Festival di Roma 2010: Martin Scorsese e la sua Dolce Vita

Evento molto atteso, l’incontro col grande regista Martin Scorsese è stato entusiasmante e pieno di passione ed emozione, considerando tra l’altro che si trattava del restauro di una pellicola entrata, giustamente, nella storia del cinema come “La Dolce Vita”, capolavoro felliniano senza età che ancora continua ad appassionare maree di spettatori, giovani e meno giovani, e che quindi ancora fa discutere e riflettere.

Il grande talento dell’indimenticabile Fellini è stato abbondantemente omaggiato sia dalla proiezione di alcuni spezzoni del film recuperati, sia da Scorsese stesso che ha descritto i suoi sentimenti nei confronti del film in questione:
“Io penso che ci sia un prima e un dopo “La Dolce Vita”, che è stato dunque un film rivoluzionario. Un film che ha rotto le regole di narrativa e ha spronato la società americana ad essere onesti sullo schermo. Negli anni 50’-60’ ci sono stati molti film considerati epici o stellari, come “Ben Hur”, “Spartacus”, “Il giro del mondo in 80 giorni”, ma nessuno è arrivato al livello di intensità, intelligenza e maturità de “La Dolce Vita”.
Quando vedi un film di Fellini è come essere di fronte ad un’opera d’arte di Michelangelo o di Caravaggio, ogni film si avvicina sempre più ad un mondo dipinto. Il senso di continuità è fondamentale per le generazioni future. Senza passato non c’è futuro. Ecco perché cerco di indirizzare i giovani filmakers verso il cinema che mi ha ispirato”.
Quando gli viene chiesto, poi, qual è il personaggio del film che più ha amato e che più l’ha ispirato, non ha avuto dubbi:
“Il personaggio interpretato da Mastroianni è il mio preferito per il suo fascino e il suo sguardo alla fine del film che può essere interpretato in diverse maniere. Fellini, in un certo qual senso, con i suoi grandi personaggi ha ispirato il caos dei personaggi che ho posto al centro di film come “Casinò” e anche in un certo senso di “Boardwalk Empire”.
E noi spettatori non possiamo far altro che pendere dalle sue labbra, respirando tutto l’entusiasmo che lo lega al suo lavoro e tutta la passione che da sempre ha messo, e continua a mettere, in esso.

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