Non pensarci




REGIA: Gianni Zanasi

CAST: Valerio Mastrandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Caterina Murino, Paolo Briguglia
ANNO: 2007

 

TRAMA:

 

Stefano, in un momento di crisi privata e lavorativa, decide di lasciare Roma dove si è trasferito inseguendo il sogno di diventare un famoso chitarrista nella speranza di incidere un disco e di tornare a casa dai suoi, per trovare un po’ di pace e di conforto. Ad aspettarlo, invece, una serie di guai ben più gravi dei suoi.

 

  

 


ANALISI PERSONALE

 

A chi sostiene che il cinema nostrano sia ormai morto e sepolto e soprattutto incapace di sopraelevarsi da una media poco confortante, se non fossero bastati i possenti esempi de Il divo e di Gomorra (che ovviamente da soli non possono sicuramente risollevare le sorti di un meccanismo che ha comunque bisogno di essere oleato), arrivano film come questo, graziosi e leggeri che portano con sé oltre ad una intelligentissima ironia anche un bel po’ di riflessioni per nulla retoriche o compiacenti, come solitamente avviene con la commedia all’italiana degli ultimi anni. Un film come Non pensarci che fa del suo indipendentismo una bandiera da esibire con fierezza e orgoglio, soprattutto alla luce degli ottimi risultati ottenuti, non solo dal punto di vista della qualità, ma proprio parlando di numeri e cifre in fatto di spettatori e di incassi. Merito della riuscita della pellicola va soprattutto, questo va detto, al suo protagonista, quel Valerio Mastrandrea che molto probabilmente è uno dei migliori attori che il nostro paese può vantare in questo momento di fermento cinematografico che sembra voler aprirsi ad una ripresa che ha avuto inizio proprio con i due capolavori succitati. Quel Valerio Mastrandrea qui chiamato ad interpretare un personaggio che suscita la simpatia, ma soprattutto l’empatia, dello spettatore proprio perché genuinamente costruito con semplicità, non sempre segno di scarsità. Proprio lui, Stefano, il 35enne chitarrista trasferitosi a Roma alla ricerca della gloria e della fama, che si trova ad affrontare un periodo di stanca dal punto di vista lavorativo, oltre che di cupezza per quanto riguarda il suo rapporto sentimentale (anche questi aspetti di per sé “drammatici” vengono affrontati con un’adorabile ironia resa soprattutto, oltre che attraverso i dialoghi freschi e divertenti, anche tramite le espressioni facciali del sempre più stupito Stefano), si ritroverà a dover affrontare i problemi della propria famiglia, dimenticandosi quindi di quelli che affliggono sé stesso in primis. La famiglia è al centro di questa pellicola, con tutti i suoi meccanismi non sempre facilmente comprensibili e gestibili. Un argomento che da anni è ormai il protagonista assoluto della maggior parte delle pellicole italiane, con risultati non sempre apprezzabili, il più delle volte disastrosi. La particolarità di questo film, invece, sta tutta nel fatto di celare una certa originalità, in situazioni che di originale non hanno assolutamente nulla: tradimenti nascosti, crisi sentimentali, litigi familiari e via di questo passo. Dov’è allora la novità? La novità sta nella maniera con cui questi piccoli grandi drammi vengono raccontati, tralasciando ogni tipo di patetismo o di luogo comune e soffermandosi invece sul lato beffardo e fatale della vita. Così Stefano che torna a casa per ricevere un po’ di sollievo, anche se in realtà non vuole assolutamente ammetterlo, si ritrova invece a dover dare sollievo: ad un fratello in crisi matrimoniale oltre che finanziaria, con l’azienda di famiglia che sta andando a rotoli; ad una sorella che ha abbandonato l’università per dedicarsi alla sua passione per i delfini; ad una madre in crisi “mistica” a causa di un avvenimento passato che continua a opprimerla; ad un padre uscito da un pericoloso infarto e per questo tenuto all’oscuro di tutti i problemi. Ma se ci si pone di fronte agli ostacoli con il giusto spirito, senza lasciarsi andare a comportamenti di autocommiserazione, allora tutto può risolversi anche con un semplice sorriso, o magari una scazzottata tra fratelli o una notte passata seduti su un prato a parlare, al contrario di chi invece, finisce a seguire consigli “sbagliati”.  Molto ben delineati tutti i protagonisti di questa pellicola, anche quelli apparentemente secondari e meno importanti, come il giovane e depresso Matrix, amico di Stefano, che lascerà il suo migliore amico a domandarsi cosa farà d’ora in poi senza di lui. Tra le sequenze più divertenti e contemporaneamente più amare ci sono sicuramente quella nella quale Stefano si reca a casa del suo vecchio amico per suonare il pianoforte in occasione del compleanno della madre e quella nella quale Stefano e sua madre hanno un intenso faccia a faccia nello sgabuzzino di una palestra dove si riuniscono degli “invasati” alla ricerca della concentrazione e dell’attenzione. Una serie di situazioni che vanno dall’impossibile all’incredibile si susseguono nel breve periodo ce Stefano trascorre a Rimini, periodo nel quale al posto di calma e serenità, troverà tumulti e conflitti, che serviranno però a farlo tornare a Roma più determinato e più deciso ad assaporare ogni piccola soddisfazione che la vita ci pone davanti, come dimostra il bellissimo finale del chitarrista che si lancia entusiasticamente sul suo pubblico.

 

VOTO: 7,5

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO

 

E se ogni cosa fosse un’illusione e nulla esistesse? In questo caso io sicuramente avrei pagato troppo il mio tappeto. (Woody Allen in "Without Feathers")



LOCANDINA

 

16 commenti su “Non pensarci

  1. Questo ancora non lo vedo. Se è uscito in DVD lo affitterò. Ma cosa leggo qui sotto! La tua recensione de Il signore del male di John Carpenter! Spero per te che ne hai parlato bene…. vado a leggere

  2. Questo film io l’ho trovato eccezionale. E come al solito Mastandrea è magnifico. Anche il resto del cast è perfetto. Uno dei migliori film italiani del 2008.

  3. Un film piacevolissimo, una vera boccata d’aria fresca. Questi sono i film di cui il cinema italiano ha bisogno!

    C’è solo una scena che ancora non mi ha convinto per niente, ma sotto sotto posso perdonargliela 🙂

    Ciao,

    Lore

  4. Peccato, me lo sono perso…ma solo perché nel mio paese preferiscono proiettare i “vacanzerelli de Natale” che incassano di più (e ammazzano il gusto della gente).

  5. Leonard, questo potrebbe piacerti.

    Al, Mastrandrea mi sa che sta simpatico a tutti.

    Lore, di che scena parli?

    Alè, io credo che ormai non sia più nemmeno sottovalutato.

    of, non ne parliamo va…

  6. Non ho apprezzato

    SPOILER

    la morte di quel ragazzo alla fine

    FINE SPOILER

    L’ho trovata un po’ forzata come scena, poco in linea con la leggerezza della pellicola e un po’ inutile: forse la scena non l’ho capita io, ma non riesco a rendermi conto di cosa possa avere aggiunto al film.

    Per il resto, ce ne fossero di film così in Italia! 🙂

    Ciao,

    Lore

  7. Bè, in effetti, secondo me quel personaggio era un pò l’antitesi di Stefano. Uno ha reagito ai problemi in una maniera, l’altro in quell’altra. Come a dire che non è “sano” deprimersi quando ci sono delle difficoltà, meglio rimboccarsi le maniche e cercare di risolverle…

  8. L’ho visto gratuitamente su un sito in streaming.

    Bellissimo film, consigliatissimo!

    Vorrei segnalare il Portale italiano in questione, dedicato

    al mondo dei film in italiano visionabili in stream GRATIS.

    I film, ben catalogati divisi per genere e in ordine

    alfabetico. Una vetrina di film tutti in lingua italiana da

    guardare in streaming in modo del tutto gratuito.

    Preparate i pop-corn e… Buona Visione!

    http://www.youandus.it/phpBB3/index.php (Vai alla sez.: Film Live)

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