Flash of genius




REGIA: Marc Abraham

CAST: Greg Kinnear, Lauren Graham

ANNO: 2009

 

TRAMA:

 

Il professor Robert Kearns inventò il tergicristalli elettrico, ma la sua invenzione fu rubata dalla Ford che se ne impossessò senza riconoscergli i giusti meriti. Per anni lottò contro il colosso automobilistico, perdendo anche il senno e la moglie, per riuscire a far valere i propri diritti.

 

 


ANALISI PERSONALE

 

La storia vera dell’inventore del tergicristallo elettrico che dovette lottare contro la Ford per farsi riconoscere la paternità dell’invenzione. Raccontata così non sembrerebbe proprio una pellicola interessante, fatto sta che “Flash of genius”, riesce comunque a tenere desta l’attenzione dello spettatore, dato che non si sa molto di questa figura e dunque molto prorabilmente non si conoscono gli esiti della sua battaglia contro i mulini a vento. Una vera e propria lotta tra Davide e Golia, che si arricchisce di qualche riflessione di non poco conto, come quella sul valore e il significato di giustizia, più volte disatteso nel corso della pellicola, almeno secondo i canoni del protagonista idealista e corretto, forse fino all’estremo e al paradosso. Nonostante le cifre astronomiche offertegli dalla Ford per tenere la bocca chiusa e per terminare il suo percorso legale di riappropriazione di una cosa che gli spetta di diritto, il professor Kearns non smetterà mai di lottare, proprio per uno spiccato senso di giustizia che non lo lascerà nemmeno di fronte all’abbandono (temporaneo?) dell’amatissima moglie, stanca della spirale ossessiva in cui è caduto il marito e in cui ha trascinato anche la famiglia composta da sei figli. Nemmeno quando il suo avvocato gli dirà a chiare lettere che la giustizia è questa, e cioè il ricevimento di un copiosissimo assegno, Kearns si arrenderà, risultando forse oltremodo testardo e poco interessato alla materialità (che è comunque sinonimo di futuro roseo per i figli e la moglie), ma decisamente giusto e pulito.

Difficile riuscire ad avere un’opinione netta di quest’uomo, visto che è difficile criticare totalmente o appoggiare in pieno la sua scala di priorità. Viene prima l’affermazione assoluta di un proprio diritto, e la giustizia dunque, o la propria famiglia? Per Kearns (interpretato da un ormai onnipresente Greg Kinnear, che qui rimane in equilibrio senza strafare in espressioni estremamente drammatiche, nonostante il soggetto commovente soprattutto verso il finale), la questione non si pone, dato che non si rende conto di trascurare i bisogni della propria famiglia per placare la sua sete di giustizia, oltre che per non farsi calpestare dal macigno Ford, talmente arrogante da non rendersi conto di aver rovinato la vita di un uomo, oltre che di essersi appropriato di ciò di cui andava più orgoglioso. Se ad un uomo togliete il riconoscimento del proprio lavoro e dei propri sforzi, che cosa gli rimane? I soldi, la famiglia, verrebbe da rispondere, ma la grandezza e se vogliamo anche la debolezza di questo personaggio è tutta qui, nella sua estrema voglia di rivalsa e di affermazione, che troverà ostacoli insormontabili ma non si spegnerà mai.

Anche a costo di sembrare “pazzo”, e per un po’ verrà persino ricoverato in un ospedale psichiatrico, Kearns porterà a termine la sua battaglia, in un finale commovente ambientato nelle aule del tribunale in cui il professore difenderà sé stesso convincendo sempre più la giuria, ma soprattutto lo spettatore che non potrà fare a meno di emozionarsi. 

Purtroppo però, il valore della pellicola si limita a quei due o tre momenti di alto coinvolgimento emotivo (come il rapporto tra Kearns e il suo figlio maggiore), mentre per il resto latita in quanto a regia, decisamente anonima, e soprattutto a presa visiva, dato che scarseggia proprio in quanto a conestualizzazione storica, con poca attenzione agli ambienti o ai costumi. Un lavoro riuscito a metà, dunque, questo “Flash of genius”, che però ci insegna a non dare nulla per scontato, come i tergicristalli della nostra auto.

 

VOTO: 6

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO

 

" Questo è il bello… Se argomenti in modo giusto non hai mai torto" (Thank you for smoking)

 


LOCANDINA

 

7 commenti su “Flash of genius

  1. Non vedo l’ora che esca il film sull’uomo che ha inventato le cinture di sicurezza e che è morto in miseria. All’epoca non c’era ancora la patente a punti e nessuno le metteva.

    Detto questo:

    bravi gli attori, filmetto sufficiente, potevano fare un documentario che forse era uguale e costava meno.

    Distribuito in un periodaccio, l’abbiamo calcolato solo noi, malati di celluloide.

    Kinnear lo si trova un pò ovunque (3 film girati lo scorso anno che sono usciti da noi ora) perché piace al pubblico americano e ha un cachet basso.

    Byez

  2. Si infatti, l’argomento non era interessantissimo, però come dici tu è un filmetto abbastanza sufficiente. Greg Kinnear a me piace, però è vero che ultimamente è un pò ovunque.

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