Yattaman – Il film

REGIA: Takashi Miike
CAST: Sho Sakurai, Saki Fukuda, Chiaki Takahashi, Kyoko Fukada, Kendo Kobayashi, Katsuhisa Namase, Junpei Takiguchi, Anri Okamoto
ANNO: 2011
 
Il duo Yattaman, composto da Yatta 1 e Yatta 2, due fidanzatini garanti della giustizia e dell’ordine, è chiamato ad aiutare una giovane donzella alla ricerca del padre scomparso e ad impedire che i quattro pezzi sparsi della pietra Drokostone vengano assemblati dal dio dei ladri che potrebbe farne un uso malvagio. Ad osteggiare loro e i fidati Robbie Robbie e Yattacan c’è il trio Drombo con a capo la sensuale Miss Dronio.
 
Un film sorprendente e molto particolare che non può sicuramente lasciare indifferenti, questo singolare parto del regista Miike che si lascia andare alla nostalgia per l’anime a cui si ispira, il famosissimo “Yattaman” e si lancia in una costruzione di una messa in scena al limite del kitsch, coloratissima, molto pop e a tratti volutamente caotica e ultramoderna. Per i grandi appassionati del cartone animato da noi arrivato negli anni ’80, il film risulterà irresistibile e delizioso, proprio perché non solo contiene numerosi riferimenti ad esso e ne rimane quasi totalmente fedele (i robottini della settimana, l’osso “rivitalizzante”, i bellissimi costumi, le armi e via dicendo), ma è anche attraversato da una travolgente ironia demenziale e quasi surreale che è ripresa anch’essa dal cartone animato in questione.
Nonostante sembra quasi di trovarci di fronte ad episodi diversi non amalgamati perfettamente tra loro, in una sorta di narrazione non proprio coesa e precisa, oltre che a tratti ridondante e pedante per certi passaggi (il tutto dovuto anche forse all’eccessiva durata del film), “Yattaman” riesce a conquistare per la sua forza visiva, per il suo carattere stralunato, per il delizioso modo in cui sono caratterizzati e tratteggiati i protagonisti, a partire dai “cattivi” della situazione, i mitici componenti del trio Drombo, con una splendida Miss Dronio e due imperdibili Boyakki e Tonzula. E’ nei momenti a loro dedicati che il film decolla, anche grazie alle perfette interpretazioni degli attori chiamati ad impersonarli, inanellando una serie di sequenze dall’indubbio sapore cartoonesco, con tanto di balletti e canzoncine, siparietti e gag comiche, botti ed esplosioni scaturenti dalla stupidità dei tre. Quando ci soffermiamo sui due Yattaman e sulla loro “combriccola”, invece, il ritmo e anche l’entusiasmo scemano, forse perché di contro non si hanno le stesse soddisfazioni inerenti la capacità attoriale degli interpreti o la forza espressiva delle scene che li vedono come protagonisti.
Uno stile esagerato e iper-fantasioso sicuramente non per tutti, che si unisce anche ad una narrazione folle, a tratti assurda e paradossale che ben ricorda e omaggia il modello di partenza, salvo eccessi che stonano nonostante il contesto di per sé esagerato (si pensi all’amplesso tra Yattacan e Robot Vergine) contrappesati da altri momenti altrettanto grotteschi, ma molto più bilanciati come i sogni ad occhi aperti dei tre componenti del trio Drombo, davvero imperdibili ed entusiasmanti. Questi sono gli aspetti preponderanti di una pellicola inconsueta e bizzarra come “Yattaman”.
L’entusiasmo, ovviamente, sarà maggiormente di quelli che hanno adorato l’anime nella loro infanzia e adolescenza e di quelli che ammirano lo stile inusuale e unico del regista che ha deciso di portarlo al cinema. La perplessità e magari anche l’insoddisfazione, invece, saranno a carico di tutti gli altri.

VOTO:

Pubblicato su www.livecity.it e www.supergacinema.it

8 commenti su “Yattaman – Il film

  1. Solo i giapponesi possono trasporre a dovere gli anime in live-action senza incorrere in cagate astronomiche. Penso al terribile Dragonball: Evolution e preparo la carta igenica per il live di Akira (animazione allo stato puro, un film vecchio di 20 anni tuttora inarrivabile, secondo me) con protagonista James Franco (omioddio…).

  2. Premesso che il film non l'ho visto, intervengo per fare una riflessione sul regista: Miike alterna grandi film a pagliacciate indegne, la qual cosa , a mio avviso, non depone troppo a suo favore, sebbene io lo consideri regista di grandissimo talento. Forse sarebbe il caso che , raggiunta una fama ed una credibilità importanti, si dedicasse maggiormente alla migliore parte del suo ego cinematografico.
    Mi par di capire, da come ne parli, che siamo dalle partri della solita cafonata cui , francamente, si farebbe volentieri a meno.

    Missile

  3. Mah, non conosco benissimo il regista per poter affrontare il quesito, però a me questo film più che una cafonata, è parso proprio un gran "baraccone", volutamente kitsch, che omaggia alla grande l'anime e ne rimane totalmente fedele, regalando momenti di nostalgia, divertimento, azione.

  4. Difficile farlo meglio.
    Anche se da fan qual'ero del cartone, m'aspettavo alcune cose ed altre no, ma penso sia come andare ad un concerto del tuo artista preferito, e speri faccia i tuoi pezzi preferiti.
    Ma poi, lei rimane in mutande??…che non ricordo più…

    Su Miike concordo col commento 3, è partito stra-gore trash per finire con un guazzabuglio di teen-horror ed altre amenità.

    Ciao…

    P.p.s. il film comunque è del 2009.

  5. Si lo so che il fillm è del 2009, ma io metto le date di distribuzione qui in Italia. E da noi si sono ricordati di distribuirlo dopo un anno e mezzo…

  6. Ciao, e complimenti per il blog, intanto. Mi piacerebbe uno scambio di link, se ti va.
    "Yattaman" per me è un gioiello nel suo genere. Ne ho scritto qui. E per quanto riguarda Miike difficile a mio avviso fare categorizzazione e semplificazioni. E' un regista molto produttivo che segue un percorso folle da molti punti di vista, basta vedersi Gozu o Ichii, Imprint o Sukiyaki Western Django se non l'ultimo film uscito in sala di cui ora non ricordo il nome. Devo dire che Sukiyaki e l'ultimo uscito in Italia non mi hanno colpito particolarmente pur essendo dei buoni film, mentre invece Yattaman è geniale per scrittura e realizzazione. Rende fedelmente l'anime da cui ha origine senza essere pedissequo, anzi, arricchendo e approfondendo personaggi, relazioni, tematiche (soprattutto quelle osè).
    Ciao
    Emmeggì

  7. Emmeggì, grazie per il passaggio sul mio blog, provvederò al più presto allo scambio di link. Mi fa piacere che anche tu abbia apprezzato lo stile e l'anima di questo film.

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