L'ultimo gigolò

REGIA: Gerofe Hickenlooper

CAST: Andy Garcia, Mick Jagger, Angelica Huston, Julianna Margulies, James Coburn
ANNO: 2001

TRAMA:

Lo scrittore Barry Tiller versa i cattive acque. Il suo editore si rifiuta di pubblicare la sua ultima fatica ed è a corto di soldi. Dopo aver fatto la conoscenza del direttore dei Campi Elisi, un’agenzia di accompagnamento, Barry comincia a lavorare come gigolò e fa un’importantissima conoscenza…

 



ANALISI PERSONALE

Un mezzo disastro questo polpettone drammatico sulla vita di un uomo fallito e distrutto che tenta di risalire la china vendendo il proprio corpo a signore attempate o meno. Ma fin qui ci poteva stare tutto, solo che poi il regista farcisce di sentimentalismo e di luoghi comuni un film che poteva essere una bella trasposizione della vita di un gigolò, cercando invece di “sacralizzare” queste figure di uomini che in realtà sono molto soli, molto tristi, molto sofferenti, che si sentono molto colpevoli e che se non hanno una famiglia non desiderano altro.
Evitando questa massiccia dose di retorica e buonismo il film avrebbe potuto essere graffiante, seducente, intrigante anche se a dire il vero Andy Garcia riesce meglio come scrittore fallito e padre di famiglia piuttosto che come brillante gigolò.

Barry ha impiegato sette anni della sua vita per scrivere un romanzo, Il figlio di Hitler, acclamato dalla critica (addirittura il Times l’ha paragonato a Hemingway), ma stroncato dal pubblico, tant’è che il libro non si riesce quasi a trovare in nessuna libreria. Vessato dai problemi economici (ha una moglie e un bambino piccolo da mantenere) e restio a chiedere aiuto al suo ricco quanto odiato suocero, lo scrittore tenta di farsi pubblicare il suo nuovo romanzo sul microcosmo degli emigrati, ma si vede rifiutare l’”ingaggio” dal suo editore. Allora torna alla sua vecchia agenzia pubblicitaria, ma le porte gli vengono sbattute in faccia anche qui. Alla fine non gli resta che ricorrere a quel bigliettino da visita che uno strambo personaggio gli aveva lasciato sul tavolo del ristorante dove è solito andare a bere qualcosa. Il personaggio in questione è Luther  Fox (un sibillino ma al contempo triste e solitario Mick Jagger) che gestisce un’agenzia per accompagnatori ma che non svolge più l’”attività sul campo” se non per un’unica cliente trentennale (un’affascinante Angelica Huston). Riluttante più che mai Barry comincia a lavorare per i Campi Elisi e la sua prima cliente risulta essere la giovane e affascinante Angela Allcott, moglie del più volte premio Pulitzer Tobias Allcott (James Coburn) ormai vecchio e malato. Quella che sembra essere una semplice amicizia fatta di serate a teatro o all’opera diventerà ben presto una sorta di triangolo più o meno platonico tra Barry e i coniugi Allcott. Già, perché il signor Allcott, innamoratissimo (ricambiato) di sua moglie, capisce che data la sua giovane età, la donna ha bisogno di qualche “incentivo” al suo matrimonio e quindi accetta che questa si accompagni con giovani “stalloni” (definire Garcia uno stallone, nonostante sia un bell’uomo, riesce molto difficile).

Barry quindi diviene ospite fisso della tenuta Allcott e molto presto stringe amicizia col padrone di casa che sta lavorando al suo ultimo romanzo. Quando Tobias scopre che l’”amico” di sua moglie è uno scrittore gli chiede di leggere il suo libro e una volta sentitosi dire che “fa schifo”, dapprima reagisce male, ma subito dopo chiede aiuto a Barry per riscriverlo insieme e pubblicarlo poi postumo con i loro nomi stampati in copertina.
In realtà le cose andranno diversamente a causa di una fin troppo devota moglie che lotta per conservare la dignità e il nome di suo marito e quindi Barry alla fine si ritroverà solo (dato che sua moglie l’ha abbandonato dopo aver scoperto la sua attività fin troppo redditizia) e senza un soldo.
L’happy ending è dietro l’angolo, ma perlomeno avremmo desiderato che fosse meno smielato e scontato. Barry si mette a raccontare le sue “disgrazie” in un libro che diventa subito un best-seller (come se un bravo scrittore per essere tale debba aver subito necessariamente delle “disgrazie”), ma non solo, le scontatezze non si fermano certo qui.

Ambientato nel 2001 ma con costumi e arredamenti che sembrano usciti fuori di prepotenza dagli anni ’80, L’ultimo Gigolò è un film che scade troppe volte nella retorica e che si accompagna con una grossolana recitazione di Andy Garcia che appare poco credibile come sexy gigolò. A risultare vincente come livello di recitazione è invece, inaspettatamente, quel Mick Jagger preso in prestito dai Rolling Stones che però dà vita ad un personaggio scontato e a dire il vero anche inverosimile: un attempato gigolò che dopo trent’anni si innamora della sua cliente fissa e vuole mettere su famiglia, che ha rimorsi su quello che ha fatto o non è riuscito a fare nella sua vita e che consiglia a Barry di tirarsene fuori il prima possibile. Simpatico, invece, il cameo della grande Huston che, dopo aver ricevuto la proposta di matrimonio di Luther, non fa altro che ridergli in faccia.
A rendere il prodotto ancora più mediocre ci pensano una colonna sonora d
a romanzetto rosa, una fotografia scialba e insignificante e un’ambientazione svuotata di significato (eccezion fatta per l’ufficio segreto di Luther che pare il nascondiglio di Barman).
Pur risollevandosi in pochissimi punti, questo moderno gigolò (che vuole richiamare il ben più riuscito e credibile gigolò degli anni ’80 interpretato da Richard Geere), non decolla rimanendo incastrato nei meandri della mediocrità e della scontatezza.

Regia: 5
Sceneggiatura: 5
Recitazione: 6
Fotografia: 5
Colonna sonora: 5
Ambientazione: 5,5
Voto finale: 5



CITAZIONE DEL GIORNO

Non mi ha finito. (Johnny Depp in "Edward mani di forbice", 1990)


LOCANDINA


7 commenti su “L'ultimo gigolò

  1. Questo proprio non lo conoscevo. Forse dormivo quando arrivò nelle sale? A volte mi capita di perdere alcuni film (anche nella mente) 🙁

    Ciao.

  2. ATTENZIONE, BLOGGERS PER BEEEENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE,PERICOLO DI MORTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~.Vi e’ un blog di una massona satanistissima sfacciata pedofila camorrista ( non esagero affatto e capirete presto, forse, il perche’) affiliata al clan dei Casalesi, ovviamente poiliticamente nazistissima, la mafiosa nazista epure pedofila Morosita, di http://www.morosita.it ( suo sito sputa veleno pericolosissimo), che ora vi spiego che fa’. Come citavo, codesta e’ una criminalissima, anzi criminalona ( siccome sa’ quanto male ella se non essa, sta’ facendo in giro, per soffocare la vergogna e l’ansia che per tutto qs prova, mangia sempre piu’ ed e’ ormai giunta a pesare 110 chili; la sua perversa passione, poi, per le masturbazioni compulsive via “sex machines” essendo che fa’ schifo a qualsiasi uomo, primo per come e’dentro, e poi anche per come e’ fuori, pure, ovviamente, la porta a ingozzarsi, e allargarsi sempre piu’) che lavora per detti camorristi di stampo nazifascistissimo: i noti Casalesi stessi, guarda caso vicinissimi a Marcello “Macello” ( as lovely nicked dal massimo mafioso di sempre, Stefano Bontade, nb), Dell’Utri e che volevano portare via la Lazio, a Lotito, a botte di minaccie e violenza “strategica”, varia. Sta’ tutto il giorno al computer girando tutti i principali blogs. Appena legge di veementi anti Berluscones, se non pure Berlusco..n..azistones o Berlusxuxluxclones, subito si finge anti Berlusconiana e chatta con codesti. Gli scrive che si e’ innamorata di loro e che desidererebbe e mailare privately con gli stessi. Il blogger sentendo ( falsissima) aria di conquista, spesso, ci sta’ subito. Gia’ dallo scambio delle prime e mails, detta nazimafiosa campana subito scrive ” voglio fare sesso con te, mettermi con te ( a dir la verita’ picchia molto piu’ giu’ duro, posso anche mandare qui le sue e mails: scrive, dopo un po’, cose tipo “ti apro le mie cosc.. iamm bell), dai, dammi i tuoi dati personali, indirizzo, telefono, tipo e targa d’auto, e vediamoci subito, vengo immediatamente a trovarti. Se sei ciuccio e abbocchi, arrivano dal suo “Casolare”, invece i “Casalesi”, e la tua auto, tre giorni dopo ( di appostamenti), va’ in fiamme, o un altra auto, ti mette sotto o ti accoltellano, sparano and that’s it. Qs e’ una storia verissima, tanto di denuncie son gia’ state stra fatte, da gente che per via di qs Mata Hari fasciocamorrista si e’ fatta molto male. Ha tentato anche con me, ho tanto di prove, e quindi son fiero di dare una mano a un mio prossimo, perche’ non abbocchi. A me, fesso, non mi ha fatto, ma a qcun altro potrebbe, quindi…..

    Che c’entra cio’ con la pedofilia? Girate per il suo sito ( vecchi posts, ad esempio “figure Barbie ne”) e lo vedrete. Chi la paga e la manda in giro oltre ai noti pluri assassini di Caserta? Un naziciarolo ladrunlardun corrotto e eversivo, puzzonee nazista, il puzzonazista Giuliano Ferrara, per rendere il mondo dei blogs meno democratico, piu’ denso di ignobile puzzona strategia della tensione e quindi anche piu’ Berlusxuxluxcloniano. Fate tutti i vs checks e mi direte

    Dati ulteriori a proposito di qs mandante di assassini pedofila porca Morosita, di morosita.it, suo sito filomaf..ascista : dice di chiamarsi Carla ( ma e’disonesta da vomito, oltre che mezza pazza perversa, se non pazza e perversa interissima; potrebbero quindi benissimo essere menzogne, quelle su qs suo presunto nome) ha (o aveva) come numero di telefono 333.4080422; ha 45 anni, e non la vuole nessuno; il suo boyfrined e’ un vecchio mattarello, che non usa per impastare, ma come dicevo per sua deprementissima passione per le masturbazioni via strumenti di qs tipo. Ha infatti la casa piena di sex machines, ella se non essa.. Rappresentano una sua mania debosciantissima, come se classica fallita. Tende ultimamente sempre piu’ al lesbismo, essendo che a qualsiasi maschio ( normale, e non dico necessariamente per bene, schifa. Sua amante lesbica, talvolta e’ nu’altra spia di Giuliano Ferrara, la neonazista Simona Premoli, una attrice porno, che abita e ha una casa di produzioni cinematografiche ( niente popo’ di meno), cosidette “porn..naziste” ( ben appunto) in via Friuli a Milano. Detta attrice porno, nazista, quindi attrice pornazista Simona Premoli, sta’ ora preparando un film intitolantesi ” Max Mosley acchiappami”, e detto qs…. Attenzione di nuovo alla ratta camorrista assassina Morosita, http://www.morosita.it. Biscia, anzi bisciona di Canale 5 e della mafia dei Berluscones varii, delinquenzialissima: cerca di fotterti, carpendoti infos, per farti ammazzare dai suoi nazifascicamorristi Casalesi citati stessi, ma se la scopri, subito si finge vittima ( topa di fogna cadardissima di tipo striscante) e va’ a frignare dal fascio corrotto marcio Giuliano Ferrara, come anche in massonerie fascie e da poliziotti Berlusconiani, ovviamente, interessati, poi, a dar ragione solo a lei ( si sa’: una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia, specie se qualche cash filomafioso intanto…), e non a chi, qs assassina, cerca di far far fuori. Fa’ schifo a tutti, e ultimamente, Ombretta Colli, stratappandosi il naso, su ordine del solito maf..ascista Giuliano Ferrara prima citato, l’ha presa a moderare il suo blog. Tutta lercia mafia Arcor..leoniana. Presto in rete la prove di che sto’ dicendo, via scan. Attenzione alla mega masturbatrice Morosita, puzzone blog http://www.morosita.it o vecchio sito morosetup, e’ una strega maf..ascia assassina lercia. Si accompagna spesso anche all’omosessuale fascio Marco Brotto di Centrosim, un assassino naziskin, che infatti uccise un senza tetto,in un caso, come per sua ammissione, e che spesso e’ andato a letto con Giulio Tremonti, che in cambio, appunto lo ha messo nella notissima Sim fascistissima Centrosim, non per niente nota a tutti come Centromaf..ascistsim

    E non credete alla sua difesa messa sul suo blog, scrittagli da un ebreo di estremissima destra, tale Stefano Ventura del blog di Paolo Liguori. Un ebreo, ma con simpatie incredibilmente neo naziste. Ossia uno che rinnega il suo sangue, i suoi avi torturati e liquefattti ad Auschwitz, che schifo putrido. La difesa citata stessa, presto gliela smontero’ , e in pubblico, pezzo per pezzo.

    2. E tanto meno credete a qs nazibiscia se vi scrivera’ chiedendo, se non mafiano, affinche’ cancelliate tutto, e qs, ovviament,e perche’ qs assoluta verita’ la imbarazza. Occhio, se gli darete il vs dito mignolo, vi inghiottira’ in un secondo qs assassina fasciocamorrista lercia.

    Salvatore Abbrasciaglia Cernobbio Italy

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