Timecrimes

REGIA: Nacho Vigalondo
CAST: Karra Elejalde, Barbara Goenanga, Nacho Vigalondo, Candela Fernandez
ANNO: 2007
 
Hector si è appena trasferito con sua moglie in una villa in campagna. Mentre la donna si reca in città a fare la spesa, l’uomo scorge col suo binocolo una ragazza nuda nel bosco. Curioso si inoltra alla ricerca della ragazza, imbattendosi in un uomo sinistramente coperto in volto da un bendaggio rosa. Durante la fuga fa la conoscenza di un ragazzo che lo fa andare in un macchinario per nascondersi. Una volta entrato, però, si ritroverà a viaggiare nel tempo in un continuo loop che lo porterà a compiere azioni sempre più assurde.
 
Ancora una volta è dalla Spagna che arrivano le soddisfazioni migliori in campo del cinema di genere. Ci sarebbe da prendere esempio dai nostri vicini per cominciare a pensare ad un cinema fatto di nuove idee e di semplici mezzi. Perché appare subito chiaro durante la visione di “Timecrimes” (titolo originale Los Cronocrímenes) che il budget utilizzato per realizzarlo sarà stato sicuramente irrisorio. Non ci sono effetti speciali, né sontuose ambientazioni, né un cast stellare per richiamare l’attenzione o sostituire un vuoto causato dalla pochezza del film. C’è solo il talento e l’inventiva di un giovane regista, Nacho Vigalondo, presente nel film nel ruolo del giovane “scienziato”, che con coraggio e originalità ha saputo creare un prodotto di tutto punto in grado di farsi apprezzare per il suo contenuto e per il suo stile.
Gli appassionati di fantascienza e soprattutto di un tema molto particolare come quello dei viaggi nel tempo non potranno che crogiolarsi nella visione di questo film che gioca astutamente, ironicamente e abilmente con l’argomento. Il film, infatti, parte come una sorta di thriller d’atmosfera, si trasforma in un horror con tanto di fantomatico serial killer, e poi volge nella vera e propria science-fiction. Il tutto con un garbo e un equilibrio davvero molto apprezzabile, considerando anche la difficoltà della materia presa in esame.
Lo spettatore sarà impegnato a sorridere per le rocambolesche avventure del povero protagonista “sfigato”, ma al tempo stesso vivrà momenti di tensione causati dall’apparire dello strano assalitore bendato, per poi impegnarsi nella comprensione e nello scioglimento della matassa riguardante i ritorni nel passato di Hector, che si ritroverà a rivivere da diversi punti di vista lo stesso identico giorno. La particolarità di “Timecrimes”, quindi, oltre al fatto di riuscire a conquistare lo spettatore senza far ricorso ad alcun tipo di spettacolarizzazione o faciloneria narrativa, sta nel fatto di riuscire a rovesciare parecchi canoni e stilemi del cinema di genere, guardare alla figura del serial killer per comprendere appieno ciò che andiamo dicendo, facendo ricorso ad una grande conoscenza dello stesso e rispettandone al tempo stesso le regole.
Girato in un unico ambiente, o quasi, recitato da quattro attori protagonisti (anche se al centro della pellicola c’è il perfettamente estraniato Elejalde), il film è costituito anche da una sceneggiatura di ferro che non lascia nulla al caso e cerca di ripercorrere fedelmente tutti i passi del cammino del protagonista in lotta non con un solo sé stesso, ma con più di un Hector che scombina gli eventi facendoli andare in realtà come sono sempre andati (gli appassionati del telefilm “Lost” capiranno benissimo ciò di cui stiamo parlando).
Difficile da spiegare, ancora più difficile da comprendere, ma guardando la pellicola si riuscirà in qualche modo a far filare tutto il discorso. Alla fine ci arriverà lo stesso Hector, che acquisita ormai una certa dimestichezza con la pratica dei viaggi nel tempo, arriverà addirittura a compiere delle scelte discutibili, sacrificando delle persone pur di correggere un suo grave errore. Il finale, infatti, è sovrastato da un cinismo non indifferente che, applicato al personaggio innocuo e ignaro che abbiamo imparato a conoscere durante lo scorrimento del film, risulta ancora più potente e impressionante.
Giocando coi paradossi temporali e con uno spassoso spirito punitivo nei confronti del voyerismo che ha scatenato tutto il susseguirsi di inarrestabili eventi, Vigalondo sforna una pellicola imperdibile che riesce a coinvolgere e divertire al tempo stesso risultando anche autoironica e intelligente.

Pubblicato su www.livecity.it

7 commenti su “Timecrimes

  1. Bella storia, non lo conoscevo affatto. E ha già qualche annetto… in Italia non si è visto? Lo devo recuperare assolutamente, è il tipo di film che solitamente mi piace assai! 🙂 ciao, c

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