La mano sinistra di Dio




AUTORE: Jeff Lindsay

ANNO: 2005

 

TRAMA:

 

Dexter Morgan, è un ematologo della scientifica di Miami. Il suo lavoro consiste nello studio analitico delle tracce di sangue trovate sulle scene dei delitti su cui la polizia è chiamata ad indagare. Nel frattempo però, si diletta anche con efferati omicidi ai danni di criminali scampati alla legge grazie a cavilli e scappatoie.

 


ANALISI PERSONALE

 

“La mano sinistra di Dio”, per struttura e trama potrebbe essere considerato il solito e canonico thriller che narra le gesta di qualche maniaco omicida e di come la polizia indaghi per mettere le mani su di lui. In realtà tutto questo avviene, seppur in parte, nel romanzo, ma la particolarità e l’unicità del libro che ha ispirato uno dei prodotti televisivi migliori degli ultimi anni (quel “Dexter” che ha tenuto e tiene incollati allo schermo milioni di telespettatori) sta proprio non solo nella straordinaria caratterizzazione dei personaggi, soprattutto del particolarissimo protagonista, ma anche nella latente, ma non troppo, ironia che accompagna i suoi pensieri più nascosti e le sue azioni più efferate. Come sia possibile questo è ravvisabile tra le righe di questo delizioso ritratto di un uomo dalla doppia personalità, che in realtà di personalità a tutti gli effetti non ne possiede nessuna, essendosi costruito nel carattere, nei gesti, nelle relazioni umane, nelle emozioni e nelle sensazioni, fintamente e programmaticamente. Perché Dexter, ematologo e serial killer al tempo stesso, non riesce a provare uno straccio di sentimento, nemmeno il più banale, come una sorta di androide privo di cuore ma pieno di cervello. Per mescolarsi alla “folla” e passare in osservato, oltre che per non far scorgere a nessuno l’esistenza del suo Passeggero Oscuro, così come lo chiama lui, Dexter è dunque costretto a fingere un’umanità che gli è preclusa, persa in chissà quale avvenimento precedente l’adozione da parte del poliziotto Harry, colui che Dexter venera e segue sopra ogni cosa, anche dopo la sua prematura morte a causa di una malattia. Fu Harry, infatti, scoperta la natura del suo figlio adottivo, amato quanto la sua bambina, Debora, adesso infiltrata della Buoncostume della polizia di Miami con aspirazioni da detective, ad indirizzare la sua sete e la sua fame verso coloro che se lo meritano, piuttosto che verso vittime innocenti e immeritevoli di cotale trattamento. Ed è così che Dexter si muove seguendo alla lettera e meticolosamente il “codice di Harry”, stanando e indagando per conto proprio su pedofili, assassini e criminali della peggior fattura e, una volta accertatosi della loro reale colpevolezza, sostituire la legge che li ha lasciati andare e farsi giustizia da sé, placando al tempo stesso il suo incontrollabile bisogno di morte. Il primo degli omicidi, quello con cui si apre ferocemente il romanzo, è appunto ai danni di un prete che ha messo fine alla vita di ben sette bambini, sfuggendo miracolosamente alla legge, ma non alla mano spietata di Dexter, la mano sinistra di Dio appunto, perché punisce esemplarmente e spietatamente i più “cattivi”.

Quello che più colpisce di “La mano sinistra di Dio”, oltre alla dualità straordinaria di questo personaggio in grado di mimetizzarsi alla perfezione nel “genere umano” (si è trovato persino una fidanzata con problemi esistenziali causati da un ex-marito violento, pur di non essere costretto a fare sesso, altra pratica di cui non comprende le motivazioni oltre a non sentirne il bisogno), è proprio l’atteggiamento di noi lettori nei confronti di quest’uomo che a tutti gli effetti è un serial-killer e dunque meritevole di disprezzo. La straordinarietà, invece, sta nel fatto che il lettore è portato a simpatizzare per Dexter, anche grazie al flusso continuo e ininterrotto dei suoi pensieri più reconditi narrati in prima persona e quindi molto coinvolgenti. E’ difficile non tifare per lui, nonostante metta fine in maniera poco ortodossa, ma molto ordinata, a delle vite umane, seppur non proprio meritevoli di compassione. Un dilemma etico che lascia il lettore perplesso ma al tempo stesso soddisfatto, proprio perché è nella confusione in cui viene immerso che riesce a trovare il piacere della lettura, arricchito anche dalle indagini parallele su un nuovo serial-killer arrivato in città che uccide prostitute prosciugandole di ogni singola goccia del loro sangue. Serial-killer che per modus-operandi, ma anche per una serie di messaggi subliminali lanciatigli qui e lì, affascina e attrae oltremodo il nostro beniamino (e chiamare beniamino un serial-killer non è cosa di tutti i giorni, da qui la grandezza del romanzo), fino a giungere ad una scoperta shockante e allucinante (perlomeno per chi si accosta alla lettura del romanzo prima della visione del telefilm, che comunque nel finale cambia pesantemente, ma non per questo negativamente, le carte in tavola, anche per consentire il proseguimento con le serie successive che non sono più tratte dagli altri romanzi dedicati all’ematologo-killer). 

Tra detective un po’ troppo lascive e arriviste, colleghi ridicoli e risibili, sorelle un po’ troppo desiderose di mettersi in luce e sergenti ringhianti e pericolosi, il nostro Dexter dovrà riuscire a mantenere il suo equilibrio e la sua lucidità per fare in modo che il Passeggero Oscuro, richiamato anche dal fantomatico serial killer del camion frigo (chiamato così perché conserva le sue vittime al freddo), non prenda il sopravvento e non passi alla guida di Dexter.

 

VOTO: 8

 


CITAZIONE DEL GIORNO

 

"Le dipendenze, disse, sono solo uno dei tanti modi per curare lo stesso problema. Le droghe, la bulimia, l’alcol, il sesso, sono strumenti per trovare un po’ di pace. Per sfuggire a ciò che conosciamo. A quello che ci insegnano. Al nostro boccone di mela" (Soffocare)

 


COPERTINA

 

7 commenti su “La mano sinistra di Dio

  1. Prima o poi dovrò decidermi anche io a compare i libri che hanno come protagonista il mio serial killer preferito!

  2. Questo però è l’unico a cui si è ispirato il telefilm. Le successive serie di Dexter non sono tratte dai successivi romanzi di Dexter. Però vorrei leggerli anche io. Dovrebbero essere quattro o cinque, compreso questo.

  3. Si paventa anche una quinta serie, in base agli ascolti della quarta, ma non è sicuro. Cmq è uscito il preair della quarta serie, fenomenale!!

  4. sisi l’ho visto, certo vedere dexter che sbadiglia mentre ammazza le sue vittime perchè il figlioletto non lo fa dormire coi suoi pianti mi incuriosisce parecchio 🙂 speriamo che gli ascolti siano alti così ci gustiamo un’altra serie di ammazzamenti! e poi che bello nella quarta torna il mitico Carradine!!!!!

  5. Sono quattro: i primi due li ho trovati in edizione italiana, gli altri due solo in edizione originale, non so se sono già stati tradotti. Il primo libro è sensazionale, come la serie del resto. Il secondo non è male, ma il terzo è davvero ridicolo! Ci si mette di mezzo il paranormale… Il quarto recupera un po’, ma non è certo all’altezza del primo. Insomma, uno dei rari casi in cui la TV batte i libri!

    Bella recensione e W Dexter!

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