Sunshine

REGIA: Danny Boyle
CAST: Cillian Murphy, Chris Evans, Rose Byrne, Michelle Yeoh, Cliff Curtis, Troy Garity, Hiroyuki Sanada, Benedict Wong, Chipo Chung, Mark Strong
ANNO: 2007

Siamo nel 2057. Il sole ormai si sta spegnendo quasi definitivamente, lasciando la Terra in uno stato di sempre più crescente mancanza di energia. Un gruppo di astronauti viene spedito in missione per far esplodere un ordigno nell’astro in modo tale da riattivarlo. Durante la stessa si imbatteranno nell’astronave precedentemente mandata in orbita per la stessa missione e mai tornata indietro…

Dopo aver dimostrato grande talento nell’horror post-apocalittico con “28 giorni dopo”, Danny Boyle sforna questo bellissimo film di fantascienza, in grado di estasiare la vista e di coinvolgere enormemente per la qualità della narrazione e per le implicazioni filosofiche insite in essa, nonché per la grande trama di omaggi e citazioni che vanno dal metafisico Tarkovskij, passando per il chirurgico Kubrick, sfiorando l'”alienante” Ridley Scott. Le paure ancestrali dell’uomo, messe a confronto con la grandezza dell’universo; il rapporto tra scienza e volere divino; la deriva che la mente umana può prendere posta di fronte a situazioni insormontabili. Così come nei grandi capolavori succitati, anche in “Sunshine” il viaggio verso altri “mondi” è anche un viaggio all’interno della coscienza dell’uomo, con la scoperta di aspetti sconosciuti ed oscuri. L’oscurità, infatti, è l’altro elemento decisivo della pellicola, complementare, ovviamente, alla luce del sole. Luce che significa energia, e dunque vita, ma che per i protagonisti del film significa anche estrema vicinanza al calore e dunque morte. La dicotomia tra i vari elementi vitali, come il fuoco e l’acqua, la luce e l’oscurità, sono al centro di quest’opera come già detto visivamente molto potente, caratterizzata da una splendida scenografia, ma soprattutto da un sapientissimo utilizzo della macchina da presa da parte di Boyle che ci regala delle sequenze mozzafiato, come quella della prima uscita degli astronauti per riparare lo scudo protettivo della navicella spaziale, quella dell’esplorazione della prima astronave partita per la missione sette anni prima e quelle molto coinvolgenti in cui i vari componenti dell’equipaggio si recano in sala osservazione per guardare anche solo per pochi minuti la deflagrante potenza illuminante del sole. Assemblando un cast decisamente in parte, su cui spicca il suo attore feticcio Cillian Murphy, Boyle firma un ritorno alla fantascienza più autorale, tralasciando la deriva evitabilmente action del pre-finale (difetto riscontrabile anche nell’altra sua pellicola succitata, sempre vertente sulla natura umana completamente stravolta e ridotta ai più ancestrali istinti). Una piccola falla in quella che altrimenti può essere considerata una straordinaria pellicola in grado di coinvolgere con un suggestivo contenitore formale e stilistico (non soltanto la regia e l’ambientazione arricchiscono il film, ma anche un’ottima fotografia, un sapientissimo utilizzo degli effetti speciali e una splendida colonna sonora), e, contemporaneamente, con un interessante contenuto che veicola stimolanti riflessioni, ma al tempo stesso intrattiene con un grande senso del ritmo e, soprattutto, della misura (senza considerare, ovviamente, il succitato, ma istantaneo, cambio di registro). Apparentemente mainstream, dunque, “Sunshine”, si rivela più consistente di quello che potrebbe sembrare, andando ad arricchire una filmografia fatta di esperimenti riusciti o meno riusciti, ma comunque sempre unici e inconfondibili.

Pubblicato su www.supergacinema.it

6 commenti su “Sunshine

  1. Sono d’accordo, soprattutto per la critica al finale, che mina un po’ il livello di questa pellicola. Tra l’altro sono appena uscito dalla visione di Solaris di Tarkovsky, dopo aver finito il libro di Lem [un capolavoro, quest’ultimo]

  2. Il libro non l’ho letto, ma essendone stato tratto un capolavoro come Solaris, direi che mi fido a occhi chiusi ^^

  3. Scusami l’OT Ale55andra. Vedendo l’avatar del commento seguente mi è sembrato di vedermi allo specchio. Per un attimo una sensazione (gradevole) di disorientamento, poi ho trovato un blog molto interessante^^

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