Smile

 L’horror italiano in Marocco 

Un gruppo di sette amici si reca in Marocco per passare una vacanza all’insegna dell’avventura. Ad una di loro con aspirazioni da fotografa, viene rubata la macchina fotografica e così è costretta ad acquistarne una in un emporio del posto. Da quel momento in poi niente più sarà come prima.

Il tentativo di ricreare all’interno del nostro panorama cinematografico uno spazio per il cinema horror con tutti i suoi vari sottogeneri è sicuramente lodevole, come qualsiasi tentativo di creare qualcosa di diverso che si discosti dalle cose che siamo abituati a vedere nel nostro cinema. Sotto questo punto di vista bisogna dare atto a Gasperoni e agli altri registi che stanno intraprendendo lo stesso percorso di avere avuto il coraggio di cimentarsi con pellicole di questo genere. A conti fatti però, il risultato finale non è dei più apprezzabili e se si riesce ad avere simpatia e indulgenza nei confronti delle intenzioni, lo stesso non si può dire per come queste poi prendano vita sullo schermo. Quello che delude maggiormente in "Smile – La morte ha un obiettivo", non è tanto la scarsezza della sceneggiatura, il basso livello dei dialoghi o la non sempre eccellente recitazione generale, quanto il fatto che non riesce a divertire e a fomentare come uno slasher-movie che si rispetti dovrebbe fare. I protagonisti sono dei giovani diplomati in attesa di cominciare l’università (il fatto che siano interpretati da attori visibilmente oltre i 30 anni è davvero disarmante e sconcertante) che cominciano a morire uno ad uno. Insomma, la base perfetta per il più consueto ed "esilarante" degli slasher-movie, come da tipica tradizione anni ’80.  Ci sarebbe da leccarsi i baffi allora, perlomeno per gli appassionati del genere, se non fosse che ogni uccisione, ogni atto di violenza, ogni morte avviene fuori campo e a noi spettatori ne vengono lasciate le "briciole", nel senso che ci è dato modo di vedere solo gli effetti finali di quello che in realtà in tutti gli slasher-movie viene posto in bella mostra per soddisfare lo spirito voyieristico e sadico dello spettatore. Tant’è che la questione della fotografia che sta al centro della pellicola avrebbe sicuramente trovato più compimento proprio nell’evidenziazione del concetto di voyierismo insito nella stessa. E se il binomio fotografia/morte risulta perlomeno alquanto suggestivo ed interessante (lo scatto fotografico equivale ad una vera e propria "cattura" di un attimo di vita), il modo in cui viene proposto allo spettatore non è altrettanto apprezzabile. Tralasciando il fatto che si è deciso di ambientare la pellicola in Marocco per poi "stabilirsi" in mezzo a dei boschi stregati, qualche cosa di convincente si riesce anche a scovare in "Smile", che tutto sommato dal punto di vista registico regala qualche momento interessante, come le soggettive dei protagonisti in preda al panico e qualche inusuale inquadratura (escludendo l’eccessività dei primi piani, riproposti in maniera quasi asfissiante).

La delusione consiste nel fatto che se si voleva fare un film più "introspettivo" e d’autore non ci si avvicina neanche minimamente alle intenzioni; intenzioni completamente fallite anche nel caso opposto e cioè nel tentativo di  proporre una pellicola che risultasse un brillante divertissment per intrattenere goliardicamente lo spettatore.

Con la speranza che questi primi tentativi servano per assestare una tendenza dotata di un grande potenziale di miglioramento in seguito all’esperienza di questi registi che potrebbero imparare dai loro errori e offrirci prodotti più succulenti, attendiamo incuriositi e speranzosi i prossimi horror italiani.

Pubblicato su www.supergacinema.it

11 commenti su “Smile

  1. Ehilà, Ale55andra! A parte i sentiti auguri di buone feste, ti faccio i miei complimenti. Il tuo blog e il mio  vanno bene, che si vuole di più!  Due progetti diversi che funzionano. Ne parleremo fra di noi, se vorrai, con l’anno nuovo. Sappiamo che c’è sempre da imparare, per fare ancora meglio.

    saluti e auguri a te e a tutta la compagnia
    Solimano

  2. Anche stavolta sei molto più gentile di me sul giudizio: "sconcertante" è un termine che  mi è venuto in mente diverse volte riguardo al film, ma a proposito di tutta la produzione… E non mi ha lasciato speranzoso rispetto ad altri tentativi, tutt’al più terrorizzato all’idea che qualcuno possa riprovarci.

  3. l’ horror scadente e deludente ormai è diventato una parte costante della mia vita, haimè!
    ..ne approfitto per farti tantissimi auguri di Buon Natale :)!!!!!

    *Asgaroth

  4. amos, tantissimi auguri anche a te.

    Solimano, auguri di buone feste anche a te e sicuramente si potrà parlare dei nostri blog non appena possibile.

    Giacomo, diciamo che sono stata fin troppo diplomatica, però non si può mai sapere, potrebbero migliorare dai propri errori.

    recenso, tante grazie. Ovviamente ricambio sentitamente gli auguri.

    Pillole, ecco diciamo che sotto Natale Babbo Natale con noi non è molto clemente, ahah. Tantissimi auguri anche a te!

    Asgaroth, non dirlo a me! Auguroni anche a te!!!

    Testa, non ho l’albero ma spero comunque in tanto cinema! Buon Natale anche a te!

  5. Lost, mortacci delle feste…sono due giorni che sto a letto con dolori atroci a pancia e stomaco…

    Gegio, non sono andata in ferie, sono andata in malattia, ahah! Corro subito a votare!

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