REGIA: Davide Merengo
CAST: Valerio Mastrandrea, Giovanna Mezzogiorno, Ennio Fantastichini, Francesco Pannofino, Roberto Citran, Mario Rivera, Antonio Catania, Ivan Franek
ANNO: 2007
TRAMA:
ANALISI PERSONALE
Ma la forza di questo film non è tanto nella trama intricata costruita attorno al micorchip, ma nel personaggio del simpaticissimo e molto bravo Valerio Mastrandrea, ex-studente di filosofia, conducente d’autobus con il vizio del gioco, uomo facilmente manipolabile da donne forti e fascinose, disilluso osservatore della realtà che lo circonda. L’incontro tra questi due personaggi totalmente opposti e differenti porterà inevitabilmente, dopo numerosi ostacoli, alla caduta delle barriere che ciascuno dei due ha imparato a costruire negli anni (che novità eh?). E’, infatti, nella scontata, insulsa e già vista e rivista storia d’amore dei due protagonisti (insopportabile il vezzo della donna di rivolgersi al suo compagno col nomignolo di “cuordileone”) che sta il punto debole della pellicola (ma perché in un film ad incontrarsi e a dover affrontare necessariamente un’avventura pericolosa insieme non sono mai una bellissima donna e un orbo inguardabile o il contrario?).
Ad intromettersi in questo scambio arriva la ladra di professione Leila (una posata Giovanna Mezzogiorno), che abborda Andrea in un locale con l’intento di rubargli i soldi e i passaporti (che poi lei rivende a 1000 euro l’uno). Dopo averlo drogato la donna porterà tutto via con sé, inconsapevole del fatto che l’uomo ha nascosto il microchip nel passaporto.
Quando Andrea si risveglierà intorpidito, troverà al capezzale del suo letto altri due scagnozzi (sempre interessati al microchip), Garofano (il grottesco Francesco Pannolino) e Diolaiti (il silenzioso Roberto Citran) che lo tortureranno fino a fargli confessare di aver subito un furto da parte di una bellissima donna. Leila, dopo essersi accorta di aver dimenticato le chiavi di casa da Andrea, ci ritorna e ci trova i due ceffi che la minacciano di morte, ma lei riesce a scappare e a salire sul primo autobus che si trova davanti. Questo è guidato da Franz (il simpaticissimo Valerio Mastrandrea), incallito giocatore di poker che ha contratto un forte debito con l’amico di infanzia Titti (il corpulento Mario Rivera), che lo minaccia incessantemente, nonostante si capisca che in fondo in fondo non sia cattivo.
Le strade di questi due ragazzi da ora in poi saranno tenute unite dalla scaltrezza di Leila che cerca di sfruttare la bontà di Franz e dall’ingenuità e proverbiale incapacità di resistere alle femme-fatale dell’autista che si lascia trascinare in una spirale di complotti e inseguimenti dalla donna di cui si è innamorato. Entrambi, a turno, sospetteranno dell’altro: lei perché abituata a non fidarsi mai di nessuno e a crearsi numerose identità per tenere ben celata la sua vera natura, lui perché troppe volte scottato da amori sbagliati.
Dopo numerose peripezie, i due decideranno di consegnare il microchip e di partire per il Sud America, ma Garofano e Diolaiti non si arrenderanno tanto facilmente…
CITAZIONE DEL GIORNO
LOCANDINA
sono stato mOOOooooOOolto più cattivo!!
mario
Non ne dubito! XD
Che strano…a me questo film è piaciuto moltissimo Ale..
Bè, Al perchè è strano? Ognuno poi recepisce ogni pellicola a modo suo. A me non è dispiaciuto affatto, anzi…
Ecco, qui c’è tutta la mia ignoranza sul cinema italiano di questi ultimi anni. E’ un problema tutto mio (pregiudizio o chissà cosa). Ma devo farmi forza e riavvicinarmi.
perso, lo sta recuperando in una rassegna ma poi ho desistito…
Luciano, ti assicuro che ci sono un sacco di pellicole davvero valenti nel nostro panorama italiano recente…
Caludio, non è che ti sia perso chissà cosa…è un film che si può perdere tranquillamente ^^
Ho sempre apprezzato Valerio Mastandrea.
Si anche io, mi è molto simpatico. Mi faceva morire quando faceva il critico cinematografico a Parla con me ^^
Io se dovessi dare un voto arriverei al 7 pieno 🙂
Questo film mi ha convinto molto, era un sacco di tempo che non mi divertivo guardando un film italiano. Un mix di generi perfettamente equilibrato, anche la storia d’amore non mi ha disturbato perchè inserita in un contesto piuttosto ironico e leggero. Poi la forse del film secondo me è anche nella coppia Mastandrea/Mezzogiorno, veramente ottimi. Con altri due attori magari non sarebbe stato lo stesso.
A me la Mezzogiorno non è che convince moltissimo, anzi…
Però tutto sommato il film non è un completo sfacelo ^^
Ok, lo ammetto!
Quando si parla della Mezzogiorno non riesco ad essere molto obiettivo ^^
E come darti torto…è di una bellezza folgorante ^^
Assolutamente in disaccordo uno dei film italiani recenti più recenti, non un capolavoro..ma ottimo! La mezzogiorno come al solito Brava..come in in quasi tutti i film che ha interpretato…secondo me sicuramente anche un 7,5/8 può andare…6 è poco per me per questo film!
Nico
Uno dei film italiani recenti più recenti? Volevi dire più belli?
Vabè, ma i gusti son gusti. Io ho dato sei e ti dico che sono stata pure buona secondo i miei gusti. Io di sto film salvo solo Mastrandrea e qualche cosa (mica tutto) dei due scagnozzi…il resto mi sembrava molto stereotipato e mediocre, per non parlare di quel finale poi…
io mi sono divertito e non è dispiaciuto affatto…certo di stereotipi ce ne sono molti, primo fra tutti i due scagnozzi pasticcioni…
e poi è abbastanza inusuale per il cinema italiano questa tipologia di film, questo è un merito. Mastrandrea è un grande, e la Mezzogiorno…ho un debole per questa donna. se dovessi dare un voto direi almeno 7…non me ne voglia l’autrice!
ciao
Max
No, ma ci mancherebbe! E’ vero che in Italia ce ne sono pochi di film di questo genere, però non è detto che si possa fare un pochino meglio, no?
su questo non ci sono dubbi..
Max