REGIA: Federico Zampaglione
CAST: Claudia Gerini, Luca Lionello, Emilio De Marchi, Max Giusti, Cinzia Leoni, Ernesto Mahieux, Yari Gugliucci, Remo Remotti, Adriano Giannini
ANNO: 2006
TRAMA:
Marina e Vittorio sono felicemente sposati. Lui è pieno di sogni e lei li alimenta. Ad un certo punto decidono trasferirsi e di andare a vivere in un bellissimo complesso residenziale pieno di verde e di villette. Qui però fanno la “conoscenza” dei loro vicini rumeni che gli creano non pochi problemi.
ANALISI PERSONALE
Dalla musica al cinema. Interscambi pericolosi che rischiano di “videoclippizzare” il cinema e “cinematografizzare” la musica (passatemi i termini). In questo caso però ci troviamo di fronte ad un prodotto sicuramente discreto che unisce un’interessante e intelligente critica sociale ad una storia dai contorni noir, che poi di noir hanno davvero molto poco. Lo spettatore viene preso in giro? No, in realtà è il protagonista Vittorio (un bravissimo e comunicativo Luca Lionello) ad essere preso in giro dalla sua stessa mente che gli tira brutti scherzi.
A detta del portiere del complesso residenziale (il mitico Ernesto Mahieux), quei due rumeni sono loschi, anzi loschissimi. Lui è un criminale e lei sicuramente una prostituta, ma ci tiene a sottolineare che sono solo voci, magari cattiverie che vengono messe in giro solo perché si tratta di stranieri. Ma Slatko e Bruna (così si chiamano i rumeni) continuano a disturbare la quiete di Marina e Vittorio e alla fine per quest’ultimo riuscire a scoprire con chi ha a che fare diventa proprio un’ossessione. Di ritorno da un week-end al mare, la coppia trova la casa svaligiata e Vittorio si autoconvince, aiutato dai sospetti della moglie e dai precedenti litigi avuti coi rumeni, che a derubarlo siano stati i vicini. Acquista una serie di attrezzature da spia e comincia ad osservare morbosamente tutti i passi di Slatko e Bruna, fino a perdere il lavoro e quasi la moglie.
Il film procede rocambolescamente su questa falsa riga. La commedia si tinge di noir. Il noir si tinge di toni ironici. Il tutto, forse retoricamente, condito da una morale che forse poteva essere “comunicata” in maniera meno banale.
La critica sociale è dietro l’angolo, abilmente nascosta dietro l’interessante e avvincente storia dei due coniugi travolti dagli eventi. La critica alla nostra società fatta di “esclusioni” verso le diversità, di superiorità verso chi non appartiene alla nostra stessa “cerchia”, una sorta di razzismo costituito dal sospetto e la diffidenza dettati solo dall’estraneità. Ma i nostri protagonisti, dopo essere caduti nella trappola del luogo comune del quale egli stessi facevano parte (due borghesucci che si scandalizzano per i “rumori sessuali” dei vicini), riescono a liberarsi dalle convenzioni e ad essere finalmente e liberamente loro stessi…
Ricco di colori forti catturati da un’interessante fotografia, Nero bifamiliare, è una buona opera prima musicata dallo stessa regista (con le famose canzoni dei Tiromancino) e ambientata principalmente nel complesso residenziale Valle Serena, che tingendosi di toni grotteschi ed originali, racconta la storia più vecchia del mondo.
Regia: 6
Sceneggiatura: 6
Recitazione: 7
Fotografia: 7,5
Colonna sonora: 7
Ambientazione: 7
Voto finale: 6,5
CITAZIONE DEL GIORNO
LOCANDINA
Quindi vale? Pensa che non gli davo un a lira…oltretutto mi ero demoralizzato dalle critiche negative che lo identificavano come il capriccio di un “privilegiato”.
Se mi capita, lo vedrò di sicuro.
Ottima recensione, come sempre!;)
lo vedrei anche ma la presenza di quel cretino d zampaglione alla regia mi innervosisce al solo pensiero.l’uomo che se la tira di più in italia e non ha inventato assolutamente nulla.buona analisi comunque!
Ahahaha! Magari se la tira perchè sta con quella gnocca essendo lui un cesso che ne sai? 😛
Comunque guarda ti assicuro che il film è caruccio ^^
Gli darò un’occhiata, allora. Mi ispirava quanto un documentario sui danni della peronospora nelle viti dell’Oltre Po pavese
Ahahahah! Interessante!
Comunque non lo so, io l’ho trovato perlomeno dignitoso ecco…poteva essere molto peggio.
Questo non l’avevo proprio notato. Dipende come ormai sai dai miei pregiudizi (che devo imparare a sconfiggere) nei confronti di buona parte del cinema italiano di questi ultimi anni. Me lo segno per vedere di recuperarlo.
Bè nel cinema italiano c’è anche molto ma molto di meglio eh? Io recupererei prima altro ^^
ciao nam
mi rendo conto che è un pregiudizio, ma mi rifiiuto di andare a vedere un film di federico zampaglione. lho visto de persona è anche veramente brutto, e alto 1,32. coi tacchi.
la gerini è talmente troia che si mette co questo solo xk cha i soldi e je piace la musica.
Ma io adesso non so se la Gerini sia troia o meno (e a dire il vero manco m’interessa) però adesso fare ste congetture….a parte il fatto che essendo gnocca poteva avere tutti i ricchi che voleva (tra l’altro i soldi ce li ha pure lei)…ma poi dico io cosa c’entra questo con la riuscita o meno di un film?
Sul fatto che Zampaglione sia brutto non ci piove, ma anche questo dubito che c’entri con il film…
OT…si ma a questo header non si può resistere!
oddio ce sta pure remo remotti, che sbraco quell’omo è un pazzo…
a federì ma se je dico alla gerini che me piace la musica c’ho qualche possibilità pure io? però la mancanza di soldi è un grave handicap me sa. cmq un mah per te
Delirio ti piace quindi? Ne sono felice!! 🙂
Aleèèè al massimo te pija solo perchè almeno sei un pò mejo di quel cesso de Zampaglione! 😛
complimenti per la scelta dei film che hai recensito ultimamente..
ciao
Grazie mille Peppe. Sinceramente non sono tutti dei gran capolavori o chissachè, ma sono comunque tutti davvero gradevoli ^^
non andrò mai a vedere questa menata
Non l’ho ancora visto, ma devo dire che mi ha incuriosito sin dalla sua uscita. Mi sembrava comunque un tentativo di uscire dai binari del solito cinema italiano!
Che poi in effetti Iggy, li ricalca tutti quei binari invece!!! Però a mia detta richiama molto la commedia italiana stile anni ’70…insomma è na cosa caruccia, niente di che ma guardabilissimo ^_-
Questi pregiudizi (ingiustificati) sono simbolo di ignoranza. Non capisco perchè un film italiano debba essere ritenuto inferiore a prescindere o perchè Zampaglione non debba essere un bravo regista. Il film si vede, poi può piacere o meno…però prima di giudicare vedete, altrimenti siete ignoranti snob e basta
Questo è Nico sono sicura! Ahahhaah!
concordo niente di che…
secondo me gli hanno fatto troppa pubblicità…che ha alzato le aspettative del pubblico.
Max