Un profiler dell’FBI, un abile truffatore e la più grande ladra di opere d’arte del mondo si ritrovano invischiati in una rocambolesca avventura in giro per il mondo per cercare di recuperare il terzo uovo di Cleopatra, un oggetto dall’enorme valore che fa gola ad ognuno di loro per diversi motivi.

Dwayne Johnson è il profiler dell’Interpol, invischiato suo malgrado (o forse no?) in questa storia di inseguimenti e furti per ripulire il proprio nome, dal momento che viene incastrato e passa per uno dei ladri. Ryan Reynolds è il truffatore brillante e dalla battuta pronta, sempre in competizione con la sua “arcinemica” per il primato di ladro più bravo del mondo. Gal Gadot è l’”Alfiere”, la ladra di oggetti d’arte ancora imbattuta, sempre in grado di arrivare ovunque prima di tutti, polizia compresa.

Sul rapporto e sull’interscambio di ruoli tra questi tre personaggi si regge Red Notice, oltre che ovviamente sull’avventura e l’azione a tutto spiano. E si regge benissimo, nonostante la sua lunga durata, grazie all’alchimia degli attori protagonisti e al divertimento innegabile che regalano con le loro battute e con le citazioni pop sparse in bella vista durante tutto il film.

Pulp Fiction, Indiana Jones, James Bond, Jurassic Park e addirittura Alfred Hitchcock vengono deliziosamente riproposti con grande ironia e semplicità, aggettivi che descrivono alla perfezione tutta l’operazione che sicuramente si basa sul suo carattere prettamente action, con un budget da capogiro per essere prodotto su una piattaforma streaming come Netflix, ma che si contraddistingue, pur restando ovviamente “umile”, proprio per il suo carattere spassoso e a tratti addirittura demenziale.

Partendo da Roma, passando per la Russia, la Spagna, l’Inghilterra, l’Indonesia e il Sud America, questi tre personaggi che toccano anche le corde del buddy movie nonché, addirittura, per certi versi, della commedia sentimentale, intrattengono alla grande e si muovono perfettamente all’interno di una storia volutamente basica e prevedibile, con tanto di ribaltamenti di prospettiva e colpi di scena non così inaspettati.

Nulla per cui gridare al miracolo, né tra i migliori prodotti in assoluto del colosso streaming, ma una buona occasione per divertirsi alla grande con un’opera sicuramente non di grande valore o d’arte come quella che fa da McGuffin a questo film (così come viene detto da Reynold stesso), ma decisamente piacevole e innegabilmente divertente.