Wolfman




REGIA: Joe Johnston

CAST: Benicio Del Toro, Anthony Hopkins, Emily Blunt, Hugo Weaving

ANNO: 2010

 

Lawrence Talbot, attore di professione, torna dopo tanti anni a Londra nell’abitazione del padre con cui non è in buoni rapporti. Il motivo del ritorno è la scomparsa del fratello di cui ben presto si ritroverà il cadavere tremendamente mutilato, come divorato da una bestia feroce. Molto presto Lawrence, infatti, dovrà fare i conti col fenomeno della licantropia.

 

Una pellicola che poteva dare adito ad alte aspettative vista la partecipazione di grandi attori come Benicio Del Toro (impiegato anche nella produzione) ed Anthony Hopkins, senza tralasciare Hugo Weaving. Purtroppo però il tentativo di riproporre il tema dei licantropi al cinema (il film tra l’altro è anche il remake del grande “The Wolf man” del 1941), non risulta dei più apprezzabili a causa di una serie di scelte a dir poco discutibili.

Prima di tutto il colpo di scena che arriva verso il finale (uno dei pochi distanziamenti dall’originale tra l’altro) è intuibile sin dalla comparsa del personaggio che ne è protagonista e cioè il signor Talbott, interpretato in maniera fin troppo gigiona e sorniona dal pur sempre grande Hopkins. Ma al di là di questo, ciò che risulta ostico al completo gradimento di “Wolfman” è l’inserimento nella sceneggiatura di dialoghi fin troppo telefonati e stereotipati e di altrettante situazioni che lo affossano nella mediocrità, basti pensare a come viene gestita la storia d’amore che nasce tra l’uomo-lupo e la bella protagonista, senza contare il manicheismo con cui è tratteggiato il rapporto padre-figlio. Se ci aggiungiamo anche una serie di scelte estetiche non proprio adeguate ad un film che non voglia scadere nel, anzi oltre, il mainstream (come ad esempio i terribili flashback del protagonista in cui scopre una verità agghiacciante, ma scontatissima per lo spettatore), allora non si può che tristemente convenire sul parziale fallimento della pellicola.

Nulla contro il mainstream, per carità, ma pur soprassedendo alla scarsa raffinatezza dell’impianto formale di “Wolfman”, non si riesce nemmeno a intrattenersi leggermente e “spensieratamente” con la visione del film, proprio perché per certi versi risulta anche ridondante e addirittura noioso. Senza considerare che non riesce nemmeno nell’intento primario che un buon horror, o film di genere, dovrebbe assolvere e cioè quello di suscitare angoscia e inquietudine nello spettatore. Tutto appare, invece, molto piatto e privo di tensione, tant’è che anche le scene d’azione che dovrebbero in qualche modo attirare l’attenzione dello spettatore, se non proprio fomentarlo, risultano addirittura sgradevoli o fastidiose a causa dell’invasiva ed eccessiva colonna sonora che ne sottolinea insistentemente il susseguirsi. Anche l’utilizzo del sonoro è fonte di disturbo, visto che ci si affida, per impressionare lo spettatore più sprovveduto e meno smaliziato, a scoppi improvvisi di rumori ad ogni minimo apparire di una figura dall’ombra o espedienti del genere. E se anche il sottotesto nascosto tra le righe di questa narrazione “fantastica” è alquanto interessante (seppur non originale ovviamente), il tutto viene rovinato da un estremo didascalismo nel rimarcare il concetto, fino ad arrivare ad un finale in cui viene praticamente suggerito a chiare lettere allo spettatore che non sempre è così facile individuare il labile confine tra l’uomo e la bestia e che non è dato a noi di giudicare la natura (malevola, benevola o ambivalente) altrui. Un finale che sullo sfondo della solita luna piena (mostrata a piè sospinto come se non fosse abbastanza chiaro il meccanismo di trasformazione da uomo in bestia feroce), lascia lo spettatore allibito per la mancanza di fiducia nei suoi confronti, come se da solo non sarebbe potuto arrivare alla medesima lampante soluzione.

 

VOTO:

 

Pubblicato su www.livecity.it

4 commenti su “Wolfman

  1. A dire il vero ero molto incuriosito da questo film, non fosse altro per la tormentata gestazione ed i trailer alquanto "gotici". Poi ho letto alcune recensione che affermano quanto tu hai appena scritto – e bene come al solito. Peccato. Penso che me lo vedrò in dvd.
    Buona domenica, Ale.

  2. io mi aspettavo molto meglio, ne sono rimasto abbastanza deluso, anche se nelle scene iniziali soprattutto gode di ottime atmosfere, buona regia e per tutto il film ottime interpretazioni, a lungo andare mi ha decisamente deluso

    ha buon ritmo, uno snodo veloce, ma sotto il profilo effetti speciali, ad eccezione delle trasformazioni sicuramente ottime, non era del tutto eccelso (le scene di corsa imbarazzanti, così come lo scontro finale)

    credevo davvero meglio, non è comunque da buttare, ma come sempre, è l'aspettativa iniziale che traccia il giudizio, e qui era più alta del risultato finale

  3. Io le interpretazioni le ho trovate al limite dell'eccessivo  sinceramente e il film, come ho già detto, al limite del ridicolo.

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