Pandorum – L'universo parallelo




REGIA: Christian Alvart

CAST: Dennis Quaid, Ben Foster, Cam Gigandet, Antje Traue, Cung Le, Eddie Rouse, Norman Reedus

ANNO: 2010

 

Il caporale Bowen e il tenente Payton si risvegliano dopo un lungo periodo di ibernazione a bordo della Elysium, sorta di arca di Noè che avrebbe dovuto portare alcuni rappresentanti del genere umano alla conquista di un nuovo pianeta da colonizzare. I due non ricordano la loro missione e, mentre cercano di riattivare la corrente elettrica a bordo della navicella, raggiungendo il reattore principale, scoprono che a bordo ci sono altri due astronauti che, insieme a loro, lotteranno per la sopravvivenza e per sfuggire alla rabbia famelica di alcune mostruose creature presenti a bordo.

 

Un fanta-horror che sicuramente non fa gridare al miracolo ma che, liberandosi da grandi aspettative e da uno spirito fin troppo esigente per un b-movie, si fa apprezzare per moltissimi aspetti davvero interessanti. Primi su tutti le atmosfere, l’ambientazione e la bellissima scenografia che fa da perfetto sfondo alle varie disavventure dei quattro astronauti che dovranno combattere duramente contro dei mostri brutali e velocissimi. Sicuramente l’originalità dello script e della sceneggiatura non è il piatto forte della pellicola, dato che si pesca a piene mani da cult del genere fantascientifico e horrorifico come “Alien” o il più recente “The Descent”, ma prendendole come dei semplici e ammiccanti omaggi, le somiglianze potrebbero persino sortire l’effetto di far sorridere lo spettatore, piuttosto che spazientirlo.

Di grande effetto le scene d’azione, soprattutto quelle che riguardano le varie lotte corpo a corpo che i quattro ingaggeranno con i mostri, anche se forse un po’ svalorizzate da una fotografia fin troppo scura e impedente la piena e chiara comprensione di tutti i vari passaggi narrativi e registici. Interessante, invece, l’utilizzo dei colori che, con l’espediente delle luci al neon di cui si servono i protagonisti per muoversi nel buio, inonda lo schermo di rosso, verde e blu.

Certo il voler immettere quante più tematiche e sottotesti possibili all’interno della narrazione risulta forse un po’ troppo esagerato, oltre al fatto di rendere il tutto leggermente confuso, ma al di là dei riferimenti all’alienazione e il conseguente sdoppiamento della psiche umana e ai motivi che avrebbero portato la Terra ad estinguersi lentamente, è possibile godere di un finale non troppo prevedibile che rimescola le carte in tavola, andando persino a sconvolgere l’ambientazione tipica di ogni film fantascientifico che si rispetti, catapultando lo spettatore in uno scenario impensabile e, a suo modo, alquanto suggestivo.

Certo i personaggi di contorno sembrano usciti da un fumetto e sono recitati forse con troppa enfasi, ma di contro i due protagonisti ci regalano delle ottime interpretazioni, a partire dal giovane Ben Foster, nel ruolo dell’”eroe” salvatore dell’umanità, coraggioso e grintoso al punto giusto, ma comunque debole sotto il punto di vista emotivo; e di Dennis Quaid, rinchiuso per tutto il tempo del film all’interno di una stanza dalla quale gli è impossibile uscire e nella quale dovrà affrontare parecchi demoni, soprattutto dopo l’entrata in scena di un terzo personaggio alquanto misterioso, un caporale sopravvissuto ad una precedente missione nella quale il resto del suo gruppo era stato colpito dalla terribile infezione chiamata Pandorum, quella che dà il titolo alla pellicola e che consiste in una sorta di schizofrenia pazzoide.

E’ qui che si inserisce l’altro colpo di scena caratterizzante il finale, questo sì, piuttosto telefonato, ma comunque non così catastrofico, soprattutto considerando l’importanza che all’interno della narrazione ha l’elemento psichico di un uomo messo a confronto non solo con la sua natura ormai sempre più compromessa, ma anche con il pericolo di doverla cambiare totalmente, magari in quella mostruosa e terrificante delle creature che minacciano i quattro astronauti, adattatesi ad un nuovo ambiente e a delle nuove necessità.

Se anche lo spettatore riuscirà ad adattarsi al carattere prettamente ludico e tendente al puro intrattenimento della pellicola, piuttosto che alle sue aspirazioni più alte insite nei richiami “filosofici” delle vicende narrate, allora la soddisfazione per la visione della pellicola potrà sicuramente ripagarlo di quei pochi, e passabili, difetti che la contrassegnano.

 


VOTO:

 

Pubblicato su www.livecity.it

7 commenti su “Pandorum – L'universo parallelo

  1. E andiamo!
    Questo volevo leggere.
    E' il prossimo che mi vedo e poi Splice.
    La fantascienza mi frega sempre!

    😀

    Valentina

  2. Non è un film eccezionale, però ha delle belle scenografie ed è recitato anche abbastanza bene. Pecca un pò in sceneggiatura, però tutto sommato si fa guardare.

  3. interessante soprattutto nella prima parte, molto intrigante e coinvolgente.
    un buon modo di miscelare la fantascienza con il survival-horror.
    francamente il sottotitolo italiano "l'universo parallelo" non c'azzecca niente!

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