Le vie del signore sono finite

Massimo Troisi e il suo folle amore psicosomatico

Da quando c’e lui… treni in orario, e tutto in ordine! Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c’era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione…”, questa è una delle citazioni più pregnanti e significative del film Le Vie Del Signore Sono Finite, diretto, sceneggiato e interpretato dall’indimenticabile e mai abbastanza compianto Massimo Troisi.

Nel film è Camillo Pianese e si riferisce ovviamente a Mussolini, dal momento che l’opera è ambientata durante l’era del fascismo nel piccolo paesino immaginario di Acquasalubre che dovrebbe trovarsi in Campania. Le riprese della pellicola uscita nel 1987, però, sono state effettuate a Lucera in provincia di Foggia, di cui sostanzialmente riusciamo a riconoscere la piazza della Cattedrale.

Stiamo parlando di una commedia drammatica sentimentale, sia permesso l’ossimoro, dal momento che il protagonista è un paralitico psicosomatico che si ritrova su una sedia a rotelle a causa del suo amore nei confronti di una ragazza francese (Jo Champa), la quale l’ha lasciato per un biondino slavato. Camillo, allora, somatizza il suo dolore per Vittoria, così si chiama la donna, ma ritorna magicamente a camminare quando viene a sapere che questa ha lasciato il nuovo fidanzato.

Nel frattempo, però, di ritorno da un viaggio a Lourdes con suo fratello Leone (Marco Messeri), il quale ha come unisco scopo di vita quello di prendersi cura di lui, fa la conoscenza di un vero paralitico, Orlando (Massimo Bonetti) e per non fargli pesare la sua guarigione continua a fingere di non riuscire a camminare, fino a quando ovviamente non verrà scoperto.

Di mezzo ci sarà un arresto a causa della battuta sul Duce di cui sopra (che gli costa una denuncia da parte di una donna con cui voleva sistemare Orlando) e la separazione da Vittoria e dalla sua famiglia durante la quale avrà sospetti su una presunta tresca tra la donna e il migliore amico. Il tutto si concluderà, però, in maniera molto toccante.

Attraversato da venature molto poetiche ed emozionanti, le musiche intense e coinvolgenti sono di Pino Daniele, Le Vie Del Signore Sono Finite ha anche una componente ironica e irresistibile costituita sostanzialmente dalla dialettica e dalla presenza scenica del mitico Troisi che ci fa riflettere e sorridere al tempo stesso con una serie di battute e considerazioni sull’essere umano e sul suo posto nel mondo.

Pubblicato su www.ithinkmagazine.it

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