Zombi 2

REGIA: Lucio Fulci

CAST: Tisa Farrow, Ian McCulloch, Richard Johnson, Al Clever, Auretta Gay, Stefania D’Amario, Olga Karlatos

ANNO: 1979

 

Una barca abbandonata viene ritrovata nel porto di New York da due poliziotti, uno dei quali viene tremendamente ucciso da uno zombi nascosto su di essa. La figlia del dottore proprietario della barca e un giornalista in cerca di scoop si recano sull’isola di Matul, dove lo studioso si trovava da tempo e da dove non aveva dato più notizie. Qui i due, accompagnati da altri due turisti, si ritroveranno nel bel mezzo di un contagio inarrestabile, in cui quasi tutti gli abitanti verranno mutati in terribili zombie.

 

Assurto ormai al rango di zombie-horror per eccellenza, oltre che di vero e proprio cult nella cinematografia di genere, “Zombi 2” merita sicuramente la fama che ha conquistato durante gli anni, nonostante la scarsità di budget utilizzato per girarlo, le polemiche di Argento e Romero per il titolo (visto che ovviamente è stato scelto per ricalcare il successo di “Zombi” di Romero, prodotto e distribuito in Europa proprio da Argento), e i tribolamenti della produzione nella scelta del regista a cui affidare questa storia, scritta da Dardano Sacchetti, ma firmata da sua moglie Elisa Briganti. Infatti i produttori, Fabrizio de Angelis (con cui poi dopo Fulci collaborerà per i suoi horror) e Ugo Tucci decisero di affidare la regia a Enzo G. Castellari, dopo aver scartato Joe D’Amato perché legato troppo al cinema erotico. Ma il regista rifiutò l’offerta, suggerendo di rivolgersi al grande Lucio Fulci, che non aveva mai girato un horror, ma che nei suoi thriller “ci andava giù pesante”, come in “Una lucertola con la pelle di donna” e “Non si sevizia un paperino”, di qualche anno precedente.

Del tutto infondate erano le accuse di plagio e saccheggio dello zombie-horror di Romero, con cui condivise, come suddetto, solo il titolo, visto che il primo, “Zombi”, è più una sorta di metafora politica-sociale contro i mutamenti della società americana, tant’è che è totalmente ambientato a New York, mentre il secondo, “Zombi 2”, è più una vera e propria avventura rocambolesca che tenta anche di dare una diversa interpretazione sull’origine di questi “non-morti”, origine a quanto pare caraibica e derivante da strani riti voodoo, tant’è che è ambientato in un’isola immaginaria, Matul, situata nei Caraibi, con solo l’incipit e il finale ambientati a New York. Grande punto di forza della pellicola è infatti l’ambientazione oltre che una certa caratterizzazione esotica data dalla colonna sonora, firmata Fabio Frizzi, incentrata sulle percussioni e sui ritmi serrati.

Polemiche a parte (affrontate tra l’altro dal regista con cipiglio quasi strafottente, dato che secondo lui se di plagio si trattava, era comunque plagio di numerosi zombie-horror anche precedenti a “Zombi”, e si può notare l’ispirazione al film di Jacques Tourner “Ho camminato con uno Zombie”, del 1943), “Zombi 2”, conserva ancora oggi una sua unicità, che è quella di riuscire a impressionare e spaventare lo spettatore con questi zombi lentissimi ma crudelissimi che mangiano letteralmente la carne dei poveri sventurati che si trovano sul loro cammino, rendendoli della loro specie. Il merito, va detto, va al curatore degli effetti speciali, Giannetto De Rossi, che si rifiutò di creare zombi simili a quelli di Romero, così come gli era stato chiesto, perché li riteneva poco paurosi e troppo pallidi e decisamente normali. Lui, invece, decise di renderli oltremodo mostruosi, costruendo sui volti e sui corpi degli attori chiamati ad interpretarli (tra cui i tre fratelli Dell’Acqua, Alberto, Arnaldo e Roberto) delle maschere mostruose create con la creta, il lattice, la plastilina e altri materiali. Un’altra differenza tra i due tipi di zombi, romeriani e fulciani, è proprio nella loro caratterizzazione. Se i primi erano riconoscibili nella loro passata “umanità”, con notevoli differenze di abbigliamento e di conseguenza di estrazione sociale; i secondi sono oltremodo unificati nel modo in cui ci vengono presentati, con vestiti sudici e strappati e con lo stesso identico modo di camminare e di muoversi, quasi sempre con la testa abbassata. Ma l’elevata qualità degli effetti speciali è ravvisabile soprattutto in una determinata sequenza, quella che poi è rimasta nella storia oltre ad essere stata omaggiata negli anni a venire in numerosissime pellicole (persino Tarantino nel suo Kill Bill 1 e 2 non ne ha potuto fare a meno), e cioè quella dello smembramento dell’occhio di Olga Karlatos (nel ruolo della moglie dello studioso che sull’isola sta facendo esperimenti per risalire all’origine del fenomeno degli zombie, visto che continua ad essere scettico sull’effettività dei riti voodoo come invocatori di questi terribili mostri). Una scena che lasciò, e ancora lascia a distanza di anni, col fiato sospeso gli spettatori inorriditi e spaventati dallo zombie che una volta rotta la porta di legno dietro la quale la donna si è trincerata, comincia a spingere la testa della povera vittima (appena uscita dalla doccia dove ha mostrato un nudo impeccabile, elemento immancabile in un certo cinema di genere degli anni ’70) contro una scheggia di legno. Il suo povero e bellissimo occhio farà ovviamente una brutta fine e il tutto sembrerà talmente realistico proprio grazie agli effetti speciali ben studiati e congeniati da De Rossi (si creò addirittura un calco della testa dell’attrice, che data l’efferatezza della scena, si sentì male).

Altra grande sequenza, che però non fu girata da Fulci che non voleva nemmeno inserirla nella pellicola, ma dallo stesso De Rossi, è quella della lotta corpo a corpo tra uno squalo e uno zombie subacqueo (scena che sicuramente voleva ironicamente competere con “Lo squalo” spielberghiano), anche se si può notare una specie di blooper, dato che allo zombie viene via il braccio prima che questo venga morso dallo squalo. Indimenticabile anche il contagio di Susan, una delle protagoniste della pellicola, che viene terribilmente morsa al collo da uno zombie uscito dal cimitero dei conquistadores spagnoli, con litri e litri di sangue che sgorgano a più non posso.

Nonostante l’ostracismo di una certa critica, che con gli anni però si è resa conto dell’aura di grandezza che circonda questo progetto poco ambizioso ma sicuramente valente, si può asserire che “Zombi 2”, così come la pensavano sin da allora i critici francesi, è un horror imprescindibile per chiunque si consideri, anche solo di striscio, un vero e proprio appassionato del genere.

 


14 commenti su “Zombi 2

  1. Hai perfettamente ragione, un horror assolutamente IMPRESCINDIBILE, nonchè il vero capolavoro fulciano insieme a L’Aldilà… immenso e immortale!

  2. Sono un grande fan di Romero… questo ‘innesto’ fulciano non l’ho mai visto, in quanto influenzato negativamente da recensioni di noti critici.

    Ma non ti nascondo che ho intenzione di vederlo, farò in modo di procurarmelo 😉

    Ciao! ^^

  3. Io non capisco come possa essere considerato un bel film. Addirittura non capisco come possa essere considerato Fulci. Io non lo reggo: praticamente ogni cosa che toccava questo regista, per me diviene cacca.

    Proprio non lo reggo, e mi sono guardato parecchi suoi film. Gli zombi poi…. non doveva farlo… ):)

  4. Bè, capisco i gusti, ma addirittura cacca mi sembra esagerato. Io lo reputo un grande regista, per quel pò che ho avuto la fortuna di vedere fin’ora. Però ripeto, alla fine è sempre questione di gusti.

  5. ci terrei a sottolineare che per la diatriba col prodotto di romero/argento non si trattava di una problematica di "plagio"; ma l'idea di voler sfruttare zombi/dawn of the dead (ed è innegabile – anche se di alcun rilievo ai fini del giudizio sul film in questione – che zombi 2 è stato realizzato con il palese intento di inserirsi in scia al successo commerciale di zombi) diede molto fastidio, perché all'epoca romero e argento avevano in mente di dare un seguito al loro film e videro venir fuori improvvisamente un zombi 2 in cui non c'entravano niente (da qui l'attacco al prodotto di fulci)
    del resto il film di fulci è noto sotto svariati nomi e in america (all'epoca) uscì semplicemente come "zombie"
    inoltre, mi pare che il titolo "zombi" per il film di romero fu utilizzato solo in italia (edizione per la quale argento si occupò di montaggio e musiche assieme ai fidati goblin); giusto per ribadire che argento voleva sfruttare il titolo per un prossimo prodotto e che l'uscita di fulci gli precludeva tale possibilità
    ragioni meramente economiche (a mio avviso) e di smisurato orgoglio personale

    questo intervento perché credo fermamente che sia assolutamente inutile comparare i due film per via della diatriba, in quanto essa riguarda, come suddetto, soltanto l'aspetto del lancio commerciale del prodotto di fulci

  6. <<mi pare che il titolo "zombi" per il film di romero fu utilizzato solo in italia (edizione per la quale argento si occupò di montaggio e musiche assieme ai fidati goblin); giusto per ribadire che argento voleva sfruttare il titolo per un prossimo prodotto e che l'uscita di fulci gli precludeva tale possibilità
    ragioni meramente economiche (a mio avviso) e di smisurato orgoglio personale>>

    – Il titolo "ZOMBI" è stato usato ovunque nel mondo tranne che negli USA e in Canada;
    – Il presunto orgoglio personale non c'entra nulla, il titolo è palesemente sfruttato da quello di Romero, la frase di lancio pure, il "cannibalismo" anche…visto che nel woodoo non se ne parla;
    – Uno degli attori, Ian McCulloch, ha espressamente dichiarato che in pratica il plot non esisteva al momento di girare……e ha ragione, nonostante le varie rivendicazioni fatte da Sacchetti in seguito;
    – Fulci ha girato un film che noi ragazzini dell'epoca ricordiamo con piacere, soprattutto per il gore, ma è ovvio che non può competere nemmeno lontanamente con quello di Romero;
    – Fulci ha affermato più volte che il film ha incassato più di quello di Romero……grande cazzata facilmente verificabile!

  7. Lo adoro perché non solo ha riportato i morti viventi alle loro origini Haitiane, ma è proprio un film malsano, che poi è il tipo di atmosfera che preferisco in un horror 😉 Cheers

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