Nocturne: l’invidia come un cancro che si impossessa di chi ne viene colto

Juliet e Vivian sono due sorelle gemelle molto diverse tra loro, con una grande passione in comune: entrambe suonano il pianoforte sin dalla tenera età ed entrambe sono entrate in una prestigiosa accademia, dove concorreranno per un premio molto importante. Ma se Vivian sembra vivere le pressioni del suo ruolo di studentessa con più leggerezza, riuscendo anche ad avere una vita sociale piena e soddisfacente, Juliet, invece, subisce molto le aspettative che tutti riversano su di lei e inizia a covare un senso di inferiorità nei confronti della sorella. Almeno fino al momento in cui ritrova il quaderno di una loro ex compagna morta suicida all’interno dell’accademia, quaderno che la porterà ad acquisire una sicurezza non indifferente e ad avere la meglio su Vivian.

Nocturne è uno dei quattro film facenti parte del progetto Welcome to the Blumhouse, progetto col quale la piattaforma Amazon Prime Video ha deciso di introdurre al suo pubblico i prodotti di questa casa di produzione che tanta fortuna ha avuto negli ultimi anni con degli horror indipendenti e poco costosi, ma al tempo stesso di grande successo da parte di critica e pubblico.

Nonostante questa volta ci troviamo sostanzialmente di fronte ad un thriller psicologico piuttosto che ad un horror vero e proprio, Nocturne riesce a creare il giusto mix di tensione, suspense e inquietudine, raccontando di un sentimento molto forte che riesce ad insinuarsi potentemente nella mente della protagonista, trascinandola in un mondo fatto di ossessioni, con la rincorsa all’autoaffermazione, ma soprattutto alla rivalsa e alla perfezione. Questo sentimento è l’invidia, sensazione che sicuramente la giovane ragazza covava da tempo, ma che ha modo di esplodere totalmente una volta trovato il quaderno con disegni demoniaci che sembrano donarle la giusta sicurezza per tirare fuori tutto il suo talento e, soprattutto, per rifarsi, anche scorrettamente, su quella sorella sempre prima in ogni campo.

Il merito della riuscita di questo film va sicuramente alla perfetta interpretazione dell’attrice protagonista, una Sydney Sweeney perfettamente in grado di donare spessore a questa giovane studentessa impossessata dall’invidia, appunto, piuttosto che dal demonio in senso stretto, fino ad arrivare a compiere delle azioni che mai avrebbe pensato di poter compiere, così come di conquistarsi con la prepotenza il posto che ha sempre pensato dover essere il suo (ma si tratta davvero di influenze maligne o è solo la mente suggestionata della ragazza a guidarla in questa nuova “dimensione”?).

Il merito, però, va condiviso anche con altri due elementi che concorrono a rendere apprezzabile Nocturne: la fotografia che si fa molto particolare nei momenti di più alto coinvolgimento narrativo, quelli in cui i disegni del quaderno sembrano concretizzarsi con quello che succede a Juliet e a chi le sta intorno; e la colonna sonora, con un utilizzo diegetico ed extradiegetico del commento musicale davvero molto ben riuscito e trattandosi di un film dove la musica stessa è al centro delle ossessioni e delle ambizioni della protagonista, non poteva essere altrimenti.

La Blumhouse, ovviamente, ha fatto di molto meglio, dato che Nocturne non racconta nulla di particolarmente innovativo e non colpisce profondamente come molte altre opere della stessa casa di produzione. Ma la regista esordiente Zu Quirke dirige con mano sicura questa oscura discesa negli “inferi” di una giovane ragazza sommersa da sentimenti quali rivalità e rancore represso, fino ad arrivare ad un finale che non sorprende ma inquieta notevolmente.

6 commenti su “Nocturne: l’invidia come un cancro che si impossessa di chi ne viene colto

  1. A me è piaciuto davvero molto, una sorta di Whiplash al femminile e virato sull’horror sovrannaturale. Rispetto agli altri tre film, tra l’altro, potrebbe tranquillamente concorrere a film dell’anno XD

    1. Questo è un prodotto “televisivo”, una serie di 4 film pensati direttamente per Prime Video. Ho visto solo Nocturne, niente male, per il momento, ma gli altri ho notato che non hanno soddisfatto quasi nessuno.

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