Sleep tight

REGIA: Jaume Balaugerò
CAST: Luis Tosar, Marta Etura, Alberto San Juan, Carlos Lasarte
ANNO: 2011

Cesar fa il portiere in un lussuoso condominio, venendo praticamente ignorato da tutti tranne che da Veronica, una signora la cui unica compagnia è costituita da due cagnolini, e da Clara, una ragazza molto bella e fin troppo solare. Quest’ultima, però, non sa che Cesar, solo e sofferente, non vede l’ora di toglierle il sorriso dalle labbra…

Ennesimo film di genere spagnolo che dimostra la capacità dei registi iberici di creare un cinema apprezzabile e sempre valido, “Sleep tight” (titolo originale “Mientras Duermes”), conferma il talento posseduto da Jaime Balaugerò nel maneggiare la macchina da presa. Dopo il successo di “Rec” (nonostante il non proprio perfetto sequel), il regista torna ad ambientare una pellicola all’interno di un condominio, micromondo dal quale poter osservare l’umanità in tutte le sue sfaccettature. A tal proposito ciò che più colpisce di questo film è proprio l’ottimo utilizzo degli ambienti (la squallida abitazione del protagonista, la hall del condominio e l’appartamento della giovane donna fin troppo felice) e l’abilità nel trasmettere tensione e angoscia avvalendosi del solo mezzo registico. Accenni all’Hitchcock voyieristico, misti a punte di melodramma sinceramente evitabili rendono “Sleep tight” sicuramente apprezzabile, ma non totalmente godibile. Nonostante l’impressionante e perfetta interpretazione di Luis Tosar (l’indimenticabile protagonista dell’ottimo “Cella 211”, attore che dimostra ancora una volta un grande talento) e il commento musicale convincente e coinvolgente, l’opera non riesce a convincere nella sua interezza perché inficiata da una sceneggiatura non sempre impeccabile, che nella parte iniziale si affossa in una ripetizione a tratti ridondante a tratti soporifera di determinate azioni compiute dal protagonista, con l’unica scusate di dover mostrare la metodicità e l’ossessione dei comportamenti del portiere. Si prosegue poi verso un finale che lascia sicuramente di stucco, ma che viene preceduto da alcune soluzioni narrative un po’ troppo incongruenti. Si rimane comunque soddisfatti da un prodotto che tutto sommato, difetti a parte, lascia con un senso di inquietudine e disagio per l’assunto di fondo costituito dalla forza dell’infelicità e dall’invidia provata nei confronti di chi invece, la sua felicità, non riesce proprio a tenerla nascosta. Mal comune mezzo gaudio, insomma.

Pubblicato su www.livecity.it

3 commenti su “Sleep tight

  1. questo è un film che devo vedere assolutamente.La storia mi interessa assai,le tematiche pure.
    Un appunto.il titolo in inglese,ma che provincialotti,che gente colonizzata!

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