Presentazione del libro “L’anello inutile” di Maria Pia Romano

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’ANELLO INUTILE” di MARIA PIA ROMANO

31 MARZO 2012 – dalle ore 19,00 presso il Punto Einaudi di Barletta

Un evento targato iThink 

“Un’invocazione a Santu Paulu, un ritmo sincopato, una fascinazione infinita. Quando un mistero è troppo denso, non si può che subirne il fascino, ammutolendo. Forse le cose che più si fanno ricordare nella vita, sono quelle che non riusciamo a capire fino in fondo…”

Questa frase, stampata sul primo risvolto di copertina dell’ultima fatica letteraria dell’autrice e giornalista pugliese Maria Pia Romano, intitolata L’Anello Inutile (Besa Editrice, pp.80, €13,00) ci apre le porte di un libro intenso, da bere in un unico sorso, da inalare avidamente in un unico respiro, percorrendone ogni pagina, passo dopo passo, fino a lasciarsi illuminare e bruciare dalle scintille di fuoco che ardono in ogni parola.

Un libro così intenso non può che essere il protagonista di una presentazione insolita, intesa come un incontro informale, durante il quale lasciarsi trasportare nel mondo rarefatto e poetico che ci circonda e che la Romano riesce a disegnarci intorno con la sola potente forza delle parole: questo – e molto altro – avverrà durante la presentazione del libro L’Anello Inutile, che l‘Associazione Culturale “I Think” ha organizzato, per il 31 Marzo, a partire dalle ore 19,00 nella candida atmosfera della libreria Punto Einaudi di Barletta.

Con la collaborazione dell’Associazione Culturale “La Compagnia Delle Parole”, dello stesso Punto Einaudi e con il patrocinio del Comune di Barletta, il 31 Marzo per un paio d’ore si darà vita ad un sogno, si concretizzerà un mondo perfetto, ben suddiviso nei suoi quattro elementi naturali (Acqua/Aria/Terra/Fuoco), che saranno manipolati e messi in mostra tanto dalle parole dell’autrice, quanto dalle arti affini che sono state coinvolte per danzare insieme, in simbiosi, e per avvolgere completamente lo spettatore in questa visione che in realtà già gli appartiene: un mondo che profuma di Puglia e che ha il sapore della passione ardente, un mondo che sa di mare e di sale e che si materializzerà in maniera realistica di fronte al fortunato pubblico che vorrà assistere a questo evento unico ed esclusivo.

Il 31 Marzo, a partire dalle ore 19,00 presso il Punto Einaudi di Barletta, sito in corso Garibaldi 129.

Segue aperitivo offerto dall’Associazione Culturale “I Think”.

Dicono del libro:

“Con L’Anello Inutile (…) Maria Pia Romano si conferma quella domatrice implacabile di nostalgie arrampicata su sogni ostinati (…). Sogni antichi colorati di parole scritte nell’acqua, nell’aria, nella terra e nel fuoco, gli elementi costitutivi dell’universo fin dai primordi della filosofia, ma anche – a ben vedere – l’ottava sfera, le carte dei tarocchi associate a Hod. Maria Pia è un’istintiva, fa quel che sente, cerca i problemi per trovare i loro doni, cerca la verità nuda, senza abbellimenti, e scopre che l’universo è perfetto e immobile. E pur tuttavia basta un atto d’amore per far cambiare tutto. L’amore è follia pura ed è la chiave di ogni iniziazione”. (Augusto Benemeglio, Espresso Sud)

“Sorsi, respiri, passi e scintille: sono queste le forme che assumono le parole di Maria Pia Romano, tra le voci poetiche più singolari del Mezzogiorno, autrice di una chicca letteraria imperdibile. Una versa incantatrice, una seduttrice che non inganna, che ammalia lasciando sobrio e vigile più che mai il lettore”. (Maria Rosaria Chirulli, Extra)

“La scrittrice Maria Pia Romano, nell’ultima sua opera, di proposito non si discosta troppo dalla sua prima passione: la poesia, amore viscerale per cui ha anche ottenuto importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali. Ne L’Anello Inutile (…) l’autrice narra le gesta di un Salento che toglie il fiato e la forza di replicare: un luogo arcano ed antico che anninta ogni energia di resistenza. (…) Un’opera questa scorrevole ed appassionante, dal linguaggio lirico e sentimentale, a tratti vivido; un perscorso narrativo tra le bellezze di un’ambientazione paesaggistica e sociale che preserva e, al tempo stesso capovolge l’ordine di ogni cosa”. (Valentina Nuzzaci, La Gazzetta Del Mezzogiorno) “

Una scrittura come oltrepassamento del visibile, come scoperta di senso, figurazione e, al contempo, trasfigurazione del luog, un universe di cosec he generano le immagini e un tessuto di immagini che rinviano alle cose. Il mare, per esempio e soprattutto. Nel breve romando di Maria Pia Romano, L’Anello Inutile (…) il mare è la metafora stessa della scrittura (oppure, più esattamente, la scrittura è metafora del mare). (…) Se dovessi rintracciare delle coordinate per questa narrazione, le individuerei in Seta di Alessandro Baricco e Neve di Maxence Fermine: soprattutto per la evanescenza delle atmosfere, per quel continuo slittamento da sensazione a sensazione, da impressione ad impressione, per quell’accentuazione delle emozioni e poi anche per la rarefazione lessicale che in qualche tratto diventa vaporosa”. (Antonio Errico, Nuovo Quotidiano di Puglia)

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