Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin

AUTORE:  Efraim Medina Reyes

ANNO:  2004

 

TRAMA:

 

Avventure e disavventure di un uomo che tenta disperatamente di emergere dal grigiore e di provare sempre emozioni forti da ogni rapporto umano che instaura nel corso delle sue peregrinazioni mentali e spaziali.

 


 

ANALISI PERSONALE

 

Una vera e propria parodia dei manuali e dei libri di auto-aiuto “Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin” è un originalissimo e molto intenso romanzo che mescola abilmente, intelligentemente e soprattutto ironicamente vari stili e generi letterari, riuscendo nel difficile intento di creare un vastissimo ventaglio di emozioni nel lettore: si passa dalle risate alla tristezza, dall’empatia nei confronti di alcuni protagonisti al distanziamento rispetto alle scelte e ai comportamenti di altri.

Il tutto raccontato con mano sarcastica e sottile da Reyes che suddivide il suo romanzo in vari capitoli dai titoli molto divertenti e dai contenuti pungenti e rivelatori. Si passa dalle liste di cose da fare o non fare per conquistare una donna o per emergere dall’anonimato, a sprazzi di racconto dell’infanzia del protagonista, a finte pubblicità di prodotti artistici e musicali, il tutto con una coesione e una compattezza non indifferente. Non si rimane spaesati dal cambio di registro e anzi si viene sempre più coinvolti sia dalle vicende personali di quest’uomo in balia delle sue emozioni sia da quelle di chi gli sta intorno.

Reyes ci racconta lo spaesamento dell’uomo nella società odierna e lo fa tramite le storie di un gruppo di amici, uomini e donne che ruotano attorno a lui con le loro storie d’amore, d’amicizia e di sesso. Numerose le donne che entrano ed escono dalla sua vita, numerose le tematiche che portano con sé e che trasmettono una serie di riflessioni sull’incomunicabilità nei rapporti uomo-donna, ma anche in quasi tutte le relazioni umani come quella genitori-figli. Numerosi, inoltre,  i temi affrontati più o meno nascosti nei vari dialoghi di questo gruppo un po’ strambo di persone (artistoidi di ogni genere) e nei mini-racconti che ne descrivono piccoli e grandi difetti (si va dai soliti clichè che contraddistinguono le caratteristiche maschili e femminili, al vero e proprio ritratto di una nuova generazione di “senza arte né parte”): oltre a quelli già citati, si parla anche di suicidio, di depressione, di solitudine, di abbandono, di omosessualità,  di dipendenze di ogni tipo (da droga, da alcool, da sesso, da violenza, ecc…).

Reyes affronta con una profondità davvero coinvolgente argomenti in cui non è possibile non rispecchiarsi e di cui non è possibile non aver fatto esperienza nel corso della propria vita. Ed è così che il lettore si ritrova in alcune descrizioni degli essere umani e dei rapporti che intercorrono tra essi (come nascono, come si sviluppano e come muoiono per poi magari rinascere) e non può fare a meno di sorridere per alcuni di essi e di amareggiarsi per l’ineluttabilità e la triste realtà di altri.

Con una scrittura molto fluente, nonostante la complessità della “materia” trattata, Reyes riesce ad arrivare dritto al punto arrivando ad un risultato non sempre così facilmente raggiungibile: la completa fusione tra emozione e riflessione che non tralascia il divertimento e l’intrattenimento. Così è possibile accontentare tutti i “palati”, dai più fini ai meno fini.

Quello che contraddistingue “Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin” è ovviamente la non convenzionalità del linguaggio, apparentemente confusionario e inconcludente, ma sorprendentemente compiuto e comunicativo. Un intenso viaggio nella “vita vera” così come lo ama definire l’autore stesso che odia lo stile patinato di alcuni suoi colleghi che sanno a memoria la formula per vendere milioni di copie, ma che molto spesso si dimenticano di quanto sia diversa la vita reale, con tutte le sue incongruenze e difficoltà, soprattutto per chi, come il protagonista di questo romanzo e come tutti coloro che gli ruotano intorno, devono faticare per non soccombere sotto le macerie dell’aridità interiore e dell’isolamento dal “resto del mondo”.

Dissacratorio, a tratti delirante, intelligente e disperato, questo è un romanzo che va assaporato fino in fondo, lasciandosi trasportare più che dall’apparente “dolcezza” delle situazioni divertenti, dal retrogusto “amaro” di ciò che è nascosto tra le righe.

 

VOTO: 9

 

 


 

CITAZIONE DEL GIORNO

 

"Lasciamo le belle donne agli uomini senza immaginazione." (Marcel Proust)

 


 

COPERTINA

 


 

9 commenti su “Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin

  1. Io ho appena finito di leggere “C’era una volta l’amore, ma ho dovuto ammazzarlo” di Reyes, l’ho appena scoperto e il suo stile mi piace molto, ora che ho letto la tua recensione voglio leggere anche questo!

  2. Ops, non ero loggata… ero io che parlavo di “C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo”, tu l’hai letto?

  3. No, Milena, purtroppo non ho ancora letto “C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo”, ma ho intenzione di recuperarlo comunque.

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