The experiment

REGIA: Oliver Hirschbiegel
CAST: Moritz Bleibtreu, Christian Berkel, Andrea Sawatzki
ANNO: 2001

 

Un gruppo di uomini decide di partecipare ad un esperimento psicologico consistente nel dividersi in due fazioni, detenuti e guardie, rinchiudendosi per due settimane in un vero e proprio penitenziario. Il problema è che ben presto cominceranno le lotte di potere e trattenere i propri istinti sarà sempre più difficile…

Ispirato all’ormai famoso esperimento carcerario di Stanford del 1971 e basato sul romanzo di Mario Giordano intitolato “Black Box”, questo “The experiment” del 2001 racchiude efficacemente e in maniera estremamente coinvolgente, oltre che intellettualmente stimolante, tutta l’era ormai inarrestabile, ma forse in dirittura d’arrivo, del “grande fratello”, con il consueto occhio che spia i comportamenti umani di persone poste sotto stress e costrette a vivere in condizioni lontane dalla realtà. L’esistenza di determinati ruoli, inoltre, permette di intavolare una serie di riflessioni molto interessanti e decisive sull’antisocialità degli istinti primordiali, sulla sete di potere che caratterizza l’uomo a cui viene data la possibilità di esercitarne anche una minima parte, sulla rabbia difficilmente gestibile in situazioni estreme, sulla spersonalizzazione e disumanizzazione causata dalla costrizione fisica, ma soprattutto psicologica e sulla deindividuazione di elementi riuniti in gruppi, con l’adesione alla massa e la totale perdita della propria unicità. Facendo dell’ambientazione e della regia serrata il suo punto di forza, “The experiment” racconta con un crescendo sempre più ricco di pathos e ritmo, l’escalation di violenza che colpisce sia le guardie che i detenuti, evitando il rischio di manicheizzazione dei personaggi e mostrando luci e ombre di tutti i partecipanti al progetto, senza risparmiare neanche il protagonista assoluto a cui non viene dato banalmente il ruolo di “eroe” incorruttibile e senza macchia. Anzi, spesso sono proprio i comportamenti assunti dal tassista, ex giornalista infiltrato nel progetto per portare a casa uno scoop incredibile, a causare gli avvenimenti più pericolosi e devastanti, fino a quando frenarsi sarà impossibile.

Nonostante l’inserimento di inserti onirici fuori luogo e di una evitabile, oltre che fuori contesto, storia d’amore, l’opera riesce comunque a farsi apprezzare totalmente anche per la qualità recitativa dell’ottimo cast, nonché per la forza narrativa capace di impressionare lo spettatore con una storia realistica e quasi tangibile. “L’esperimento sull’esperimento” da parte del regista Oliver Hirschbiegel qui al suo esordio, insomma, pare decisamente riuscito,  al contrario di quello dei dottori all’interno del film che si ritroveranno ad essere vittime del loro stesso lavoro.

Pubblicato su www.livecity.it

10 commenti su “The experiment

  1. Meraviglioso film e ottima recensione!! mi ha davvero colpito il film, quando l’ho visto, mentre mi ha deluso il remake americano del 2010. Grazie a questo film ho scoperto il, secondo me, grande Moritz Bleibtreu. Più che di lotta al potere parlerei di lotta al danaro, visto che si obbligano vicendevolmente di restare (con mezzi educati o forzati) solo per i soldi che spettano loro a conclusione dell’esperimento.
    La storia d’amore non è fuoriluogo, è solo affrontata male. Immagini e musica attentamente studiati per dare l’impressione di essere lì dentro, bloccati, senza via d’uscita.

  2. Fuori luogo secondo me, rispetto al focus dell’intera opera. Comunque anche secondo me Bleibtreu è un ottimo attore. La motivazione del denaro, comunque fortemente presente, per me poi viene nettamente scalzata da quella del potere. Comunque lietissima di condividere l’apprezzamento di questo film con te.

    1. Io ne avevo un ricordo molto vivido, però devo dire che sono stata ulteriormente colpita anche alla seconda visione infatti.

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