Fratello dove sei?




REGIA: Joel e Ethan Coen

CAST: George Clooney, John Turturro, Tim Blake Nelson, John Goodman, Holly Hunter, Michael Badalucco, Chris Thomas King

ANNO: 2000

 

TRAMA:

 

Ulysses Everett, Pete e Delmar evadono di prigione per inseguire un tesoro nascosto di 1.200.000 dollari. Durante il loro percorso faranno la conoscenza di alcuni personaggi un po’ strambi per poi giungere con una nuova consapevolezza alla fine del loro cammino.

 

 


ANALISI PERSONALE

 

Un film veramente singolare questo dei prolifici e prodigiosi fratelli Coen. In questo caso hanno deciso di ambientare questa sorta di epopea omerica negli anni ’30, quelli della depressione, e nel Mississipi,  il più profondo sud. Durante i titoli di coda veniamo sorpresi dalla scritta “tratto dall’Odissea di Omero”, non riuscendo a capire come una storia di questo genere possa anche solo riferirsi marginalmente a quel tipo di narrazione. Ma i Coen sanno il fatto loro e, pur prendendosi delle enormi licenze poetiche, riescono a presentarci lungo il corso di questa rocambolesca fuga verso il nulla, una serie di personaggi che richiamano potentemente i protagonisti del capolavoro di Omero. Il primo di tutti è sicuramente il cieco (Omero stesso) che ad inizio pellicola predirà ai tre galeotti che il loro cammino si concluderà solo quando vedranno una mucca su un tetto e sarà solo in quel momento che avranno raggiunto quello che cercavano. Una predizione un po’ stramba, tant’è che lo stesso Everett (in George Clooney più Clark Gable che mai), dalla parlantina sciolta e fissato con la brillantina per i capelli, lo liquiderà in un battito di ciglia, seguendo la sua strada per perseguire un obiettivo nascosto, che non sono affatto i soldi promessi agli altri due compari. I tre attraverseranno uniti, ma battibeccanti, campi sterminati e terre assolate e nel loro cammino incontreranno anche un rapinatore di banche in cerca di fama e notorietà piuttosto che di soldi (come non pensare ad Achille?) che si offenderà a morte quando verrà soprannominato Babyface, un venditore di bibbie in realtà decisamente interessato ai soldi con una benda che copre il suo occhio mancante (ed ecco Polifemo), una moglie che invece di attendere ansiosa il ritorno del marito si dà da fare per sposarsi con un alto uomo più affidabile (una Penelope fin troppo moderna). Ma ci sarà anche spazio per un uomo di colore che ha venduto l’anima al diavolo per imparare a suonare la chitarra e che poi cadrà vittima di un Ku Klux Klan più fumettistico che mai, per due politici in corsa per le elezioni che si dimostreranno non proprio lindi, per tre ninfee-sirene che ammaliano con le loro movenze e trasformano, apparentemente, in rospi i loro amanti e per un produttore musicale, anch’esso cieco, che scova il talento laddove non si poteva immaginare che ci fosse. Tutto questo è “Fratello dove sei?” grandissimo affresco dell’america meridionale della depressione, ma anche del sogno americano che si poggia sul tema del viaggio che risulta illuminante non tanto per la destinazione ma per il percorso e che intrattiene piacevolmente per l’ampia dose di humour che contrassegna i personaggi e le situazioni, con battute memorabili e divertentissime. Meritevole di apprezzamenti anche perché recitato egregiamente (non solo da un Clooney più ironico che mai, ma anche da un John Turturro straordinario e un Tim Blake Nelson decisamente in parte), ma soprattutto fotografato (con colori tendenti al giallo ocra), musicato (con canzoni blues e country davvero deliziose) e girato (con profonda attenzione per i personaggi ma anche per gli ambienti in cui si muovono) in maniera straordinaria. Qualcuno potrebbe lamentarsi per lo scarso approfondimento dei numerosissimi personaggi di contorno che si affastellano durante il viaggio, ma in realtà quello che conta in “Fratello dove sei?” è proprio il percorso formativo dei tre protagonisti che durante il corso della loro fuga, in seguito a questi più o meno fortunosi incontri, si troveranno a rapinare banche, a cantare canzoni in un barattolo, a scappare da un poliziotto quasi mefistofelico, a cantare di nuovo su un palco acclamati dalla folla, a galleggiare in un fiume pieno di barattoli di brillantina e infine ad assistere alla stramba predizione del cieco trovandosi proprio di fronte ad una mucca su un tetto.

 

VOTO: 8

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO


"Ehi ragazzi quei due si devono sposare se no scoppiano!" (Angli con la pistola)

 


LOCANDINA

 

20 commenti su “Fratello dove sei?

  1. Beh, tutto sommato quello che interessa ai Coen è proprio il grado zero del racconto, il Mito, e con questo film centrano pienamente l’obiettivo…

  2. Moolto bello.

    Li ho visti tutti i film dei Coen e il migliore è -L’uomo che non c’era- seguito da -Barton Fink-, poi la cinquina -Blood Simple-Crocevia della morte-Fargo-Fratello dove sei-Non è un paese per vecchi-

    Poi tutti gli altri 😀

    (ps non picchiatemi se sottovaluto il sopravvalutato Il grande Lebowski :D)

  3. 43, (abbrevio il tuo nick ^^), si ci sono riusciti veramente in pieno.

    Egi, dovessi fare una classifica (ma per me diventa sempre più difficile), forse sarebbe questa:

    1-L’uomo che non c’era

    2-Non è un paese per vecchi

    3-Blood simple

    4-Fargo

    5-Il grande Lebowski

    Ma anche Crocevia della morte, Fratello dove sei, Arizona junior, Mister Hola Hoop e l’ultimo Burn after reading sono davvero dei gran bei film.

  4. Siamo d’accordo sul piu bello..perfetto 😉

    si quasi tutti belli..farei a meno di Ladykillers e Prima ti sposo poi ti rovino.

    Barton Fink ti piace poco?

    Egi

  5. Ladykillers e Burton fink non li ho ancora visti. L’altro direi che non mi sembra nemmeno un fim dei Coen, ma non è così pessimo.

  6. Non è pessimo, perchè si impegna a rispettare alcuni canoni della screwball comedy (Accadde una notte), però il risultato finale non è dei migliori. Secondo me è il peggiore dei Coen.

    E cosa aspetti a vedere Barton Fink, è bellissimo 😉

    ps losteyewas…grande avatar…l’occhio che uccide, visto qualche giorno fa, stupendo!

  7. Lost, è delizioso, dici bene.

    Utente anonimo, bè secondo me non è affatto il peggiore. Io l’ho preferito anche se di poco ad Arizona junior e Mr Hula Hoop, per esempio, che pure mi sono piaciuto molto.

  8. Bella recensione, sono d’accordo con te.. anche per quanto riguarda la tua classifica dei film dei Coen, anche se farei salire di qualche posizione Fargo!

    Burton Fink è da vedere 😉

  9. Gran bel film!
    Io, nella mia personale classifica dei fratello Cohen, metto in testa Fargo (straordinario) seguito di un niente da Il grande Lebowski!

  10. l’ho visto in dvd anni fa e devo dire che mi piacque parecchio. La canzone che canta Clooney è meravigliosa.

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