S. Darko




REGIA: Chris Fisher

CAST: Ed Westwick, Elizabeth Barkley, Briana Evingan, James Lafferty

ANNO: 2009

 

TRAMA:

 

Samantha Darko, sorella di Donnie Darko morto sette anni prima, decide di fare un viaggio on the road con la sua amica Corey. Solo che la macchina subirà un guasto e le due ragazze saranno costrette a fermarsi in una cittadina dello Utah dove avranno luogo degli strani avvenimenti a seguito della caduta di una sorta di meteorite.

 

 


ANALISI PERSONALE

 

Se “Donnie Darko”, ormai un cult per moltissimi appassionati, era un film affascinante, suadente, intrigante, complesso oltre che interessante e stimolante nelle sue numerose tematiche, al di là del fatto che si trattava di un film pieno di stile e buon gusto, con “S. Darko” non si riesce a raggiungere nessuna delle qualità positive che contrassegnavano il suo precedessore.

C’era davvero bisogno di un sequel di quel film che si era concluso perfettamente lasciando lo spettatore in una sorta di incertezza e inquietudine non indifferente? A detta del regista della prima pellicola, Richard Kelly, sicuramente no, visto che si è auto-escluso saggiamente dal progetto, ma molto probabilmente i produttori hanno fiutato il successo, visto l’enorme expolit che “Donnie Darko” ebbe in home-video, e hanno deciso di distribuire il film direttamente in DVD e Blu-Ray. Da noi, invece, arriverà nelle sale e sicuramente attirerà orde di ragazzini in preda agli ormoni (vista la beltà dei protagonisit)i, oltre che i curiosi di vedere come si sono mossi regista e sceneggiatore nel maneggiare un soggetto così complicato e difficile.

I risultati non sono completamente disastrosi, ma nemmeno così apprezzabili, soprattutto se messi a confronto con la pellicola originale che godeva non solo di una buona regia e di una solidissima sceneggiatura, ma soprattutto di un livello recitativo altissimo (con un Jake Gyllenhaal da antologia) e di una colonna sonora decisamente inarrivabile. Tutti elementi che mancano invece in “S. Darko”, musicato adeguatamente ma non così apprezzabilmente, e recitato da un parterre di attori un po’ “svogliati”, senza tener conto della sceneggiatura che tratteggia una serie di personaggi più stereotipati che mai: il secchione-nerd con tanto di occhialoni, il belloccio maledetto, la sbandata col cuore d’oro, l’indifesa che ritrova il suo equilibrio.

La confusione regna sovrana, in un coacervo di visioni, viaggi nel tempo, omicidi, rapimenti, disastri naturali e via dicendo, laddove invece in “Donnie Darko” la “confusione ordinata”, sia permesso l’ossimoro, era la carta vincente della pellicola, quella che creava il giusto stato di turbamento e dubbiosità negli spettatori, portandoli poi verso una sorta di consapevolezza e chiarezza nel finale decisamente ispirato e ben studiato. Qui invece non si riesce a raggiungere l’equilibrio atto a far apprezzare le “insensatezze” che scorrono sullo schermo, giungendo ad un finale quasi scopiazzato ma non in grado di raggiungere la finezza espositiva e stilistica dell’originale. Senza tener conto di una serie di rimandi decisamente inutili e fuori contesto fatti alla pellicola precedente, come l’indagine poi abbandonata dell’amica di Samantha su ciò che avvenne a Donnie 10 anni prima, o l’isolato e discutibile episodio di piromania con l’incendio causato da uno strambo personaggio ai danni di una chiesa gestita da un prete un po’ sui generis.

Altra grave pecca di “S. Darko” è la mancanza di riflessioni su temi filosofici e metafisici così come avveniva in “Donnie Darko”, risolvendosi in una banale e poco interessante proposizione della tematica dei viaggi nel tempo tra l’altro mal gestita, condita con insensati e scontati riferimenti all’estremismo religioso e al marcio che spesso si nasconde in esso, del tutto fuori contesto.

C’è poco da salvare dunque in questo “S. Darko” (anche se qualche suggestione visiva riesce a colpire lo spettatore), che potrà piacere ai ragazzini, ma deluderà sicuramente chi aveva amato il primo film, riuscendo magari nell’utile intento di farlo riscoprire a chi l’aveva dimenticato o di farlo conoscere a chi non l’ha mai visto.

 

VOTO: 5

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO

 

"L’azione è nemica del pensiero" (La macchia umana)

 


LOCANDINA

 

22 commenti su “S. Darko

  1. Io ho amato e continuo ad amare Donnie Darko e per questo motivo mi rifiuto categoricamente di andare al cinema a vedere questa boiata!
    Ciao, Ale

  2. Non credo che lo andrò a vedere, a maggior ragione per come ne parli tu…che poi a me non aveva entusiasmato neanche Donnie Darko!

  3. Donnie Darko l’ho visto solo una volta e in effetti mi è piaciuto. Dovrei comunque rivederlo e magari, chissà, scriverò qualcosa.

  4. Lost, magari la cugina di quinto grado che in realtà potrebbe essere la cognata del fratello del cugino di Frank il coniglio…

    Ale, se sei un pò curioso al massimo aspetta il DVD.

    Verdoux, se non ti è piaciuto nemmeno Donnie Darko, questo evitalo con cura…

    Luciano, mi piacerebbe moltissimo leggere qualcosa di tuo su Donnie Darko.

  5. probabilmente andrò a vederlo ma capisco che non posso aspettarmi più che una grossa e patetica operaziione commerciale, rimane cmq da parte mia un gran bel ricordo di Donnie Darko, un film che mi colpì molto. Cambiando discorso pensvo che mi piacerebbe leggere una tua recensione su “I Tenenbaum” di Wes Anderson. immagino che l’avrai visto di sicuro e se non l’hai visto te lo consiglio caldamente. è un film che nella sua semplicità racchiude a mio parere un piccolo capolavoro. ovviamente se ti va e con la dovuta calma anche perchè è agosto, fa caldo, si suda, si perdono liquidi e la pressione si abbassa, poi c’è la crisi, berlusconi che va a mignotte, Lippi che non convoca Cassano.. insomma mi rendo conto che non è facile però te lo chiedo ugualmente. ciao buona domenica.

    Marco

  6. Marco, hai centrato il punto, trattasi di una vera e propria operazione commerciale. Comunque “I Tenenbaum” l’ho visto parecchio tempo fa e mi è piaciuto moltissimo, come tutti il cinema di Anderson del resto. Non appena avrò un pò più di tempo, magari lo riguarderò e lo recensirò qui sul blog. Grazie della visita!

  7. A questo punto, se non l’hai già fatto, non ti resta che recuperare l’interessante Southland Tales in cui Kelly in un film decisamente non per tutti ci presenta un sacco di idee cinematografiche interessanti.

    ps: ma se 7 equivale a 3 quadrati e mezzo 5 non dovrebbe essere 2 e mezzo?

  8. Southland tales è nella lista dei recuperi da un bel pò e mi incuriosisce parecchio.

    Cmq nella connection due quadratini e mezzo corrispondono a insufficiente, mentre due quadratini significano mediocre. Per me questo è un film mediocre e 5 è il voto che corrisponde a questo giudizio, più o meno. Anche se in effetti per esempio nella connection non c’è il giudizio sufficiente. Si passa da insufficiente che è due e mezzo a discreto che è tre a buono che è tre e mezzo. Quindi io ho supporto, magari anche molto arbitrariamente. Che quando do un voto intorno al sei, sei e mezzo metto tre, sette sette e mezzo metto tre e mezzo, otto otto e mezzo metto quattro, ecc…Poi vabè dipende, a volte non faccio una vera e propria trasposizione tra voto e quadratini e mi attengo alle diciture che ci sono nella connection.

  9. Amo troppo Donnie Darko per raccogliere tutto il mio orgoglio e il mio coraggio e vedere questo sequel! No, no e no. Non ce la posso fare.

  10. @darthless: non è un sequel, dammi retta.

    in fin dei conti pensavo che fosse peggio. è talmente mediocre che è commovente il tentativo di Fisher di creare un sequel di Donnie Darko.

    ma di dai, diamogliela per buona!!

    Ps: l’ho visto comodamente davanti al computer. fortuna che non ho speso soldi *_*

  11. Diciamo che c’è di molto peggio in giro ovviamente, però è proprio la motivazione commerciale che ha spinto alla sua creazione che irrita.

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