Le contaminazioni dell'ottava edizione del PuglJazz

Le contaminazioni dell'ottava edizione del PuglJazz      
Lunedì 12 Settembre 2011

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PuglJazz e il suo jazz contaminato e rivisitato

Ambientata a Trani l’ottava edizione di PuglJazz, rassegna di jazzisti pugliesi, ha entusiasmato il numerosissimo pubblico accorso. Organizzata da Ilario De Marinis, la rassegna è stata composta dalle esibizioni di due gruppi molto particolari e decisamente diversi tra loro.

Si è partiti con i Mayis accompagnati al sax da Raffaele Casarano, i quali hanno proposto una piacevole e inaspettata combinazione tra la musica popolare salentina e il jazz vero e proprio, creando un’atmosfera a tratti commovente e sempre coinvolgente, a tratti entusiasmante e sempre trascinante. Con la voce calda e potente di Dario Muci, abbiamo fatto un viaggio tra pescatori, montanare, stradine di provincia e balconi di innamorate. Il loro album, infatti, si intitola Mandatari, dalla storica figura salentina di colui che veniva mandato dai fidanzati a cantare sotto i balconi delle loro amate.

Sul palco anche Vito De Lorenzi alla batteria e alle percussioni, Giuseppe Spedicato al basso acustico e Valerio Daniele alla chitarra acustica. Insieme hanno proposto una serie di brani molto emozionanti, alcuni inediti, alcuni tratti dalla tradizione salentina. Tra antiche melodie e magiche serenate, il tempo sembrava essersi proprio fermato…

A seguire l’L.M.G Quartet accompagnato dalla voce elegante e raffinata di Simona Bencini, ex frontwoman dei Dirotta Su Cuba. Anche in questo caso il pubblico è stato rapito da una contaminazione musicale, questa volta tra il jazz più tradizionale e la moderna world music. Con Mario Rosini al pianoforte, Mimmo Campanale alla batteria, Giuseppe Bassi al contrabbasso e Gaetano Partipillo al sax alto, la Bencini, dalla forte presenza scenica, ha cantato brani più intimistici e sentimentali e altri molto più ritmati e divertenti, offrendo un giusto mix di emozioni e sensazioni e tenendo il palco con molta professionalità e maestria. Il titolo del loro progetto comune, Spreding Love, del resto, è già un biglietto da visita più che esaustivo.

ALESSANDRA CAVISI

 Pubblicato su www.ithinkmagazine.it

5 commenti su “Le contaminazioni dell'ottava edizione del PuglJazz

  1. Invece nel mio blog ho parlato del Sant'Anna Arresi Jazz festival che quest'anno era dedicato alla figura di Jaco Pastorius……..
    riguardo al tuo post dopo tanto tempo mi hai ricordato i Dirotta su Cuba…me li ricordo vagamente, però si a suo tempo erano discretamente famosi……
    comunque me li segno questi due gruppi……
    Curiosità: più  o meno quante erano le persone al concerto gratuito? Sulle 3000-5000 persone?
    Buonanotte!

  2. io sono un terribile dilettante circa il jazz,ma è musica che mi incanta assai.
    Ora sto facendo la collezione di 33 giri jazz in edicola a cura della de agostini.Vera e pura arte composta ed eseguita da leggende assolute!

  3. pavelo, sicuramente erano molte di meno, anche perché la location non permetteva chissà quanti posti a sedere. Comunque oggi vengo a leggere il tuo post, sono sempre interessanti queste iniziative secondo me.

    edio, siamo in due!

    viga, davvero un toccasana per le nostre orecchie!!

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