The uninvited




REGIA: Charles Guard, Thomas Guard

CAST: Emily Browing, Arielle Kebell, David Strathairn, Elizabeth Bank

ANNO: 2009

 

TRAMA:

 

Anna, di ritorno da un anno di ospedale psichiatrico in seguito alla tragica morte di sua madre, torna a casa e trova suo padre fidanzato con l’infermiera di famiglia. Ad allearsi con lei nel suo odio verso la donna, ci sarà sua sorella Alex, insieme alla quale perverrà a delle sconcertanti verità.

 

 


ANALISI PERSONALE

 

Ad un po’ di registi, soprattutto Shyamalan e Aja, saranno fischiate le orecchie, visto che il finale e alcune atmosfere di questo “The uninvited” (remake americano dell’horror giapponese ben più spaventoso, oltre che più riuscito, soprattutto a detta degli appassionati “A tale of two sisters”), richiamano apertamente le scelte di sceneggiatura e di contenuti delle pellicole più famose e fortunate dei registi succitati.

La caratteristica principale di questo blando horror estivo, ma è più propriamente un thriller, è il poco coinvolgimento che suscita nello spettatore con una sfiancante riproposizione di porte che si aprono e chiudono da sole e di numerosi scricchiolii per nulla terrificanti. Se ci aggiungiamo una serie di tempi morti che lasciano lo spettatore intorpidito e annoiato anche quando si dovrebbe saltare sulla sedia e la conclusione non può essere che una sola: “The uninvited” è un film facilmente dimenticabile, che non lascia niente nella nostra mente e che assolve flebilmente ad un unico compito, quello di intrattenere fino alla sua fine solo per scoprire chi in realtà ha compiuto l’omicidio che sta al centro della narrazione. Perché la mamma di Anna, morta in un terribile incendio nella cascina in cui era ricoverata e aiutata dall’infermiera, amante del marito, è stata sicuramente assassinata e le due ragazze, Anna e Alex, cominciano ben presto a sospettare proprio dell’infermiera. Allo spettatore, invece, appare lampante sin dai primissimi minuti della pellicola che il sospetto delle due ragazze è sicuramente infondato, anche se tutti gli indizi sembrano suggerire il contrario. Si salvano, invece, alcuni momenti di grande suggestione soprattutto visiva grazie agli incubi-visioni di Anna che viene “tormentata” dal cadavere martoriato di sua madre che reclama giustizia e verità e poi anche da quello di una bambina dai capelli rossi, davvero molto inquietante, che dapprima tiene in mano un bicchiere di latte facendolo poi frantumare a terra in un pozzo di sangue e che poi conduce la protagonista verso un’ulteriore verità sconcertante. Contribuisce ad abbassare il livello complessivo del film, una colonna sonora fin troppo irritante perché troppo pressante e invasiva, anche nei momenti più “inutili” del racconto. Interessante, invece, la fotografia che si fa sempre più scura man mano che Anna precipita sempre più nella spirale allucinante delle sue visioni. Un po’ sprecata la partecipazione del grande Strathairn, qui in un ruolo marginale e piatto e decisamente sottotono le interpretazioni del resto del cast, ad eccezione della giovane ed espressiva protagonista.

Ciò che vede Anna, supportata da un’affettuosa sorella maggiore, è reale o sono solo visioni premonitive e illuminanti, oltre che terrificanti? Questa è la domanda da porsi durante la visione della pellicola e la risposta, con un colpo di scena solo parzialmente telefonato (dato che sapevamo che non poteva essere l’infermiera la colpevole, ma era difficile immaginare il reale colpevole e soprattutto le dinamiche di alcuni avvenimenti), arriverà ovviamente solo nel finale della pellicola che si chiude specularmente così come era cominciata e che ci lascia però davvero indifferenti.

 

VOTO: 5

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO


"I timidi notano tutto ma sono molto bravi a non farsene accorgere" (Le conseguenze dell’amore)

 


LOCANDINA

 

9 commenti su “The uninvited

  1. eravamo veramente poco convinte dal trailer, così abbiamo evitato di andare al cinema.. a quanto pare abbiamo fatto bene!

    *Asgaroth

  2. Weltall, io non ho visto l’originale, ma non stento a credere che sia sicuramente molto meglio di questo.

    Asgaroth, però si può guardare diciamo, magari in DVD anche.

    Death, si si, hai ragione, lo so ^^

  3. No, mi sa che ormai non c’è più in sala. Al massimo, ma solo se ti interessa smodatamente qualsiasi cosa appartenga, seppur di striscio, al genere horror, recuperalo in DVD ^^

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