L'armata delle tenebre

REGIA: Sam Raimi

CAST: Bruce Campbell, Embeth Davidtz, Ian Abercombie, Marcus Gilbert, Richard Grove, Ted Raimi, Bridget Fonda

ANNO: 1992

 

TRAMA:

 

Dopo essere scampato alle ire dei demoni nel cottage in cui si era recato con la sua fidanzata Linda, Ash viene catapultato nel Medioevo, dove si ritroverà a dover difendere il castello di Re Artù dal terribile attacco di un’armata delle tenebre, risvegliate proprio da lui alla ricerca del Necronomicon per tornare a casa.

 

 


ANALISI PERSONALE

 

 

Terzo, e quanto pare, non ultimo capitolo di una delle saghe orrorifiche fondamentali per ogni appassionato che si rispetti, “L’armata delle tenebre”, in realtà non è affatto un horror, o perlomeno non canonicamente, assestandosi più che altro dalle parti della commedia-horror, sfociando addirittura in maniera eclatante ma anche esilarante nel demenziale più puro e più divertente. Merito ovviamente della vena ironica e creativa del regista che col passare dei capitoli ha insistito sempre più sull’umorismo macabro e grottesco delle sventure che avvenivano al povero protagonista dei suoi film; ma anche, e forse soprattutto, di quel Bruce Campbell che ha sorretto sulle sue spalle tutto il peso dei tre capitoli senza mai perdere colpi e che ha aumentato sempre più il carattere cartoonesco e comico insito nel suo personaggio, regalandoci delle interpretazioni apprezzabilissime e volutamente esagerate.

Si ride di gusto con “L’armata delle tenebre”, in cui il povero Ash si ritrova suo malgrado ad interpretare ancora una volta il ruolo dell’eroe, visto che una protesi costituita da una motosega, un fucile e una vecchia macchina nel Medioevo non possono che far pensare a qualche divinità o al massimo a qualche spirito maligno, come succede all’inizio al povero ragazzo che si ritrova buttato in una fossa con dei terribili mostri e prigioniero di questi cavalieri di re Artù. Ma ben presto si accorgeranno della bontà del ragazzo e gli offriranno il modo di tornare nel suo tempo, a patto che vada a recuperare il terribile libro del Necronomicon, l’unico in grado di scacciare per sempre il maligno e di rendere possibile quel viaggio nel tempo da Ash tanto agognato.

Durante la sua ricerca a bordo di un cavallo ne succederanno di tutti i colori e trattenere le risate e l’entusiasmo non sarà davvero possibile: tra libri che prenderanno vita schiaffeggiando o mordendo il protagonista, scheletri un po’ sui generis che verranno fuori dalla terra deridendolo e picchiandolo ripetutamente, strane mutazioni che renderanno sia Ash che la donna che si è innamorata di lui un tantinello “strani”, ci sarà da divertirsi e non poco. Ma l’apice dell’assurdità si raggiungerà quando dei piccolissimi Ash, quasi dei lillipuziani come a voler citare “I viaggi di Gulliver”, si alleeranno per creare non pochi fastidi all’”eroe”, fino a quando uno di loro non entrerà addirittura nel suo corpo per poi crescere e diventare delle sue stesse dimensioni, costringendolo ad una lotta con “sé stesso” rocamblesca e paradossale.

Deliziosa e movimentata al punto giusto anche la battaglia finale che vedrà Ash come comandate superorganizzato dell’esercito di Re Artù e un terribile mostro come capo dell’armata delle tenebre. La lotta tra i due sarà all’ultimo sangue, ma il nostro eroe riuscirà a cavarsela come sempre per il rotto della cuffia, anche grazie alle sue “modernissime” armi come la sua auto per l’occasione completamente trasformata in una sorta di carro da guerra supertecnologico. Un vero e proprio gioiellino, dunque, questo “L’armata delle tenebre”, che non fa rimpiangere i primi due capitoli seppur in qualche modo abbastanza diversi (soprattutto il primo) e che soprattutto apre la strada ad un attesissimo sequel dato che, come sempre, Ash non riuscirà a liberarsi del tutto dei suoi fastidiosissimi e dispettosissimi nemici, come ci dimostra l’ulteriore trambusto a cui è costretto nel supermercato dove lavora. Anche se il regista, poi “osteggiato dalla produzione”, avrebbe voluto terminare la sua pellicola in maniera decisamente “cattiva” catapultando il protagonista nel futuro, invece che nel suo presente, cosa che avrebbe reso la pellicola ancora più mitica di quello che è, non si può dire che anche così il suo umorismo e il suo grande senso comico e ironico non abbiano fatto centro.

 

VOTO: 8,5

 

 


 

CITAZIONE DEL GIORNO

 

"Il desiderio è irrilevante, io sono una macchina !!!" (Terminator 3)

 


LOCANDINA

 

20 commenti su “L'armata delle tenebre

  1. Film mitico, visto al cinema quando fu. Sai del recente film My name is Bruce diretto da Bruce Campbell in cui lui intepreta se stesso alle prese con una comunità inguaiata con uno spirito demoniaco?

  2. Alessio, non avevo dubbi sul tuo grado di gradimento di questo film.

    Leonard, sinceramente ne avevo sentito parlare ma non so molto a riguardo.

  3. bellissimo!! ricordo che lo vidi alla tv da bambina, senza avere la minima idea di cosa fosse.. ma mi fece morire dal ridere XD! una perla, e Bruce è sempre Bruce XDD

    *Asgaroth

  4. C’ha raggione Lessio!

    Che vuol dire: Per proseguire il filo logico dei primi due?

    Se il film si chiama L’Armata delle Tenebre sarà sempre L’Armata delle Tenebre, cdd!

    La Casa 3 è un film di Umberto Lenzi uscito a fine anni ’80, che cercava di fare cassetta sfruttando il richiamo dei due precedenti film di Raimi. Ne è seguito un filone che fortunatamente si è fermato a La Casa 7 (dopodiché li hanno sfrattati… 😉

    Sul film hai già detto tutto tu e quindi bypasso, i miei giudizi sarebbero ininfluenti, in realtà non ho voglia di controbattere… ;-P

    @ LeonardHap: My Name Is Bruce, forse mi sbaglio, ma non lo vedremo mai. Io l’ho acquistato su Play.com (me la sono cavata con 16 euro) e ovviamente è in lingua originale, con sottotitoli in inglese.

    E’ più un film cult per gli appassionati della trilogia e per i fan di Bruce Campbell che per il film in se.

    Campbell alla sua prima prova di regia, attinge un sacco da Raimi (la trilogia di Evil Dead) e soprattutto da L’Armata delle Tenebre, in pratica gioca in casa… Campbell è sempre in forma, sfodera tutto il suo potenziale di attore e in alcuni momenti si ride alla grande. Però non è un film per tutti.

    Byez

  5. Questo è un capolavoro… Raimi conclude il suo lavoro sulla commistione di generi con una commedia/horror/fantasy impagabile…l’avrò visto almeno una decina di volte…

  6. Più o meno a memoria:

    “Chi diavolo sei tu?????”

    “Mi chiamo Ash. Reparto Ferrramenta”

    “Ti succhierò l’anima!”

    “Vieni a prenderla!”

    “Io sono Lodovico il rosso, signore delle Lande e padrone della Terra”

    “Salve, signore dalle strane mutande, per ora sei il padrone solo di due cose:del cazzo e della merda, e ancora per poco”

    “Si è vero, sarei potuto restare ed essere re, ma a mio modo, io sono un re!”

    “Dammi un pò di zucchero baby”

  7. Mah, io ho un po’ perso le speranze… E’ da un pezzo che lo annunciano, doveva essere il primo progetto di Raimi dopo la trilogia di SPIDER-MAN, ma invece ha optato per DRAG ME TO HELL (che comunque non vedo l’ora di vedere) ed un altro Spidey… Anche il povero Bruce sta diventando vecchio, non so se lo vedremo di nuovo nei panni di Ash…

  8. Anch’io non vedo l’ora di vedere Drag me to hell!! Però un quarto capitolo della saga sarebbe stato mooolto gradito!

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