Invito a cena con delitto

REGIA: Robert Moore
CAST: Truman Capote, Alec Guinness, Nancy Walker, Peter Sellers, Richard Narita, David Niven, Maggie Smith, James Coco, James Cromwell, Peter Falk, Eileen Brennan, Elsa Lanchester, Estelle Winwood
ANNO: 1976
 
Cinque grandi e famosi investigatori vengono invitati da un milionario nel suo castello lussuoso. L’uomo vuole sfidarli a risolvere un delitto impossibile, offrendo in premio un milione di dollari. I cinque, ognuno accompagnato da un’altra persona, si ritroveranno a navigare in alto mare, fino a quando non crederanno di aver raggiunto la soluzione dell’enigma. Ma in realtà l’ospite misterioso e tenebroso avrà la meglio su tutti loro.
 
Ormai diventato un cult movie, “Invito a cena con delitto” è un’imperdibile e insostituibile parodia dei più famosi gialli con cui appassionati e non abbiano mai avuto a che fare. Ispirato senza ombra di dubbio al capolavoro di Agatha Christie, “Dieci Piccoli Indiani”, il film richiama l’attenzione soprattutto degli attenti conoscitori del genere letterario e cinematografico di riferimento, tant’è che proprio questi ultimi saranno i più soddisfatti della visione di questa serie di gag esilaranti condite con elementi caratteristici del filone di appartenenza. Irresistibili dialoghi e battute al limite del demenziale, tra le quali spiccano i motti dell’investigatore cinese interpretato dal mitico Peter Sellers, caratterizzano questo puzzle ironico e sarcastico che diverte e prende di mira i tanti scrittori di storie gialle che spesso giocano con i propri lettori e il più delle volte imbrogliano anche, così come dimostra il brillante finale in cui l’ospite dice di essersi voluto vendicare proprio di loro. Grande punto di forza di questo film, in cui la scenografia è importantissima e molto ben costruita, è il cast di ottimi attori che compongono la lista di invitati all’evento macabro. A cominciare dal già citato Sellers, non si possono tralasciare l’autoironico Peter Falk, nel ruolo del detective Sam Diamante, in riferimento a Sam Spade e Richard Diamond, senza tralasciare gli omaggi al più coriaceo e affascinante Humphrey Bogart; Maggie Smith, nel ruolo di Nora Charleston, moglie di Dick Charleston (interpretato da David Niven), con chiare allusioni a Nick e Nora Charles; Alec Guinness nel ruolo dello spassosissimo maggiordomo cieco che insieme alla cuoca sordomuta regalerà i momenti più esilaranti del film; un giovanissimo James Cromwell nel ruolo del segretario dell’investigatore belga Milo Perrier (disegnato ovviamente ispirandosi all’immenso Hercule Poirot) ed Elsa Lanchester nel ruolo di Jessica Marbles, chiaro omaggio a Miss Marple. Tra l’omaggio e la derisione, insomma, lo spettatore sarà allietato da una più che apprezzabile presentazione di tutti i personaggi in viaggio verso il castello, dai vari marchingegni studiati dall’ospite per spaventarli (un finto temporale all’esterno, teste di animali appese alle pareti dalle quali l’ospite si nasconde per osservare di nascosto gli invitati, un campanello che squilla a suon di urla femminili, un gong per la cena con i lamenti di un uomo e via di questo passo) e dalla serie di rivolgimenti e rivelazioni circa l’identità non solo dell’assassino, ma anche della vittima stessa. Si aggiunga la presenza, la sua unica al cinema, del grandissimo Truman Capote in un ruolo al tempo stesso ridicolo e irrisorio per avere un quadro completo delle chicche presenti in questa pellicola.
“Invito a cena con delitto”, insomma, non può mancare nelle visioni non solo degli appassionati del genere parodico, ma soprattutto dei grandi lettori e spettatori di storie di delitti e investigazioni. Un film che nonostante i suoi 35 anni non ha perso il suo smalto e la sua carica dirompente capace di coinvolgere e appassionare gli spettatori di allora, così come quelli di ora. Un’opera senza età, unica nel suo genere, che, insieme all’altro grande film “Frankenstein Junior”, ha sicuramente ispirato le molte parodie odierne che prendono di mira vari generi cinematografici ben consolidati. Questi, insomma, sono tutti i motivi che rendono la pellicola in questione un film delizioso e godibile in tutto e per tutto.
 

Pubblicato su www.livecity.it

11 commenti su “Invito a cena con delitto

  1. Pensavo che il regista fosse il (per me) mitico Roger Moore, ma Wikipedia e Mymovies dice che è Robert Moore……
    quindi chi è il regista?
    Mai visto questo film…..me lo segno……
    Ciao! 

  2. molto carino anche "signori il delitto è servito" con tim curry,in originale si chiama clue come cluedo il gioco in voga negli anni 80.
    Divertente commedia gialla,a me piace molto

  3. merita assolutamente.
    In campo nazionale invece ,sicuramente sono assai validi due operazioni di contaminazione tra giallo,poliziesco e commedia che son: La Mazzetta,con Manfredi e Stoppa,e il capolavoro Giallo Napoletano con Mastroianni,Piccoli,Pozzetto,e tanti altri.Entrambe opere del buon Corbucci,uno dei tanti autori di grande cinema artigianale e popolare italiano,(ha diretto anche cazzate clamorose,era invece ottimo nei western)

  4. Perchè Giallo Napoletano è un capolavoro? 
    Lì Pozzetto non mi piace nemmeno…….
    Mastroianni bravo…ma il film ha qualche tempo morto…..
    non brutto ma capolavoro non mi sembra…..

  5. perchè è una parola che si usa spesso ,sorta di intercalare per cinefili allo sbando come me!Rimane un esempio valido di giallo rosa,che merita critiche più positive secondo me al di là di qualche errore e interpretrazioni,(d'altronde pozzetto è un mediocre di qualche successo anni fa,parlo del cinema),rimane senza ombra di dubbio un buon esperimento di contaminazione tra generi con una trama che cerca agganci con fatti dolorosi della storia,sempre in ambito di cinema di genere e quindi accennati,e una buona recitazione del protagonista ,Mastroianni che offre una interpretazione dignitosissima,e anche reputo ben legata alla memoria dello spettatore
    .
    Ci beviamo tanta roba estera decisamente peggiore di questa pellicola che mi par ingiusto non offrirle un posto di rilievo nel panorama del cinema popolare

    ps:capolavoro,è un po' come quando ferretti dice:artista!Genio!Ma si abbondiamo di entusiasmo facilone!

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