Arrested development

Una delle sit-com più irriverenti e politicamente scorrette mai trasmesse in tv, peccato davvero per il cattivo trattamento riservatole in Italia, dove è stato trasmesso a spizzichi e morsi di notte ad orari sempre diversi, fino alla seconda serie, dimenticandosi completamente della terza e, pare purtroppo, ultima stagione. “Arrested development” è praticamente la storia di una delle famiglie più facoltose di Newport beach, che si ritrova in un mare di guai a causa delle beghe legali che colpiscono il capofamiglia, Geroge Senior, e la sua ditta: la Bluth company. L’unico componente della famiglia oculato e responsabile, Michael, sta partendo con suo figlio George Michael, per l’Arizona, ormai stanco di sopportare tutti i capricci e le stranezze della sua famiglia. Ma l’arresto di George Senior e la caduta della famiglia nel caos più totale, lo costringeranno a rimanere per prendersi cura degli affari e per non veder precipitare sempre più i componenti della sua stramba famiglia.

Lo stile documentaristico con massiccio utilizzo della camera a mano è decisamente funzionale al tipo di narrazione e contribuisce a rendere ancora più straniante l’effetto di tutte le stranezze e le stramberie di questa fantastica famiglia.

Loro sono: Goerge Senior (interpretato da uno straordinario Jeffrey Tambor), colui che finisce in prigione per falso in bilancio e per altre magagne legate alla sua compagnia (quella più esilarante riguarda la costruzione di case modello per Saddam Hussein in Iraq) che in prigione viene illuminato dall’ebraismo, mentre durante la sua latitanza, passata nella soffitta di casa Bluth insieme a delle bambole con cui prende il the ogni giorno, si converte al cristianesimo.

 

Lo stesso attore interpreta anche il personaggio di Oscar Bluth, fratello gemello di George Senior, che ha avuto una relazione clandestina con sua moglie e che forse è il padre del minore dei fratelli. La differenza tra i due, è che quest’ultimo è molto più sciatto, però ha molti più capelli, perché meno stressato da una famiglia e da una ditta da mandare avanti. Oscar cerca in tutti i modi di tornare con Lucille, ora che suo marito è in carcere e poi latitante, e in un certo qual modo ci riuscirà anche se tra i due non faranno altro che chiamarsi “ubriacona” e “drogato”.


Lucille Bluth, è la moglie di George Senior, nonché madre di quattro diversissimi figli. Il suo preferito è il minore, Buster, un cocco di mamma che nonostante abbia 32 anni si comporta come un bambino di 6 anni. Sembra essere la più arcigna e la meno dotata di cuore di tutta la famiglia ed è dedita all’alcool. Non sopporta di aver perso numerosi dei privilegi di cui godeva quando la compagnia andava a gonfie vele e si ostina ad apparire ancora ricchissima e padrona della situazione. Numerose sono le situazioni assurde in cui coinvolge i propri figli, come l’asta in cui farsi comprare a turno da ciascuno dei suoi figli o  la giornata “Mamma-figlio”, in cui si traveste sempre da marinaio o da Cher.


GOB (George Oscar Bluth) è il primogenito, un ragazzone cresciuto fissato con la magia, di cui crede essere padrone a tutti gli effetti. Dopo essere stato cacciato dalla “confraternita dei maghi” in seguito all’utilizzo di un trucco magico per nascondere suo padre dalla polizia che lo stava cercando, GOB farà di tutto per rientrarci ed escogiterà sempre più trucchi magici al limite del possibile e dell’assurdo, tutti ovviamente finiti col pubblico che riderà “di” lui, invece che “con” lui come si illude che sia. Parecchio pasticcione, metterà nei guai più volte la reputazione della Bluth, soprattutto quando ne diverrà rocambolescamente direttore al posto del fratello Michael.


Michael (interpretato dall’ora conosciutissimo Jason Bateman) è il secondogenito, anche se è sicuramente il più maturo e responsabile del gruppo. Costretto ad allevare da solo il suo amatissimo figlio a causa della morte di sua moglie avvenuta due anni prima, fa di tutto perché egli riceva un buon esempio, fallendo miseramente a causa del cattivissimo esempio che, invece, scaturisce da tutti gli insani e scorretti comportamenti dei suoi famigliari. Anche se è il più serio si lascerà trascinare più volte nelle pazzie dei Bluth, divenendone a tutti gli effetti un prototipo esemplare.


Lindsey (interpretata da un’ironica Portia de Rossi) è la terzogenita della famiglia Bluth, ossessionata dai vestiti, dai trucchi, dalle borse e dallo shopping in generale, pratica che, da quando l’azienda è quasi fallita, le viene sempre più preclusa. Non avendo mai lavorato nemmeno un giorno in vita sua, è quella che meno si adatta, insieme a sua madre, al nuovo stile di vita dimesso a cui la famiglia è costretta. Sposata con un uomo che sembra non provare nessuna attrazione per lei, pare non essere la madre naturale di sua figlia Maybe, molto probabilmente concepita in provetta, e dunque passa tutto il suo tempo impegnandosi in fasulle manifestazioni ambientali e animaliste.


Buster, è il figlio minore della famiglia Bluth, ed è sicuramente il più esilarante e quello che viene contrassegnato dal maggior numero di gag. Un bambinone fin troppo cresciuto che non fa un passo senza aggrapparsi alla gonnella della madre ma che, a volte, viene oppresso dalle sue attenzioni e desidera staccarsene in qualsiasi modo. Il culmine di questo suo desiderio di indipendenza si avrà quando verrà arruolato nell’esercito cosa che costituirà una vera e propria tragedia sia per lui che per sua madre. Vessato da tutti i suoi fratelli, soprattutto da GOB che lo “prende a schiaffi con le sue stesse mani” ogni volta che può, Buster sarà il protagonista di numerosi “colpi di testa” che manderanno su tutte le furie sua madre e il suo “apparente” padre Oscar.


Tobias, è il marito di Lizzie, ex psichiatra di successo, decide di abbandonare il suo lavoro perché ha scoperto la passione per la recitazione, pur essendovi completamente negato. Con tendenze chiaramente omosessuali, da lui negate ad oltranza ma palesemente ovvie, si dedicherà ad una serie di attività che lo faranno sentire accettato dal mondo del cinema. Conoscerà una vecchia star che gli spillerà dei soldi con un falso corso di recitazione, si iscriverà al gruppo teatrale degli “uomini blu”, truccandosi completamente di blu e impiastricciando casa Bluth e tutti i suoi componenti, reciterà la parte di suo suocero nel reality “Scandalosi e bugiardi” facendo scoprire il suo nascondiglio alle autorità, e infine, dopo essere stato cacciato dalla moglie, si travestirà da tata tuttofare (come Mrs Doubtfire) per poter stare più vicino alla sua famiglia, che avendolo immediatamente riconosciuto, ne sfrutterà  le ottime capacità di massaia.


George Michael (notare l’ironia del nome) è il figlio di Michael, un ragazzino dedito allo studio e alla disciplina che però si affezionerà oltremodo a tutti i componenti della famiglia Bluth e soprattutto a sua cugina Maybe, di cui si infatuerà fino a prendere una cotta per la ragazzina Anne, fervente cattolica che lo costringe a partecipare ad esagerate manifestazioni a difesa della castità e della verginità.

 


Maeby, figlia di Lizzie e Tobias, desidera in tutti i modi che i suoi genitori si accorgano di lei e quindi si comporta in maniera sbagliata sperando di essere rimproverata, fallendo miseramente ogni suo tentativo. Durante una delle sue solite marachelle, diventerà incredibilmente e rocambolescamente un’importante produttrice cinematografica, spacciandosi per una donna con marito e tre figli. Alla fine anche lei si renderà conto di provare qualcosa per suo cugino George Michael.


Numerosissimi sono i personaggi di contorno, che ritornano di quando in quando a rapportarsi con gli strambi Bluth. Prima di tutto l’amica-nemica di Lucille, Lucille2 (niente poco di meno che Liza Minelli) che si innamorerà di Buster, facendo infuriare Lucille e che poi avrà anche una storia con GOB e con il rivale numero uno dell’azienda Bluth. L’altro personaggio ricorrente è l’incompetente avvocato di famiglia, fissato con le pacche ai sedere, soprattutto quelli maschili (interpretato dal mitico “Fonzie” di Happy days) che farà precipitare i Bluth sempre più nei guai, piuttosto che aiutarli ad uscirne. Indimenticabile anche Kitty la segretaria-amante di George Senior, che non perderà occasione di mostrare le sue nuove tette a chiunque, soprattutto ad uno spaesato Michael che tenterà di tenerla a bada visto che conosce tutti i segreti della famiglia e della ditta. Ma i personaggi sono veramente moltissimi e tutti davvero esilaranti, ci sono persino apparizioni di Ben Stiller e Zach Braff.

Le gag che riguardano ciascun membro della famiglia sono veramente numerose e spassosissime. Si ride e lo si fa con molto gusto ad ogni puntata di “Arrested development”, che in un modo o nell’altro è sempre collegata alle precedenti, riprendendo e riproponendo tic, manie, modi di fare, espressioni e situazioni che riguardano i Bluth e “affiliati” (la danza “gallinesca” di “GOB”, la musichetta triste che accompagna le solitarie camminate di chi in un modo o nell’altro ha avuto delusioni d’amore, le impronte blu sparse per tutta la casa da Tobias che spera di entrare nella compagnia degli “uomini blu”, gli inconvenienti del nuovo mezzo di trasporto dei Bluth, i continui riferimenti di una storia tra la loro nuova segretaria e Quincy Jones, e tantissime altre, tante che non si possono enucleare tutte). Un affresco familiare decisamente “malato” e strampalato che non può far altro che farci affezionare a ciascun personaggio e a tutto il suo pazzo mondo fatto di lusso, di vizi, di aspirazioni represse, ma anche e soprattutto, seppur ben celati da tutte le loro stranezze e il loro strambo modo di correlarsi l’un con l’altro, da un sincero affetto familiare. Ciascun componente della famiglia Bluth è essenziale a comporne il mosaico variegato e scanzonato, così come scanzonata è la maniera di ognuno di loro, tranne di Michael che però si lascia trascinare di quando in quando nella follia dei suoi cari, di affrontare i guai che hanno colpito la compagnia e la famiglia.


7 commenti su “Arrested development

  1. Dimenticavo, altra apparizione storica da ricordare è quella di Justin Bateman, la sorella di Jason [Famosa per la sit-com anni ’80 ‘Casa Keaton’, dove c’era pure Michael J. Fox {E io ero innamorato perso di lei da piccolo, perchè è veramente stupenda}]…. Non anticipo niente per chi non abbia visto la terza stagione.. Diciamo solo che il telefilm sembra spezzare la quarta parete in un episodio [Intitolato appunto Family Ties] ricordando i veri legami di sangue tra i due Bateman, in un modo un po’ inusuale.. xD

  2. Bè, io forse la metto solo dopo My name is Earl e Scrubs. Comunque è fantastica, cioè rido da sola come una scema.

    Comunque quali sono i tuoi preferiti?

    A me fanno impazzire GOB e Tobias. Però anche Lucille, George Senior e Buster non scherzano mica!

  3. Avevo fatto anche la top 5 su facebook xD

    Però a volte è quasi impossibile.. L’unico sicuro è GOB, troppo fantastico per non essere il mio preferito..

    Concordo con il pessimo trattamento in italia, ma anche se non fosse stato è un tipo di comedy che qua non avrebbe certo spopolato [non l’ha fatto oltre oceano, seppure diventata un cult], soprattutto perchè col doppiaggio perde nettamente di più di quanto perde un normale prodotto, che di solito è cmq sempre seguibile…

    [E non vedo l’ora che esca il film]

  4. a proposito di sit-com e cattivi trattamenti in italia…posso permettermi di consigliarti anche la visione (in lingua originale) di “My Name is Earl” e “How I Met Your Mother”?

    (non che i vari Griffin, Dexter, House, Reaper, Jekyll, Psych etc. abbiano ricevuti trattamenti migliori!)

    …Così! Tanto per intromettermi!

  5. My name is Earl è forse la mia sit-com preferita in assoluto (ovviamente in lingua originale). How I met your mother non l’ho ancora mai visto, quasi quasi rimedio non appena finisco la terza serie di Arrested development.

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