REGIA: Steven Spielberg
CAST: Harrison Ford, Karen Allen, Paul Freeman, Alfred Molina
ANNO: 1981
ANALISI PERSONALE
I primi dieci minuti che introducono quella che sarà poi la vera e propria avventura pericolosa dell’archeologo, hanno un ritmo incalzante e coinvolgente e una capacità di tenere con gli occhi incollati allo schermo non indifferente. Tra frecce che fuoriescono dalle bocche di terribili creature di pietra, palle enormi che inseguono il povero Indiana Jones tradito dal suo aiutante, idoli sacri che una volta tolti dalla loro postazione scatenano l’inferno e indigeni armati di archi e frecce pronti a far fuori il nostro mitico eroe, non c’è da stare tranquilli. Ma per fortuna Indy sa il fatto suo, e aggrappandosi ad una liana, nella scena forse più adrenalinica e avventurosa della pellicola, si lancia in acqua verso l’aereo del suo amico che lo riporterà in salvo, sulle note del notissimo e straordinario motivo musicale che contrassegna in maniera notevole e positiva la saga avventurosa più famosa e, molto probabilmente, più bella della storia.
Dall’America del Sud all’Africa del Nord, passando per gli Stati Uniti, seguiremo sempre più eccitati come bambini e sempre più interessati alle sorti dell’arca dell’alleanza, le gesta eroiche nonché gli sfortunati eventi che vedranno coinvolto non solo Indiana Jones, ma anche il suo acerrimo nemico e la bellissima Marion, donna forte e tenace, ma più volte bisognosa di aiuto. Rapita numerose volte ora da un nemico ora da un altro, troverà la salvezza sempre per mano del suo amato-odiato Jones, che la porterà in salvo rischiando persino di perdere tutto quello che cui ha lavorato tanto e per cui è stato assoldato.
Indiana Jones non è solo quindi un semplice film d’avventura (tra l’altro se ne vedono davvero pochi di film d’avventura di cotale fattura), ma è una brillante e riuscitissima commistione di generi, omaggiati dal regista il cui nome è simbolo di qualità e commerciabilità al tempo stesso, il grande Spielberg, che sa come trascinare ed esaltare gli spettatori. Non manca l’azione e l’adrenalina, come nell’inseguimento che Jones ingaggia coi suoi nemici o come quando vero la fine vediamo sia lui che Marion rischiare la pelle a causa dei terribili demoni infuocati che fuoriescono dallo scrigno, per salvarsi solo grazie al fatto di aver tenuto gli occhi chiusi. Non mancano le risate, come nelle scene già citate, ma anche insite in moltissime battute ironiche e spiritose messe in bocca ora all’inconsapevolmente coraggioso Jones, ora alla coriacea Marion. Non manca nemmeno la storia d’amore, sicuramente tribolata ma rafforzata dalle avversità e dall’inserimento in un contesto del tutto inusuale.
Non è possibile non essere esageratamente affezionati o comunque cominciare ad affezionarsi (per chi non ha avuto modo e fortuna di vederlo a suo tempo) a questo straordinario giocattolino cinefilo, che accontenta grandi e piccini, e che anzi fa tornare piccini i grandi e fa diventare grandi i piccini.
REGIA: Steven Spielpberg
CAST: Harrison Ford, Kate Capshaw, Johnatan Ke Qaw,
ANNO: 1984
ANALISI PERSONALE
Da qui prenderà inizio la vera e propria fantastica avventura di Jones, costretto a sopportare i capricci e le seccature di Willie, la bella cantante (interpretata da quella che sarà poi la moglie di Spielberg) e le disattenzioni quasi mortali del piccolo Short round (Johnatan Ke Quan, uno straordinario e simpaticissimo bambino). Sarà così che Indy, armato di frusta e cappello, suoi inseparabili amici, dovrà vedersela con i soliti serpenti da lui odiati, con teschi provenienti da ogni dove, con malvagi personaggi che maltrattano bambini (rapiti dal villaggio che ha chiesto a Indy di recuperare la pietra magica) e via di questo passo. Non mancheranno i soliti duelli al limite tra l’azione più pura e il divertimento assicurato (tornerà anche l’esilarante duello a suon di sciabole del primo episodio, solo che in questo caso Indy si accorgerà di non avere la pistola con sé) e ovviamente non mancherà la “sottile linea rosa”, che unirà l’intrepido ed impavido avventuriero con la vanitosa e intrattabile cantante, tenuti uniti e a volte anche in vita grazie alla furbizia ed abilità della piccola peste affezionatissima al grande Indy, che questa volta dovrà combattere anche contro sé stesso. I palati degli appassionati d’avventura non verranno delusi, anche grazie ad una serie di trappole nelle quali i protagonisti cadranno e dalle quali si salveranno sempre per il rotto della cuffia e di inseguimenti, stavolta sui binari di una miniera o sulla scala di legno traballante che unisce due lembi di terra separati solo da un fiume pieno di coccodrilli famelici. Ma ovviamente non c’è di che temere, dato che il mitico Indy non può farsi sopraffare dal nemico, che continua ad attaccarlo, ora con frecce lanciate all’unisono da centinaia di guerrieri, ora con pozioni magiche per reclutarlo nelle loro file, ora con fortissime frustate, ora con sparatorie a bordo di carretti che corrono all’impazzata sulle rotaie della miniera. Stavolta, l’uomo la donna e il bambino riusciranno a salvarsi la pelle grazie alla collaborazione, anche se Willie si lamenterà ora per un’unghia spezzata, ora per una permanente guastata, ora per la puzza di un elefante, ora per la mancata notte di fuoco con Indy che ha preferito proseguire l’avventura alla ricerca della pietra magica.
Bisogna rivolgere un sentito ringraziamento al grandissimo Spielberg (e di rimando al produttore Lucas che con l’avventura e l’azione è di casa), che è riuscito con questa grandissima saga (ma non solo) a farci sognare, ridere, fremere e perché no, anche tremare, visto che in questo secondo capitolo non manca anche una leggera ma graditissima componente orrorifica (oltre ai già citati teschi che fuoriescono da ogni dove, anche una serie di schifosissimi animali non ben identificati ).
Pur non essendo esente da difetti e da esagerazioni, Indiana Jones e il tempio maledetto è un ottimo film di intrattenimento, che rimane impresso anche per la qualità espositiva degli effetti speciali e degli aspetti più tecnici come la fotografia e la straordinaria colonna sonora ormai entrata nell’immaginario collettivo di chiunque (anche chi non è appassionato di cinema). Indimenticabile, soprattutto, l’interpretazione di Harrison Ford che ha dato vita non solo ad un personaggio fenomenale, ma ad un uomo che tutti più o meno sentiamo come un eroe e al contempo un caro amico.
INDIANA JONES E L’ULTIMA CROCIATA
REGIA: Steven Spielberg
CAST: Harrison Ford, Sean Connery, Denhlom Elliot, Alison Doody, River Phoenix
ANNO: 1989
ANALISI EPRSONALE
Ma di sequenze memorabili ce ne sono davvero troppe per poterle enucleare una per una, bisogna lasciarsi trasportare e coinvolgere dalle mirabolanti situazioni che di volta in volta vedono come protagonisti il nostro eroe e il suo stralunato padre. Da Venezia (dove incredibilmente troviamo delle catacombe) a Berlino (dove vengono bruciati un sacco di libri e viene venerato il fuhrer), passando per l’Austria, Indiana Jones dimostra di non aver perso il suo coraggio e la sua forza, ma anche la sua fragilità di fronte ad un padre che lo tratta ancora come un bambino e che soprattutto non è abituato alle movimentate avventure che per suo figlio invece sono all’ordine del giorno. Non mancano i riferimenti etico-religiosi, incentrati soprattutto sulla funzione della fede e della fiducia nel prossimo, illuminanti a tal proposito due sequenze: quella nella quale Indiana si ritrova a dover decidere se gettarsi da un dirupo perché suo padre gli dice di avere fede e l’altra è quella nella quale si ritrova a dover scegliere tra numerose coppe quella giusta, pena l’incenerimento (come succede al cattivone che sceglie la coppa sbagliata scambiandolo per il Sacro Graal e finisce impolverito).
Sicuramente superiore al secondo capitolo della saga, che però rimane comunque nel cuore degli appassionati, Indiana Jones e l’ultima crociata può essere paragonato per qualità narrativa ed espositiva al primo con cui ha molti aspetti in comune. L’unica differenza è che col terzo si ride molto di più e si tralascia la tipica figura femminile presente nei due precedenti capitoli, per far spazio ad una più imponente ed indimenticabile figura paterna.
CITAZIONE DEL GIORNO
LOCANDINE
un revival coi fiocchi!;)
Ci prepariamo per domani?
Non so se ci vado proprio domani, però si non vedo l’ora!!!
grandissima!!!anche io sto preparando una cosa simile, this week, ogni giorno indiana ma il tuo “postone” è insuperabile!!!
Eh, ma qui ormai ogni giorno si parla solo di capolavori :-)))
Che dire? Re Spielberg è un regista che fa sognare e restare a bocca aperta. E con questa trilogia accade tutte le volte!
Pa pa pa paaaa pa pa paaaaa ^_^
Davide DG
Grazie steutd, verrò a leggere sicuramente da te!!
Davide, non vedo l’ora di vedere il quarto!!!
Fantastico questo super postone!!! degno di cotanto archeologo!
Ottimo ottimo lavoro Ale, letto riga per riga! attesa alle stelle, e oltre :)) un salutone
Ottimo mega-post!! Mi convincerebbe a rivedere i tre Indiana uno dietro l’altro (purtroppo in questo momento non ho tempo). In attesa del quarto episodio intanto li hanno dati anche in TV.
Pensa un pò Ale…io devo vederli tutti…un motivo di + per vederli ora ce l’ho =)
Ale, ma toglimi una curiosità, questi film li avevi già visti o è stata la prima volta?
Perché se non sbaglio in un vecchio post avevi citato i film di Spielberg che avevi visto e questi non c’erano, ricordo male?
Davide DG
Stefano, grazie!!! E’ anche grazie a te che ho postato questo megapost!!!
Luciano, lo so, io me li sono persi in tv, ma li ho recuperati ugualmente!!!
Al, fai come me, non lasciarteli sfuggire!!!
Davide, in realtà credevo di non averli mai visti, ma rivedendoli ora quasi tutte e tre di fila, mi sono ricordata che da piccola ho sicuramente visto il primo e l’ultimo, ma una sola volta e sinceramente li avevo un pò persi dalla memoria.
Vero, il secondo capitolo è forse il più “debole” fra i tre. Non vedo l’ora di vedere il quarto episodio. Per fortuna mancano solo poche ore!
Ciao, Ale
Fremiamo tutti a quanto pare!!
finalmente li hai visti!
e domani tocca al quarto, chi è stato all’anteprima me ne ha parlato come il migliore della saga, ma faccio fatica a crederlo…
vedremo!
DOMANIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alè, addirittura!!! Comunque non credo proprio!!
Evvai Davis!!!
STASERA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chimy
Ehehehe, grande attesa per il quarto capitolo! 🙂
Ciao,
Lore
90 minuti… 90 minuti ancora… :))
Un abbraccio (e grazie a te per aver “seguito il consiglio giusto”)
mah… indy nun me fa né caldo né freddo…
Chimy, Lore e Stefano, io stasera non posso andare!!! 🙁
Claudio, ma dai!!! Non pensavo!!
Guarda, l’unica cosa che posso scrivere sono dei complimenti per esserti sobbarcata l’onere di questo lungo e dettagliatissimo scritto… ma io davvero non riesco a parlare di Indy.
Ero già un superfan accanito nel 1989 quando uscì L’ULTIMA CROCIATA e vissi in prima persona questa stessa febbre di oggi: mi ricordo ancora l’entrata in sala e le sensazioni provate.
Alla fine me ne tornai a casa felice come un pasqua e con la locandina sotto il braccio.
E già allora, avevo consumato i primi 2 capitoli.
Nell’arco di questi 19 anni non so quante volte avrò visto la trilogia; tutto questo per farti capire la mia impossibilità a parlarne in maniera critica: è anche il motivo per il quale questo film non verrà incluso nel mio Classificone di fine stagione che ho iniziato proprio questa settimana.
Un solo appunto: I PREDATORI merita 10, perchè è l’archetipo perfetto del film d’avventura, e per certi versi il vertice assoluto di Steven Spielberg.
Mitico country!! Va bè, pensa che io gli avevo messo 9, ma non ho voluto strafare alla fine!!
GRANDE!!!
Io sono cresciuta con la trilogia di Indiana Jones: è assolutamente di culto per me, so tutte le battute a memoria!
Il mio preferito cmq è il terzo capitolo.
Sono andata all’anteprima del 4 lunedì e non è male.
Per fortuna non ha rovinato la magia della trilogia.
Non vedo l’ora di sapere che ne pensi.
Ciaoooooooooo!
Siete tutti dei bambini esaltati.
Valentina, spero di riuscire a vederlo al più presto!!
Gahan, hai detto bene!!!
Qualche mese fa quando lessi per la prima volta che sarebbe uscito il seguito di Indiana mi sono procurato la trilogia al blockbuster e li ho rivisti dopo chissà quanto tempo. Un vero film di avventura, effetti speciali realizzati da veri tecnici del settore e nessun computer. Un saga per tutte le età, il seguito non andrò a vederlo al cinema quindi aspettero qualche mese in più, speriamo bene.
Perchè non andrai al cinema?? Io non vedo l’ora di andare a fare casino!