L'ultimo esorcismo

REGIA: Daniel Stamm
CAST: Patrick Fabian, Ashley Bell, Iris Bahr, Louis Herthum, Caleb Jones
ANNO: 2010
 
Il reverendo Cotton da anni compie esorcismi pur non credendo nella pratica, ma solo per guadagnare soldi e mantenere la propria famiglia. Convinto che in realtà si tratti di problemi psicologici della vittima di turno, piuttosto che di possessioni demoniache, decide di smetterla di fare l’impostore e di girare un documentario verità nel quale mostrare alle telecamere la preparazione delle scene dei suoi falsi esorcismi. Risponde ad una delle tante richieste che gli arrivano e decide di raccontare il suo ultimo finto esorcismo su una ragazzina di 16 anni. Qualcosa di inaspettato, però, sconvolgerà lui e la troupe del documentario.
 
Le vie del terrore ormai passano tutte per il mokumentarty? Sembrerebbe proprio che sempre più registi, produttori e sceneggiatori si affidino a questo sottogenere cinematografico per raccontare storie horror e raggiungere il risultato di impressionare lo spettatore senza ricorrere a grandi effetti speciali, ma ad un realismo insito nell’utilizzo della camera a mano e nello spacciare questo genere di racconti come se fossero avvenimenti in qualche modo realmente accaduti, o comunque possibili nella realtà. Dopo i grandi successi di “The blair witch project”, “Rec” e “Paranormal activity”, arriva anche questo “L’ultimo esorcismo”, che si situa nel mezzo, visto che le prime due pellicole citate hanno raggiunto in maniera più ficcante e interessante l’obiettivo, mentre l’ultima si è rivelata una bufala in tutto e per tutto.
Eli Roth, alle spalle di questo progetto, e Daniel Stamm dietro la macchina da persa del film, hanno pensato bene di concentrarsi su un tema da sempre cardine nella cinematografia di genere horror e di stravolgerlo in maniera a tratti ironica, sarcastica e beffarda, a tratti terrificante e spaventosa. L’esorcismo, insomma, è una tematica che difficilmente lascia indifferente lo spettatore, ma è anche un argomento da trattare coi guanti perché da un lato si rischia il pericolo macchietta e ridicolo involontario, dall’altro quello di imitazione nei confronti di alcuni dei più grandi esponenti cinematografici incentrati su questa controversa e inquietante pratica.
Se in qualche modo “L’ultimo esorcismo” riesce a sventare il primo pericolo, non ce la fa a non cadere nel secondo, dato che in molti frangenti si ha come la sensazione che ci si voglia affannosamente accostare a “L’esorcista” di Friedkin, e palesemente avvicinare al “Rosemary’s baby” di Polanski, soprattutto nel finale posticcio ed evitabile che purtroppo rovina quanto di molto buono c’è nel film fino a quel momento. Se, infatti, per tutta la sua durata “L’ultimo esorcismo” ha il pregio di riuscire a fondere scetticismo con critica e sbeffeggiamento di un ridicolo fanatismo religioso, insieme anche ad uno smascheramento di molti dei tarli insiti nel sistema con un’ambiguità che caratterizza la particolare situazione con cui il reverendo e il cast del documentario hanno a che fare; il finale fuori luogo ed  esagerato, snatura tutto il senso della pellicola e sembra rimangiarsi quanto di ottimo fino ad allora raggiunto.
A nulla vale l’impressionante e ultimissimo colpo di scena che svela la natura di un particolare personaggio, se poco precedentemente si è avuta la sensazione di aver preso un granchio con la soddisfazione provata nella visione del film caratterizzato, tra l’altro, da un buon ritmo e, soprattutto, da una buona dose di tensione e suspense creata grazie ad un abile gioco di regia e sceneggiatura che non si lanciano in eccessi alla ricerca del colpo di scena a tutti i costi (cosa che avrebbe reso artificioso il film) e accompagnano mestamente il racconto, rimanendo volutamente in disparte e mettendosi al servizio della storia narrata e dei risvolti misteriosi che la contrassegnano. A nulla vale, dicevamo, ma almeno evita di rendere il film totalmente trascurabile a causa di una cattiva scelta in fase di scrittura del finale.
Tralasciando, dunque, la cattiva sensazione creata dall’epilogo e l’impressione che la negatività che lo contrassegna sia anche caratteristica dell’intero film, si può affermare tranquillamente che “L’ultimo esorcismo” è un buon prodotto di genere che, pur non essendo esente da difetti e delusioni da parte di chi vi si accosta con alte aspettative, riesce a portare a casa un risultato soddisfacente, coinvolgendo lo spettatore nell’interpretazione dei fatti (si tratta di vero impossessamento o la ragazza è semplicemente vittima del fanatismo religioso del padre e dello sconvolgimento familiare a causa della morte della madre?) e nella maniera in cui questi fatti vengono abilmente narrati, almeno fino a un certo dimenticabile e fallimentare momento. 
 
VOTO:


 

4 commenti su “L'ultimo esorcismo

  1. d'accordissimo con te su alcuni punti, ma per quanto riguarda il voto finale, a mio modesto parere, sei stata fin troppo generosa.
    guardando il trailer avevo avuto l'impressione che fosse uno di quei film che valesse davvero la pena vedere, forse per la somiglianza, citata anche da te, con il cult "l'esorcista". al di là del finale, ad effetto (?), non l'ho trovato soddisfacente. ovviamente è una mia personalissima opinione. Non fanno più gli horror di una volta!!!! 

    comunque complimenti per il tuo blog, è molto interessante.

  2. Shante, ti ringrazio per i complimenti. Io, invece, il film l'ho trovato alquanto interessante soprattutto per la volontà di non incorrere ad effettacci o robe varie per incutere terrore, ma semplicemente raccontando una storia ambigua e anche emblematica. Infatti ho molto apprezzato tutto l'impianto critico e ironico nei confronti del fanatismo religioso e del carattere truffaldino di molti componenti del mondo religioso. Poi il finale è davvero sconcertante, però tutto sommato, escludendo quello, il film è sufficientemente apprezzabile. Sempre a mio modesto parere ovviamente.

  3. Pienamente d'accordo con te… un film horror che senza effetti speciali coinvolge per tematiche che sono presentate in modo reale ed inquietante!

    LA MIA RECENSIONE

    P.S.: vorrei entrare nel Blogger Connection… ti pregoooooo!!!

  4. Ok, a breve propongo la tua candidatura. Se ci saranno due voti a favore potrai entrare!!! Domani scrivo il post ^_- Effettivamente avrei dovuto farlo tempo fa, visto che le tue recensioni sono sempre ricche e interessanti.

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