Io sono leggenda

REGIA: Francis Lawrence

CAST: Will Smith, Salli Richardson, Alice Braga, Paradox Pollock, Charlie Tahan
ANNO: 2007

TRAMA:

New York, 2012. Robert Neville, uno scienziato virologo,  pare essere l’unico sopravvissuto dopo l’ondata di un virus mortale che ha ucciso il 90% della popolazione e trasformato il restante 9% in una sorta di vampiri famelici.

 



ANALISI PERSONALE

Questo è uno di quei film da cui (a causa di trailer, pubblicità, rumors e quant’altro) ci si aspetta azione a più non posso, tensione e paura, componenti che in realtà sono fortemente presenti solo nella seconda parte della pellicola. Ma quello che davvero non ci si aspetterebbe mai è la presenza di una profondità ed intensità di contenuti, nonché di momenti altamente commoventi ed emozionanti. Partendo da un tema attualmente forse troppo abusato, e cioè quello dello sterminio mondiale a causa di un qualche virus malefico che ha suddiviso la popolazione in sani ed infetti, il film riesce a mantenere una sua originalità e soprattutto ad elevarsi dalla massa di pellicole dallo dal simile (ma solo apparentemente) contenuto.

Robert Neville vive completamente solo in una New York ormai deserta, abitata solo da famelici vampiri che escono dai loro rifugi solo di notte. La sua unica compagnia è composta dal cane di sua figlia, Sam che lo segue come un ombra e gli è fedelissimo. Le sue giornate sono tutte uguali: caccia ai cervi, scorta di provviste, puntate al videonoleggio e via dicendo. Ma guai a rimanere fuori oltre il tramonto del sole. Una volta tornato a casa ed essersi preso cura del suo amato Sam cibandolo e lavandolo, si occupa di ricerche su topi da laboratorio sui quali esperimenta alcune possibile cure al virus senza riuscire ad arrivare a nessun risultato concreto. Ma Robert non si arrende e continua imperterrito le sue ricerche, che registra puntualmente sul suo computer, fino a quando non nota in un topo un comportamento diverso da quello degli altri. Pare più calmo e meno aggressivo. Ed è così che comincia a sperare di poter finalmente ricostituire un’umanità sana. Con un’intelligente trappola riesce a catturare un’infetta e su di lei comincia a studiare e a provare la cura attuata anche sul topo. L’infetta però sembra non reagire bene al “vaccino” e pare quasi morire.
Robert, però non si scoraggia e continua imperterrito a svolgere il suo lavoro. Tramite dei flashback,  che poi sono i suoi ricordi, riusciamo a capire la nascita e l’evoluzione di questo virus, nato come ricerca per il cancro e poi trasformatosi in qualcosa di pericoloso e letale. L’intera popolazione di New York, comprese moglie e figlia di Robert, nel 2009 venne fatta evacuare e a rimanere “in postazione”, come dice lui, rimase Neville pronto a studiare gli effetti e magari una cura per il virus.
Attentissimo a non farsi sorprendere dai nemici, Robert è attento e guardingo, ma soprattutto molto prudente ed organizzato. Molto presto la sua immensa solitudine e il vuoto da essa causato verrà colmata dall’arrivo di due sopravvissuti, Anna e il piccolo Ethan, che si riveleranno propizi per lo scienziato.

Ha un incipit davvero folgorante Io sono leggenda (tratto dal famoso romanzo di Matheson Richard), grazie anche all’abile mano del regista che ci mostra una New York completamente inedita con stupende vedute dall’alto o campi lunghi che ci mostrano la città completamente deserta e quasi del tutto distrutta. Visioni che hanno una notevole forza visiva che si arricchisce anche di particolari interessanti, come la caccia ai cervi o l’agghiacciante apparizione di una famiglia di leoni. Non mancano di certo i momenti d’ironia, come quando Robert fa il bagnetto a Sam canticchiando la canzone di Bob Marley o quando fa fare al suo amico a quattro zampe il tapis roulant. Ma la cosa più interessante del film è proprio la figura dell’uomo completamente solo (interpretato egregiamente da Will Smith che regge senza fatica su di sé l’intero peso della pellicola), che non ha perso la speranza di riuscire a portare a termine il suo lavoro, ma che cade inesorabilmente in un vortice di angoscia, tristezza esistenziale contrassegnata da paranoie, allucinazioni, ricordi troppo dolorosi ma necessari per andare avanti. Commovente la figura del cane (da che mondo e mondo questi animali fanno tenerezza), tanto da poter essere considerato la spalla dell’attore che riesce abilmente a recitare con un cane e badate bene non COME un cane. Perfetto in ogni singola movenza (non più cadenzata come quella del rapper che abbiamo visto per anni nel noto telefilm in tv) e altamente espressivo grazie ai suoi sguardi che riescono a comunicare ed esprimere tutta la solitudine e la disperazione del personaggio da lui interpretato.
A portare ulteriore tematiche, come la fede in Dio, arriva il personaggio di Anna che si contrappone totalmente a quello di Robert, ma che alla fine risulta essere la sua unica e sola speranza di salvare il mondo in modo da non aver reso tutti i suoi sacrifici vani.
Tralasciando il fatto che nell’ultima mezz’oretta diventa un po’ troppo “caciarone” (con orde di vampiri che assaltano la casa di Robert, metà dei quali scoppiano su mine vaganti e l’altra metà dei quali si tuffano minacciosamente sui nostri protagonisti mostrandoci la non proprio perfetta grafica con la quale sono disegnati), il film riesce a mantenere alto il suo livello per quasi tutta la durata, rendendo intriganti e affascinanti le figure dei vampiri e mostrando perfettamente, anche grazie ad un’ottima sceneggiatura, come possa trascorrere la vita in una città completamente deserta, un uomo completamente ed indissolubilmente solo, che si riduce a parlare coi manichini e ad imparare a memoria le battute di Shrek. Inoltre, possiamo anche ammirare un’interessante fotografia che sottolinea perfettamente la desolazione del paesaggio e dell’ambientazione (che mostra anche quale sia il rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda) e possiamo solo lamentarci (anche se non troppo) di una colonna sonora un po’ troppo “ruffiana” (se si escludono i bei pezzi di Bob Marley) e di un finale, sicuramente molto commovente, ma molto ben studiato a tavolino.

Un grande film questo Io sono leggenda, da cui ci si aspetta poco e si riceve molto.

Regia: 8
Sceneggiatura: 7
Recitazione: 8
Fotografia: 7,5
Colonna sonora: 6,5
Ambientazione: 8
Voto finale: 7,5

 



CITAZIONE DEL GIORNO

Paul: "Perche’ hai frugato nella mia giacca?". Jeanne: "Per sapere qualcosa di te". Paul: "Se vuoi sapere qualcosa di piu’ fruga dentro il mio slip". (Maria Schneider e Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi")


LOCANDINA


 

26 commenti su “Io sono leggenda

  1. così ci ritroviamo tutti a recensire la stessa pellicola nello stesso giorno (siam già io te e filippo)..io sono sostanzialmente sulla tua linea con un leggero apprezzamento in meno dovuto alla lettura del romanzo che porta ben altri significati rispetto a questo film e anche alla prima trasposizione con price ben diversa da tutto ciò..comunque una buona pellicola!non me l’aspettavo!

  2. Devo ancora vederlo ed il fatto che almeno a te sia piaciuto accende una speranza. Però ho appena visto che hai stroncato il Fresnadillo, sigh.

  3. Delirio ti aspetto eh?

    Deneil forse il mio apprezzamento è maggiore proprio perchè non ho letto il romanzo e non ho visto la prima trasposizione ^^

    Ester, sono cose che capitano 😛

  4. ok, ho capito…tu e Deneil volete proprio farmi piangere!:(

    NO NO NO NO, io sto film non ce la faccio proprio a difenderlo.

    COme ho già detto a deneil, hanno trasformato una storia a dir poco fenomenale in un plot mediocre.

    La sceneggiatura (andando al di la del romanzo) a me è parsa non troppo originale, affrettata in molti punti (specie nel finale) e ricca di quelle cose che tanto mi fanno irritare (tipo i dialoghi con i manichini).

    E quel finale ricco di speranza…ti giuro, fino alla fine sono rimasto li a sperare che succedesse qualcosa…

    Per me è stata una grande, grande delusione, ovviamente escludendo l’impatto visivo…

  5. Questo allora devo proprio vederlo anche se vedo che a Filippo non è piaciuto. La tua è una recensione coi fiocchi e fremo dalla voglia di andare al cinema anche se sarò a Roma per alcuni gioni (il lavoro), e non so proprio come fare (probabilmente non riuscirò neppure a trovare un pc per connettermi) 🙁

  6. visto ieri. mi è piaciuto molto, ma leggiucchiando sulla blogosfera leggo pareri contrastanti. presto scriverò la mia rece (domani credo).

  7. Dico solo che le mie attese non sono state deluse.

    Ed ora in tema di catastrofismi, aspettiamo Cloverfield!

    Magari é un filmone…

    Byez

  8. Lilith non vedo l’ora di leggerla ^^

    Eh già Steve, all’epoca quando visi il trailer di Io sono leggenda rimasi molto perplessa e poi invece mi sono ritrovata un bel film, chissà che non capiti la stessa cosa con Cloverfield!

  9. Mi sta che sto film è piaciuto sul serio solo a me e a te 😉

    Esco adesso dal cinema: molto molto meglio di quello che mi aspettavo (sarà che non ho letto Matheson?)

    Ad ogni modo una pellicola stringata, coincisa ed avvincente: un blockbuster con l’anima e anche sommariamente intelligente.

    Will Smith si difende benone messo lì solo soletto (ma straordinario l’addestramento del pastore tedesco!) e ci sono 2-3 scene che rimarranno.

    Senza alcun dubbio promosso!

  10. mah.. io da questo film mi aspettavo MOLTO e alla fine ho ricevuto poco.. il contrario di quello che dici te.. per la fotografia, sceneggiatura e tutto quanto gli dò la sufficienza pienissima, ma nel secondo tempo il film perde totalmente il ritmo. Il finale poi, di una banalità incredibile.. meglio il libro.. ma proprio come contenuti, anche perchè è difficile fare un film migliore di un libro..

  11. filmone! mi è piaciuto un sacco!!

    però a un film che sui titoli di coda mi piazza redemption song di bob marley non puoi dare solo 6,5 alla colonna sonora! 🙂

  12. EH Alè, ma a parte Bob Marley, proprio il resto della colonna sonora a me non m’è piaciuta moltissimo e infatti il 6.5 va solo a quelle due o tre canzoni di Marley che si sentono (che poi per inciso a me Marley mica me sconfiffera più di tanto).

    Giacopo, concordo pienamente sul finale, però secondo me tutta la prima parte vale e molto!

  13. Settimana scorsa ho visto il film con Charlton Heston…….devo guardarmi questo e poi fare il confronto….penso che l'ultimo sia meglio, quello con Heston negli ultimi 20 minuti perde di bellezza…peccato!
    il primo film italiano con Price non l'ho ancora visto e chissà quando lo vedrò….
    Notte!

  14. Non ha nulla a che vedere in che senso?
    Se ho capito bene, tutti e tre i film sono ispirati dal romanzo "Io sono Leggenda"……e il film del 71 con questo con Smith dovrebbero essere simili….
    quello del 71 non l'hai visto?
    Ciao!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.