La palla numero 13

REGIA: Buster Keaton

CAST: Buster Keaton, Kathrin McGuire, Ward Crane
ANNO: 1924

TRAMA:

Un timido e impacciato protezionista, sogna di poter fare l’investigatore privato. Quando viene accusato di un crimine non commesso e non riesce a scagionarsi, torna alla sua principale occupazione. Durante la proiezione di un film si addormenta e sogna di entrare egli stesso a farne parte, divenendo in questa maniera un coraggioso ed impavido eroe.

 



 

ANALISI PERSONALE

Una comicità, quella di Buster Keaton e di questo straordinario film, che non ha affatto subito l’usura del tempo e che riesce ancora a divertire con il suo ritmo esilarante e scoppiettante, nonostante si tratti di un film muto, che quindi si serve della mimica e dei movimenti degli attori per riuscire a trasmettere divertimento e sentimento. Quello di Buster Keaton è un volto estremamente comunicativo, pur nella sua quasi immobilità e inamovibilità. Il suo sguardo compassato e il suo volto stralunato contribuiscono ad accrescere il livello di comicità insito nelle situazioni che di volta in volta lo vedono coinvolto, in numerose occasioni nella parte della vittima. Ma La palla numero 13 (titolo originale Sherlock Jr) non è solo un film comico nel quale non si fa altro che ridere per le disavventure e le sfortune che capitano al povero protezionista nella prima parte della pellicola, e per le stravaganti quanto inusuali “vie di salvezza” che riesce a trovare fortuitamente o meno nella seconda. La palla numero 13 è anche forse uno dei primi esempi di quella che si suole definire metacinematograficità (poi ripresa da numerosi registi negli anni a venire, primo su tutti il grande Woody Allen che ne ha ribaltato il concetto nel suo La rosa purpurea del Cairo), una riflessione del cinema sul cinema. Buster Keaton nella realtà è un timido e impacciato, nonché ingenuo e poco scaltro ragazzo che non sa far valere il suo punto di xvista e soprattutto non sa difendersi dalle angherie altrui. Solo entrando fisicamente in un film (straordinaria la scena nella quale sale sul palco del cinema ed entra nello schermo, passando da uno scenario all’altro sempre più spaesato) riesce a ribaltare completamente la sua persona e a diventare un intelligentissimo e furbissimo detective, Sherlock Jr appunto, che fiuta le trappole dei suoi nemici e riesce a risolvere un misterioso furto di perle, nonché a trovare l’amore. La palla numero 13, dunque, non è solo una grandissima occasione per ridere e divertirsi (indimenticabili le gag iniziali come quella del portafoglio o della buccia di banana, e spassosissime anche quelle della seconda parte come quella della strabiliante corsa in motocicletta con un guidatore “invisibile” o della partita al biliardo di un destrissimo Sherlock Jr o della fuga del detective attraverso il corpo di un uomo vestito da donna), ma è anche un film che ci restituisce la forza dirompente del cinema e il nostro rifugiarci in esso e nel suo magico mondo dei “sogni”. E quando un film finisce, e di rimando con esso anche la nostra possibilità di essere degli eroi, cosa ci rimane da fare se non siamo in grado di esprimere i nostri sentimenti alla persona amata? Keaton tenta di rispondere a modo suo, lasciandoci con un finale non solo molto romantico, ma anche decisamente ammiccante e sornione.

VOTO: 10

 



 

CITAZIONE DEL GIORNO

Sta rendendo il mio cane piuttosto nervoso: detesta l’odore degli imbecilli. (Glenda Jackson a Douglas Dirkson che la sta seguendo in " Due sotto il divano")


LOCANDINA


17 commenti su “La palla numero 13

  1. Mi hai fatto venire voglia di rivederlo…. sarebbe la 15esima volta credo ^^

    Certamente nella Top 10 ever, niente storie…:)

    Chimy

  2. Gahan, ma non esiste 10+!!!

    Mario, ma come? Un mito assoluto!!

    Alessio e Chimy, sicuramente anche tra i primi della top ten di sempre. Un film immenso!!

  3. Ti ringrazio. L’header lo trovo veramente stupendosissimo! Ma anche il mio avatar non scherza!!! Della serie: evviva la modestia! 😛

  4. oddio, io adoro quel volto, mi fa morire. Cercherò d’avere quel film

    Alegnocca, ma sei costantemente subissata di ammiratori! Voglio la tessera numero 1 del fan club 😛

  5. splendido, stupendo! io non saprei neppure dargli un voto per me questo film è uno dei grandi fuoriclasse della storia del cinema!

    ciao ciao

    monia

  6. Moke, certo che se mi chiami Alegnocca molto probabilmente gli ammiratori li perdo! 😛

    Monia, hai ragione, un vero e proprio fuoriclasse!!

  7. si, merita un 10.

    A me buster Keaton, poi, e forse dico un’eresia, piace più di Chaplin… o almeno volgio crederlo, visto che si dice che sia stato un cane nei suoi confronti…

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