The Darwin awards

REGIA: Finn Taylor

CAST: Joseph Fiennes, Wynona Rider, David Arquette, Chris Penn, Juliette Lewis
ANNO: 2007

TRAMA:

Investigatore con la fobia per il sangue e la passione per i Darwin awards che studia metodicamente, viene licenziato e cerca lavoro pressa una compagnia di assicurazioni che tenta di sventare le false richieste di indennizzo. Per ottenere il lavoro deve dimostrare che i suoi Darwin awards sono veri e non fittizzi e per farlo gli viene affiancato l’agente assicurativo Siri Tyler.


ANALISI PERSONALE

The Darwin awards, come perdere una grande occasione, come non sfruttare un’idea deliziosa in maniera adeguata. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando i Darwin awards sono dei premi che vengono dati potumi via intenet a coloro che sono morti o hanno distrutto il loro patrimonio genetico divenendo sterili e non potendo quindi più procreare, in maniera rocambolesca e del tutto stupida. Fare un film partendo da questo plot dovrebbe dare la garanzia di avere un prodotto alquanto originale, stramplato e divertentissimo. In realtà il film ci riesce, ma solo in parte, una piccola parte purtroppo. Ho cercato su internet alcuni dei casi dei vincitori di questi mitici awards e devo dire che ce ne sono di veramente esilaranti, però nel film ne vengono raccontati alcuni che lasciano alquanto perplessi e sicuramente non suscitano ilarità. Inoltre, si potevano costruire dei personaggi meno stereotipati e più divertenti e si poteva evitare di scadere nel melò con la solita solfa dei due protagonisti che prima si odiano e poi piano piano lavorando a stretto contatto si innamorano, pur essendo totalmente e completamente diversi sotto ogni punto di vista.

"Il coraggio e la stupidità  non sono caratteristiche che si escludono a vicenda"

Michael Burrows (un accettabile Joseph Fiennes) è un detective della Omicidi molto bravo nel suo lavoro e appassionato dei casi dei Darwin awards che riesce a scovare ovunque. Ha un unico difetto che stona col suo lavoro però: è emofobico, sviene alla vista del sangue. Durante le sue indagini viene sempre seguito da un ragazzo con videocamera che gli provoca non pochi fastidi. Quando è quasi vicino ad acciuffare uno spietato serial killer, se lo lascia scappare perchè il "cameramen" si rifiuta di lasciare la sua telecamera e di chiamare il 911. Per questo fallimento viene licenziato e comincia ad appassionarsi a tempo pieno ai suoi Darwin awards, fedelmente seguito dall’ormai amico "cameramen" che gli va dietro con la scusa di preparare una tesi per l’università. Ad un certo punto Michael si decide a trovare lavoro, ed essendo gli awards la cosa in cui è più competente si rivolge ad una compagnia di assicurazoni con l’intento di sventare le false richieste di indennizzo che non è dovuto quando gli incidenti sono causati dall’incidentato stesso e dalla sua stupidità. Il direttore della compagnia non si fida molto, ma Michael dà prova del suo ottimo intuito snocciolandogli
particolari che solo Sherlock Holmes sarebbe in grado di svelare: che tipo di biancheria usa, che regalo ha comprato alla sua amante e via dicendo. A questo punto, il direttore si vede "costretto" ad accettare l’offerta, ma non senza un iniziale periodo di prova, nel quale dimostrare la veridicità di questi casi. Per Michael si mette male, dovrà viaggare in giro per gli Stati Uniti, lui che non si è mai mosso da San Francisco e dovrà farlo con la cazzuta Siri Tyler (una scoppiettante Wynona Rider).
I due in realtà non saranno mai, o quasi, soli dato che verrano seguiti assiduamente dal conseuto cameramen che non si lascia sfuggire niente e nessuno. Non appena inizia il sodalizio lavorativo tra l’investigatore e l’agente assicurativo, ci rendiamo subito conto che i due sono come il diavolo e l’acqua santa, il giorno e la notte. Lui: metodico, perfezionista, salutista, previdente e cauto. Lei: insomma l’esatto opposto che scimmiotta il suo collega e gli consiglia di abbassare un pò il freno a mano. Michael sembra seguire il consiglio, dato che man mano che indagano su vari casi di Darwin awards, sembra diventare egli stesso uno di loro.

"Non ti è mai capitato di pensare che c’è un altro mondo là fuori?"
"Tipo l’Europa?".


Rimane incastrato nella doccia appeso ad uno strano marchingengo da lui costruito per non scivolare sulla saponetta, si perde in una strada sconosciuta, facendo volare via il cellulare con un palloncino appositamente gonfiato e legato all’apparecchio per avere campo e via dicendo. Alla fine comunque riesce a dimostrare numerosi casi di Darwin awards, come quello dell’uomo ucciso sotto la macchinetta distributrice di bevande perchè aveva provato a rubarne una rimanendo incastrato col braccio dentro, o quella dell’uomo che cade da un grattacielo mentre cercava di dimostrare ai suoi amici che i vetri del suo ufficio erano infrangibil, o quella dell’uomo che per impressionare la moglie attacca un razzo dietro la sua auto e parte a 1000 km/h, o quella del pescatore su ghiaccio che finisce sparato da un fucile che aveva utilizzato per tirare fuori dall’acqua ghiacciata il suo amico cadutovi a causa di un petardo che avevano utilizzato per spaccare il ghiaccio ma che poi il loro cane aveva portato sotto la loro auto facendola scoppiare. Il caso più grande che riesce a risolvere però è proprio quello del serial killer che gli era sfuggito inizialmente grazie ad un indizio che questi gli aveva lasciato, dicendogli: Non mi batterai mai. Tra un caso e l’altro i due colleghi trovano anche il tempo di affezionarsi e forse di innamorarsi, anche se lei è più restia ad ammetterlo. Ma alla fine una volta smascherato e catturato il serial killer, grazie anche all’aiuto del cameramen che stavolta non si rifiuta di chiamare il 911, i due sembrano riconciliarsi.
Il film è di sicuro a tratti simpatico e strappa più di un sorriso, inoltre ha dei momenti davvero originali, come quelli in cui Michael scopre gli awards immedesimandosi talmente tanto da prendere la parte dello stupido di turno. Ma a parte qualche chicca registica come la camera a mano e i casi dei darwin (di cui comunque si poteva dare qualche esempio più significativo), il film non va. Insomma non ha quella giusta dose di ironia e sarcasmo che una tema del genere avrebbe richiesto ed è troppo contaminato qua e là da numerose pecche, come ad esempio una colonna sonora un pò troppo scialba che avrebbe potuto invece incorniciare in maniera divertente e determinante la pellicola e un’ampia dose di retorica e sentimentalismo sparso che si poteva tranquillamente evitare. Il film comunque ha una piccola dose di forte ilarità, ricco com’è di numerosi motti e battutine simpaticissimi che da soli però non bastano a reggere l’intera sceneggatura, a tratti scialba e mal costruita. La recitazione un pò sottotono di Jospeh Fiennes, comunque non sgradevole viene compensata da quella pimpante ed energica, forse anche troppo, di Wynona Rider che sembra divertirsi più che far divertire. Aprrezzabilissimi inoltre i camei di Juliette Lewis nel ruolo della moglie del tizio che monta il razzo dietro l’auto e di Chris Penn nel ruolo del cacciatore su ghiaccio che spara accidentalemente il colpo di fucile al suo amico. Del tutto evitabile, invece, l’apparizione dei Metallica in una sorta di sottotrama che accompagna due perfetti idioti che dopo tante peripezie sono riusciti ad entrare in un loro concerto per poi finire sicuramente nella rosa dei perfetti candidati ai Darwin awards.
In complesso, il giudizio finale non è del tutto negativo, ma -forse inficiato dalle aspettative alte che riponevo nella pellicola- non riesce nemmeno ad essere entusiasta.

Consigliato a chi non conosce i Darwin awards e vuole divertirsi a capire di cosa si tratti.

Regia: 7
Recitazione: 6
Sceneggiatura: 6
Colonna sonora: 5
Fotografia: 5
Ambientazione: 6
Voto finale: 6

"Ridere non è per niente neutrale"


CITAZIONE DEL GIORNO

Da più di vent’anni ho tre amici che, se volete, ve li regalo tutti. (da "Dazeroadieci")


LOCANDINA

13 commenti su “The Darwin awards

  1. Ma l’hai visto al cinema? Non avevo fatto caso a questo film, ma, grazie alla tua recensione, probabilmente non mi preoccuperò nel caso non riuscissi a vederlo, nonostante la presenza di Wynona °_°. Grazie e a presto.

  2. No Lorenzo, al cinema non ci vado da parecchio e me ne dispiace e cmq sia non credo proprio che abbiano dato o daranno mai questo film nella mia città.

    Filippo, l’idea è originalissima e infatti mi ha spinto a guardare il film e ad avere delle aspettative non dico alte, ma alquanto diverse. In realtà la pellicola si fa guardare, il giudizio non è del tutto negativo, ma molte cose si potevano evitare e molte altre si potevano inserire invece.

  3. mmm non sono molto propenso a vederlo, direi

    ma perchè non vai al cinema?

    la vera magia nasce soprattutto davanti al grande schermo, secondo me

    io ci vado una o due, se non tre volte a settimana!

  4. Lo sai che nemmeno lo so? Ci ho perso l’abitudine, non ho mai tempo, non sopporto molto la gente, insomma vari motivi. Cmq credo che quest’inverno ci tornerò dopo, non so, credo almeno due anni.

  5. due anni??? io se nn vado due volte a settimana mi viene il prurito..! 🙂

    cmq darwin awards, due risate me le sono fatte, onesto!

  6. L’idea alla base di questo film è troppo assurda…

    fa ridere sì, però se ci pensi è macabra.

    Cmq l’ho perso e, dai voti che gli hai dato non me ne pento!

    Ciao

  7. cmq sono andato adare un’occhiata al sito…vabbè, certo che la stupidità umana non ha limiti…

    Il migliore per me rimane quello che per ubriacarsi ha deciso di bere benzina e latte…per poi vomitare nel camino acceso…

  8. Il fatto che sia macarba non è un deterrente, almeno per me. L’umorismo “nero” è secondo me il migliore che ci sia. Però non so, hanno peccato in un pò troppe cose, come ho detto nella recensione.

    Lessio, ma tu stai a Roma, molto probabilmente se io fossi lì andrei al cinema ogni giorno. Qui da me è alquanto diverso, a parte che mettono quasi sempre film di merda (come vorrei che ci fosse un cinema d’essai) e poi cioè è proprio la gente che è altamente insopportabile…

    Sinceramente non ricordo bene se sono due anni o meno che non ci vado, l’ultimo film che ricordo di aver visto è Munich, ma molto probabilmente dopo ci sono andata un’altra volta, ma ho rimosso…

  9. Probabilmente hai ragione..

    è che se poi penso che queste persone sono morte x davvero nn ci riesco + a ridere.

    Oddio.. è vero che erano degli emeriti coglioni.. però..

  10. Bè, Trinity ma devi anche pensare che questa gente è stata premiata per la sua stupida morte!! XD

    Karn, se devo proprio scegliere: fisicamente scelgo Joseph, artisticamente Ralph ^_-

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