Fletcher, dove il più sospettato in realtà è innocente. Io credo proprio che in questo caso particolare, il più sospettato è davvero il più sospettato insieme al meno sospettato. Sciogliete voi questo gioco di parole.

Honeyboy: il sornione e silenzioso Dome non fa altro che reclamare la paternità di alcuni post del blog incriminato, credendo in questa maniera di allontanare i sospetti da sé. In realtà, anche senza questa sua ingegnosa e furbastra mossa, Honeyboy sarebbe comunque caduto nella rosa dei colpevoli, visto che il suo straordinario stile di scrittura è inconfondibile.

Souffle: ok è molto pucci, ma solo io non me ne ero accorta?, ok è davvero molto gentile e disponibile, ok si è più volte dichiarato innocente adducendo anche delle motivazioni più che sensate. Ma nessuno riesce a togliermi dalla testa il fatto che i voti delle pagelle, nonché altri piccoli indizi sparsi, rimandino proprio ad una sua collaborazione.

Para e Chimy: loro sono stati coloro i quali hanno fermato per un bel po’ le mie indagini. Colpevoli o innocenti? Informati dei fatti o no? Totalmente estranei o implicati fino al midollo? Il loro blog è sempre proficuo, le loro analisi sempre accurate e ben scritte, il loro modo di fare sempre rispettoso e cortese. Due galantuomini insomma. A nessuno viene in mente Arsenio Lupin?

 

Ora mio caro Wattings rivolgerò a te le stesse parole e raccomandazioni che mi ha rivolto uno di questi cineblogger: “Trai da solo le tue conclusioni!”.

 


20 commenti su “IL CASO KOTIONKIN: LE INDAGINI CONTINUANO

  1. Cara Alessandra,

    ti ringrazio e ti ringraziamo molto per i complimenti, dalle analisi al galantuomini, ma noi non siamo nè complici nè sostenitori. Noi osserviamo e analizziamo. Chissà, forse noi sappiamo. 🙂

    In ogni caso dovrei ritenermi offeso, per questa tua accusa. Ma non c’è nulla per cui offendersi, anzi, c’è solo per essere felici, in fondo ci hai fatto un sacco di bei complimenti.

    Anche in questo caso la parola offesa era necessario usarla per motivi al di fuori di ogni umana comprensione. 🙂

    E comunque a me piacerebbe essere Gemon. Perchè ha la katana che spacca. 🙂

    Saluti.

    Para

  2. Come dice sempre anche il caro Pickpocket, qualsiasi colpevole continuerà a dichiararsi innocente ad oltranza. Detto questo, ripeto voi due siete quelli che più mi hanno fatto penare e pensare. Mi ritiro per deliberare.

  3. Fantastico :)) Pure qua io sono tra i sospettati, meraviglioso. Del resto un blog che nasce con l’intenzione manifesta di “fare le pulci” ai cineblogger doveva pur mettere in conto che a qualcuno saltasse in testa di “fare le pulci” pure a lui. Mi pare il minimo: anche per rispondere alla famosa domanda socio-politica “Chi controlla i controllori?”. Quasi un dovere civico. Saluti :))

  4. Farò mie le parole di un noto serial televisivo, al quale tra l’altro questa oscura, ma neanche tanto, operazione è stato affiancato: Nelle indagini su Kotionkin, nulla è come sembra.

  5. Ora, vero che provendìgo da un tour de force di 4 ore tra fatture, nota spesa e fabbisogno fornitori, ma se dico che non ho capito nulla?Sul serio!Ora provo ad andare a vedere questo blog e magari ci capisco qualcosa!Sob!

  6. Ti ringrazio per le lusinghiere parole che mi hai dedicato^^ Hai descritto perfettamente la mia situazione: poco tempo e incapacità di “sfottere” gli amici cinefili 🙂

  7. Se dico che non ne sapevo veramente niente mi credete o finisco tra i sospetti?;)

    Scherzi a parte, vado a dare un’occhiata al blog in questione.

  8. L’ho visto, ma ancora nn ho capito bene di cosa si tratta.^^

    Cmq avevi ragione, sono stato troppo impegnato in quest’ultimo periodo (e lo sono ancora) per accorgermene.

    E in fondo…WHO CARES (e anche su questo avevi ragione)?

    Del resto non sono neanche tra i blog presi di mira? 😉

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