10 commenti su “Classificone di fine stagione cinematografica 2009/2010 (30-21)

  1. Di questa parte della tua classifica ho visto solo "The road" …. la quantità di film che ho visto al cinema in questa stagione è stata davvero bassa!!
    Ciao, Ale

  2. LA PRIMA COSA BELLA, il mio film italiano preferito della stagione; il solito impeccabile Virzì.
    IL MIO AMICO ERIC, finalmente un Loach leggero e spensierato: la tua posizione è molto simile alla mia (facendo un raffronto tra la quantità di film visti, io 50 tu 80, direi che occhio e croce l'abbiamo messo allo stesso posto, in prospettiva).
    500 GIORNI INSIEME, ti anticipo che sarà nella mia top5, l'ho amato alla follia. Script come se ne vedono sempre più di radio, e regia spumeggiante e brillante.
    Poi vabbè, forse anche perchè mi ci sono rivisto… 🙂
    THE ROAD, il libro di McCarthy è enorme per me, quindi il film ha risentito di questa eredità, ma anche in questo caso il nostro piazzamento (tenuto conto del discorso fatto poche righe fa sulla differenza quantitativa di film visti) è sostanzialmente uguale.

  3. Tremo al pensiero che più si va avanti più mi siano sfuggiti film interessanti. E d'altra parte con la tua classifica mi sto anche rendendo conto di quanto il mio gusto sia "americanizzato".

    Infatti ho visto:

    1) Green Zone che, per quanto io non sia un gran fan di Mister Matt-scella, è un bel film. O è meglio dire "fatto bene"?

    2) 500 giorni insieme che, per i miei gusti, avrebbe potuto anche essere più in basso. Non riesco a entrare in sintonia con la carineria-malinconia di molti film dell'ultimo decennio. Mi lasciano sempre con un gran desiderio di sangue.

    3) The Road, che è un bellissimo film ma non è un "grande" film. La trasposizione del romanzo era un'opera che solo Tarkovsky sarebbe stato in grado di portare a termine. Hillcoat sembra totalmente impegnato nello sforzo di trasmettere il significato della metafora invece di portarci dentro a questa e, soprattutto, il paesaggio è solo descritto invece di essere uno dei protagonisti con sue silenziose (e, scusate la retorica, assordanti) linee di dialogo. Mi è sembrato un film di compromesso mentre avrebbe dovuto essere più estremo.

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