Non avere paura del buio

REGIA: Troy Nixey
CAST: Guy Pierce, Katie Holmes, Bailee Madison
ANNO: 2012

 

Sally è una bambina problematica che viene mandata dalla madre a vivere col padre e la sua nuova compagna in una grande magione da loro acquistata per ristrutturarla e venderla al miglior offerente. Nella nuova abitazione scoprirà l’esistenza di una cantina all’interno della quale vivono terribili creature che minacciano la sua incolumità e quella dei suoi cari.

L’impronta di Guillermo del Toro in questo “Non avere paura del buio” è talmente visibile che si stenta a credere che non ne sia l’effettivo autore. Qui in veste di produttore e sceneggiatore, il regista che manca con un film tutto suo da parecchio tempo, dà libero sfogo alla sua vena favolistica e fantasy, cercando di creare suggestione e inquietudine raccontando della difficoltà dell’infanzia, del difficile rapporto tra bambini e adulti e della veridicità di alcune leggende che riguardano mostri, fate e gnomi, che in realtà, ovviamente, stanno a rappresentare i disagi di cui sopra, prendendo effettivamente vita e metaforizzandoli concretamente. Sotto questo punto di vista, l’unico se vogliamo, il film potrebbe dirsi anche riuscito, dal momento che si concentra fortemente sulle caratteristiche succitate, con dei mostriciattoli (fin troppo palesati, cosa che smorza la curiosità e l’entusiasmo dello spettatore) che risultano poi essere delle vere e proprie fatine dei denti. Nulla da dire sulla scelta leggermente discutibile, tranne che forse un po’ di ironia non avrebbe guastato, dal momento che spesso quando fanno la loro comparsa sullo schermo, o quando comunicano con le loro vocine assurde, questi esseri più che angosciare, spaventare o terrorizzare, riescono nell’intento di far ridere involontariamente. Se ci aggiungiamo una pesantezza narrativa davvero sconcertante, con un insieme di elementi che rendono l’opera altamente indigeribile e notevolmente noiosa, allora non possiamo che concludere asserendo di trovarci di fronte ad un lavoro scarsamente appetibile. Tralasciando, infatti, l’enorme mole di stereotipi e cliché che accompagnano la costruzione di ciascuno dei tre protagonisti, nonché l’evoluzione dei rapporti interpersonali tra loro, non possiamo neanche accontentarci con l’originalità di qualche personaggio di contorno o passaggio narrativo collaterale, perché ci troviamo di fronte alla solita governante allibita e all’immancabile giardiniere a conoscenza di tutto. Si potrebbe, allora, riversare la propria attenzione sulle atmosfere e sull’ambientazione, dal momento che siamo di fronte ad un film gotico che si rifà notevolmente al filone “case infestate”, ma pure sotto questo punto di vista veniamo delusi, perché che abbiamo delle scenografie più “vuote” e finte che mai, poco indicate a creare coinvolgimento visivo e figuriamoci emotivo, e una colonna sonora decisamente fastidiosa, onnipresente, didascalica, quando non scontata, col solito coro di voci fanciullesche che dovrebbero rabbrividire non riuscendoci affatto.

E’ un peccato, comunque, aver sprecato una buona occasione di fondere il fantasy con l’horror, raccontando un’età difficile e un mondo magico e oscuro come quello forzatamente esposto in questo film. Del resto si poteva ben sperare dopo un incipit misterioso, impressionante e caratterizzante come quello che apre la pellicola. Peccato che poi ci ritroviamo di fronte alle facce compassate di un Guy Pierce più trasparente che mai, ad una Katie Holmes meno “mossista” del solito e ad una piccola Bailee Madison decisamente convincente nel ruolo di una bambina oltremodo insopportabile. Probabilmente del Toro, che si è affidato al talentuoso fumettista Troy Nixey per la regia contenente comunque qualche sequenza tecnicamente apprezzabile, dovrebbe tornare dietro la macchina da presa e dare vita egli stesso a quelle che sono le sue passioni letterarie e cinematografiche, così come viene accennato in questo “Non avere paura del buio”, dove si fa riferimento a scrittori e artisti che si sono occupati in passato degli stessi temi.

Pubblicato su www.livecity.it

 

10 commenti su “Non avere paura del buio

  1. Lasciato a metà, film che non aggiunge nè toglie niente al genere.
    Personaggi “vuoti”, tensione al minimo, voglia di arrivare all’epilogo uguale a zero.
    Continuo a pensare che G. Del Toro sia sopravvalutato sia in veste di regista sia in quella di produttore. Ma c’è così tanto interesse intorno a tutto quello che fa….mah…

  2. 21, io invece avevo immensa voglia di arrivare all’epilogo, più che altro perché mi stavo seriamente addormentando dalla noia.

    Babol, direi che non ci siamo proprio…

  3. Io penso che Del Toro sia un ottimo regista.Il labirinto del fauno,la spina del diavolo,mimc,non mi son affatto dispiaciuti.Dispiace che produca cazzate .
    Spero nel ritorno di Neal Marshall

  4. da un lato mi spiace che ne parliate male, ho un po’ abbandonato il genere ma le fatine dei denti potevano intrigarmi.. bon, aspettero’ un passaggio televisivo 🙂

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