Tooth & nail

REGIA: Mark Young
CAST: Nicole DuPort, Rider Strong, Michael Kelly, Alexandra Barreto, Robert Carradine, Emily Katherine Young, Kevin E. Scott, Michael Madsen, Vinnie Jones
ANNO: 2007
 
In un futuro distopico non molto lontano, a causa della mancanza assoluta di petrolio, non ci saranno più fonti energetiche. I pochi sopravvissuti, allora, dovranno cercare di andare avanti come meglio possono, ma una parte dell’umanità regredirà totalmente allo strato brado, dandosi al cannibalismo. La sopravvivenza, dunque, sarà ancora più ardua.

Un film che parte facendoci sperare in qualcosa e poi prosegue verso tutt’altra rotta, concludendosi nella peggiore delle maniere. Comincia come un interessante post-apocalittico fatto di atmosfere e di riflessioni sullo stato dell’umanità e su come l’uomo debba rapportarsi all’ambiente circostante per sopravvivere, poi si risolve in una sorta di survival-movie tutto ambientato all’interno dei corridoi dell’ospedale nel quale sono rifugiati i protagonisti, e, infine, termina in un cannibal-horror che però non dona nessuna soddisfazione dal punto di vista visivo dello splatter e del gore, ma si risolve in una proposizione inaccettabile di figure che cadono totalmente nel ridicolo involontario.
Nemmeno la morale di fondo riesce a conquistare totalmente lo spettatore, visto che ci si trova di fronte ad una banalissima e semplicistica proposizione del tema dell’evoluzione darwiniana in cui solo il più forte, colui che combatterà con le unghie e coi denti (da qui il titolo della pellicola) riuscirà ad avere la meglio sugli altri, in un mondo nel quale la solidarietà è simbolo di debolezza. Ecco, allora, che il primo a morire è ovviamente il professore del gruppo, la mente che elabora i piani di sopravvivenza senza prendervi parte in maniera pratica. Dopo di lui, ovviamente, la mattanza continuerà, ma purtroppo non verrà mostrata direttamente allo spettatore nel tentativo, tra l’altro a dir poco maldestro, di creare una pellicola equilibrata e fatta, appunto, di atmosfere.
Peccato che alla misura della prima parte della pellicola, fatta anche di inquadrature fisse che si susseguono mostrandoci la desolazione di ciò che rimane della civiltà (siamo a Philadelphia e certi passaggi ci ricordano gli ambienti deserti e apocalittici mostrati in “28 giorni dopo”), si sostituisce l’insensatezza e l’estrema ineleganza di una seconda parte in cui a regnare arrivano dei dialoghi improponibili, dei risvolti narrativi assurdi e inaccettabili e dei personaggi che fanno cadere veramente le braccia, nonostante ad interpretare alcuni di loro ci siano mitici attori come Michael Madsen (sfruttato per pochissimi minuti) e Vinnie Jones.
Non si capisce, infatti, come mai la mancanza di fonti energetiche spinga una parte della popolazione dei sopravvissuti a darsi al cannibalismo, così come non si comprende assolutamente per quale motivo questi cannibali debbano vestirsi come degli inguardabili trogloditi che richiamano un po’ “Mad Max” e un po’ il Medioevo, con tanto di asce e bastoni ferrati come armi per procurarsi “la cena”.
Particolarmente noiosa, oltre che prevedibilissima, inoltre, la parabola dei sopravvissuti “buoni” che ben presto verranno decimati fino a quando non rimarrà l’eroina del gruppo a rendersi conto che forse è il caso di diventare “cattivi” se si vuole continuare a vivere (anche in questo caso cadono davvero le braccia nel momento in cui la donna decide di affrontare il gruppo di cannibali e prima di farlo si trucca il volto come un’antica guerriera…).
Inutile rimarcare il fatto che le interpretazioni degli attori protagonisti lasciano un po’ a desiderare, nonostante appaia apprezzabile la volontà del regista di omaggiare l’horror di “nicchia” con volti noti come quello di Rider Strong protagonista di “Cabin fever” e Michael Kelly, protagonista de “L’alba dei morti viventi”. Insomma, al di là dell’incipit illusorio e ingannevole è davvero difficile riuscire a trovare qualche momento apprezzabile all’interno di una pellicola che non riesce nemmeno ad essere autoironica o in qualche modo divertente, come capita per certi film di genere che si prefiggono l’intento di non assumere alcun tipo di spessore, ma solo il compito di intrattenere piacevolmente lo spettatore senza troppe pretese. In questo caso, al di là di pochi momenti in cui il sangue schizza sui muri e le teste di qualche cannibale vengono martoriate in qualche modo, allo spettatore non è data nemmeno questa piccola consolazione.

2 commenti su “Tooth & nail

  1. in una società dove Lo Speigone è fondamentale,nella quale l'esteriorizzazione del personaggio e del suo stato d'animo è necessario altrimenti nun se capisce un 'ostia,è normale che si scrivano sceneggiature così.

    Sprecando peraltro una tesi non male ,quella per cui alla violenza si debba rispondere con estrema violenza.Sopratutto che nell'anima dei più buoni forse si potrebbe chiudere un feroce giustiziere.
    Il tema però è assai scivoloso e risolto alla cazzo di cane potrebbe creare ignobili pellicole reazionarie,mentre si affronta un grande dramma che meriterebbe altro.

    Dipingersi il volto per combattere i selvaggi è 'na cazzata,pari a quelle scene dove due che litigano non si guardano negli occhi o in faccia,ma siamo scemi! Io un po' si.

    Ti suggerisco per rifarti quella pellicola tremenda e cattivissima che è Il vendicatore tossico 4.Hai splatter e gore a volontà,volgarissime scenette comiche e tante allegre cazzate che ti faranno passare quasi due ore di felicità.

    Per lo sceneggiatore di Tooth and nail:sarebbe stato più suggestivo allora non mostrare del tutto i cannibali,per renderli esseri misteriosi oltre la sfera umana,o meglio ancora rappresentarli uguali ai "buoni",per dare un senso di smarrimento,inadeguatezza a distinguere i buoni e i cattivi,ma certe buzzurrate..Nemmeno negli anni 80!

    PS:SUL MIO BLOG HO SCRITTO UN POST SULLE COLONNE SONORE E I MUSICISTI DA "CINEMA",SAREI LIETO SE TU PASSASSI A DIRE LA TUA!^_^
     

  2. Ma infatti io sono d'accordo col trash volontario e consapevole che non si dà arie e non pretende di essere altro. Sto film, invece, è veramente odioso.
    Corro a vedere il post!!

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