Sweeney Todd

REGIA: Tim Burton

CAST: Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Sacha Baron Cohen, Laura Michelle Kelly, Timothy Spall, Anthony Stewart Head.
ANNO: 2007

TRAMA:

Un barbiere felicemente sposato con una piccola bambina viene incastrato da un giudice che ha preso di mira sua moglie e viene mandato in prigione per 15 anni. Una volta uscito e assunto il nome di Sweeney Todd, mediterà vendetta…

 


ANALISI PERSONALE

Sweeney Todd è un film al 100% burtoniano per cui non rischia di deludere tutti gli affezionati e gli ammiratori del regista visionario e sognatore. Questa volta però, (sarà per l’età che avanza, sarà per il desiderio di ritornare alla sua antica vena nera), il pessimismo più tetro e più cupo si impossessano della fantasia di Burton e sfociano in questa sorta di musical horror-noir che stupisce più per l’estrema bellezza di costumi, scenografie e ambientazioni, che per le musiche in sé per sé che faticano ad entrare nella testa e nel cuore dello spettatore, ma che perlomeno si discostano per originalità e particolarità dai soliti motivetti da sdolcinati spettacoli di serie b. Rime veloci e scattanti, a volte anche difficili da seguire per quanto siano estremamente fulminee, che accompagnano la storia di amore e vendetta di un uomo che ormai non sa più cosa voglia dire vivere una vita felice e normale (come dimostra la sua espressione sempre stralunata nel sogno che fa la sua compagna d’avventure). Un finale stupefacente e lapidario che lascia con la bocca aperta e col fiato sospeso e le straordinarie le interpretazioni di Depp e della Bonhan Carter che danno vita a questi due freaks dark e sopra le righe, con tanto di occhiaie rosse e profonde e di capigliature al di là di ogni classificazione, sono quanto di meglio si potesse chiedere e desiderare.

Sweeney Todd (un Johnny Depp pallido e funereo) torna a Londra dopo 15 anni di esilio a causa del giudice Turpin (Alan Rickman) che l’aveva accusato di un crimine non commesso mandandolo in prigione, solo per poter posare le sue grinfie sulla sua bellissima moglie Lucy e la sua bambina Johanna. Torna e non è più lo stesso uomo felice e affascinante di una volta. Il suo unico desiderio e la sua unica ragione di vita ora come ora è quella di vendicarsi dell’uomo che gli ha letteralmente rovinato la vita. Torna su una nave dove ha fatto la conoscenza di un giovane marinaio e si reca in Fleet Street, dove abitava con la sua famiglia. Il palazzo sul quale si trova il suo vecchio appartamento è ormai in disuso ed è disabitato da anni, perché la signorina Lovett (una cadaverica Helena Bonam Carter), che gestisce la sottostante pasticceria, non è mai riuscita ad affittarlo a nessuno. Quando Sweeney svela alla donna la sua vera identità questa le racconta che sua moglie, dopo la sua “partenza”, si suicidò e sua figlia fu adottata dal terribile giudice. L’odio verso quell’uomo e il desiderio di vendetta si accrescono nell’animo del barbiere, che si ristabilisce nella sua vecchia dimora e che comincia ad ideare un piano di vendetta con la sua nuova amica.
Nel frattempo il marinaio da lui conosciuto nel viaggio di ritorno, intravede una ragazza dalla finestra dell’abitazione del giudice Turpin e se ne innamora, ma capisce subito che la donna è tenuta prigioniera dal suo padre adottivo e per questo motivo chiede aiuto all’unica persona che conosce a Londra: Sweeney.

Il barbiere, dopo aver perso le speranze per la riuscita del suo piano, comincia a sfogare tutta la sua rabbia e il suo dolore, assassinando tutti i clienti che si recano da lui per farsi la barba e utilizzando le loro carni per cucinare le torte della signorina Lovett, i cui affari subiscono un netto miglioramento. Proprio quando il connubio tra i due comincia a diventare più intimo, Sweeney fa una scoperta sconcertante…

“Avrò la mia vendetta! Avrò la mia salvezza!”, urla il diabolico barbiere di Fleet Street, ed è infatti la vendetta l’unica ruota motrice della sua esistenza che da quindici anni è costituita dal ricordo del torto subito: “Mai dimenticare, mai perdonare”. E di sicuro Sweeney Todd non perdona e non risparmia nessuno, facendo ricadere anche delle persone innocenti nella sua spirale di odio e pazzia. Una Londra cupa e sordida, fotografata con colori scuri e foschi che sottolineano la lividezza e l’ombrosità dei vari personaggi e dei loro sentimenti, fa da sfondo a questa grottesca storia recitata, cantata e ballata con professionalità da tutti gli attori (fantastico il cameo di Sacha Baron Cohen nel ruolo di un coloratissimo e vanitoso barbiere italiano che ha creato l’elisir per far crescere i capelli), a cominciare dai due protagonisti che riescono a muoversi sulla scena in maniera abile, nonostante non siano dei cantanti e dei ballerini di professione. Sweeney Todd ha tutte le carte in tavola per essere considerato un vero e proprio film horror-drammatico, piuttosto che un semplice musical anche perché le canzoni non hanno il ruolo fondamentale nell’evolversi della narrazione, che viene piuttosto arricchita e impreziosita da particolari e i dettagli che fanno di Burton il grande regista che è: poltrone ribaltabili, torte di carne umana, rasoi che fanno un tutt’uno con le braccia di chi li impugna (Finalmente il mio braccio è al completo…, dice il protagonista quando ne prende uno in mano per la prima volta dopo tanti anni) capigliature bizzarre, sfondi e ambientazioni scurissimi  a cui si contrappone l’intensità del sangue rosso pastello che sgorga dalle gole degli sfortunati avventori. Se allo spettatore non bastasse leccarsi i baffi con queste straordinarie immagini che sembrano quasi dipinte e che fanno da sfondo ad una tragica storia senza speranza e priva di illusioni, potrà sicuramente giovarsi della visione di una fantastica sequenza che si contrappone nettamente per contenuti e per impatto visivo al resto della pellicola, in quanto estremamente colorata e vivace: quella del sogno di Helena Bonham Carters che cammina vestita di tutto punto lungo la spiaggia con un Johnny Depp letteralmente tra le nuvole. Se la vita ci pone davanti alla tragedia e all’ineluttabilità del destino, non ci resta altro che rifugiarci nell’incanto e nel miraggio che può provenire solo da un dolce, magico e fantastico sogno.


VOTO: 8,5/9

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO

Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra. ("Zombi")


LOCANDINA


32 commenti su “Sweeney Todd

  1. Eccolo qui il nuovo film di Tim Burton..aspettavo la tua recensione…d’accordo il racconto è originale..gli attori bravissimi..su tutti Johnny Depp ovviamente..belle ambientazione..ma non so bene perchè ma penso di essere andato a vedere questo film con troppo troppa attesa che lo precedeva, e per questo alla fine il film l’ho trovato un pò lento..e mi ha deluso.

  2. Grande recensione Ale. Ah, che splendido film….

    “ha tutte le carte in tavola per essere considerato un vero e proprio film horror-drammatico, piuttosto che un semplice musical anche perché le canzoni non hanno il ruolo fondamentale nell’evolversi della narrazione, che viene piuttosto arricchita e impreziosita da particolari e i dettagli che fanno di Burton il grande regista che è”

    parole perfette….

    Inoltre, se possibile, ad una seconda visione sale ancora di livello…

    Un caro saluto

    Chimy

  3. Al, lento non direi…però mi dispiace che ti abbia deluso 🙁

    Chimy, le tue parole mi lusingano oltremodo. La seconda visione ci sarà sicuramente non appena sarò un pò più libera da impegni universitari. Non sai che fatiche queste due settimane per stare dietro a questa sfilza di capolavori “buttati” lì uno dietro l’altro! Non che mi lamenti, anzi!!!!

    Comunque ripeto, grazie mille per i complimenti, ne sono felicissima ^^

  4. Trinity se mi metto a pensare al finale o alla sequenza di Depp e Baron Cohen che si sfidano o a quella del sogno in riva al mare, mi viene voglia di cambiare il voto e di mettere 10 e lode!!!! Sono oltremodo entusiasta, mi sono anche fin troppo contenuta guarda!!!!

  5. Si sinceramente è dispiaciuto anke a me..ma può darsi che magari quando lo rivedrò il mio voto cambierà..molte volte alla seconda visione i film spiccano il volo…

  6. direi chele canzoni hanno un ruolo abbastanza MARGINALE. nessuna che mi frulli in testa. burton, ti dirò, mi ha deluso. il tim che amo io sa fare di meglio. qui bisogna dire grazie solo alla coppia dante ferretti – francesca lo schiavo.

    mario

  7. Il fatto che le canzoni abbiano un ruolo marginale per me è un punto di forza e non di demerito. Ho letto da qualche parte che questo film ha deluso, ma secondo me è uno dei film più burtoniani di Burton e io sono in un brodo di giuggiole ^^

  8. Questo è il Burton che vogliamo! nero, cupo e sanguinolento! come hai letto da me ho trovato diciamo “bruttino” solo l’aspetto musicale del film…riscattato comunque da altre cose. Un salutone Ale. 😉

  9. e aggiungo che, possono non piacere ovviamente, ma le musiche, i testi e l’orchestrazione sono di prim’ordine, un vero gioiello compositivo.

  10. Si Pick, ho letto con entusiasmo la tua recensione. Io però al contrario di te mi sono entusiasmata già dai titoli di testa!!!

    toxie, sono pienamente d’accordo. Perme le musiche e i testi, anche se di difficile impatto (se così vogliamo dire), sono estramente valenti dal punto di vista puramente tecnico ^^

  11. è una delle visioni che mi aspettano in settimana…speriam bene…sinceramente mi aspetto una mezza delusione nonostante tutti i pareri positivi ma cercherò di non entrare con pregiudizi…speriam bene!

  12. Trovo che Todd sia un capolavoro. Finalmente un Depp al suo meglio al servizio di un grandioso ed impietoso Burton, non certo come nella deficiente saga delle maledizioni pirate.

  13. Bella la recensione, brava… questa volta non siamo d’accordo con il giudizio, ma comunque è scritta molto bene.

    PS: bella anche la citazione di Romero…

  14. Ammazza quanto scrivi– Se vuoi cambiare il voto e dare un bel 10 e lode, io ti invito calorosamente a farlo perché, più o meno, siamo da quelle parti lì. Un saluto e complimenti per il blog >>>

  15. Ma ti riferisci alla lunghezza di questo post o in generale al numero di post contenuto nel mio blog?

    Comunque, vedo che hai apprezzato, mi fa piacere ^^

  16. Eh lo so, è uno dei miei più grandi difetti: sono prolissa e logorroica…non ho ancora afferrato bene il dono della sintesi, ma ce la farò un giorno! XD

  17. Che strana sensazione…io speravo che fosse così e così è stato.Tempo fa ti avevo lasciato un commento dove dicevo che il film mi aveva deluso..bè è stranissimo..ma ora per me è un capolavoro Burtoniano..dopo averlo rivisto mi ha dato delle sensazioni splendide d il film è perfetto…un bel 8,5 (come il tuo giudizio) non glielo può togliere nessuno. =)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.