Edmond

REGIA: Stuart Gordon
CAST: William H. Macy, Julia Stiles, Joe Mantegna, Rebecca Pidgeon, Mena Suvari

ANNO: 2005

TRAMA:

Edmond Burke, un normale impiegato dalla vita monotona, una notte decide di affrontare il mondo nonostante una veggente gli abbia presagito solo disgrazie.

 



ANALISI PERSONALE

Ricorda lontanamente quel grande film di Scorsese che è Fuori orario questo Edmond, il cui protagonista vaga di notte per le strade di Los Angeles in una sorta di incubo delirante che lo porterà verso la consapevolezza di sé. Ma ad un certo punto il nostro protagonista si stanca di essere una vittima impassibile che era il Paul di quell’altro film e diventa il carnefice un po’ come il Bill di Quel giorno di ordinaria follia.
Al di là di queste somiglianze più o meno velate il film mantiene comunque una sua originalità e particolarità che sta tutta nel suo protagonista che è poi l’asse portante dell’intera vicenda (tutti gli altri personaggi sono solo delle pedine che si “mettono sulla sua strada”). Un William H. Macy più in forma che mai che dà vita ad un personaggio difficile, riuscendo a dargli le giuste sfumature. Un personaggio che decide di cambiare vita perché quella che ha gli va stretta, non gli permette di esprimersi, di essere sé stesso.

“Lei vive una vita che non le appartiene”, le dice la chiromante da cui si reca la fatidica notte. Ed è proprio da questa predizione che Edmond si avvia nella discesa verso gli inferi, verso le sue paure più profonde e i suoi odi più reconditi. Odi che sfociano nel razzismo, contro i neri, contro i gay, contro le prostitute (che scopre essere troppo care per lui). “Ogni paura nasconde in realtà un desiderio”, sta proprio qui il messaggio che si vuole trasmettere con questa asfissiante e claustrofobica parabola dell’esistenza e del modo di condurla. Infatti, alla fine il nostro Edmond troverà una risposta, la pace, proprio in quelle che erano le sue paure scaturite dall’odio e dall’ostilità.

Edmond Burke è un normale impiegato quarantasettenne che una notte – un po’ spinto dalla previsione di una veggente, un po’ spinto dalla noia e dalla stanchezza nei confronti della sua vita – decide di abbandonare sua moglie, il suo lavoro, tutto e di dedicarsi a sé stesso cercando divertimento nelle strade di Los Angeles.
Passa da uno strip club all’altro in cerca di sesso a poco prezzo, ma scopre a suo discapito che non riesce a permettersi nemmeno quello, o perlomeno potrebbe anche permetterselo ma non è disposto a pagare così tanto per una donna. Lungo il suo tragitto fa diversi incontri: dei teppistelli che vogliono imbrogliarlo col gioco delle carte e che dopo lo malmenano e derubano, un recepsionist d’albergo che lo scaccia in malo modo, fino ad arrivare al banco dei pegni a vendere il proprio anello perché rimasto completamente senza soldi. In cambio del suo oggetto riceve 120 dollari e comincia a spenderli acquistando un pugnale risalente alla prima guerra mondiale.

E’ in questo momento che Edmond decide di smetterla di fare la vittima, di assistere passivamente agli avvenimenti attorno a sé. Dopo aver aggredito un pappone che minacciava di ucciderlo se non gli dava tutti i suoi soldi, si reca in un bar dove fa la conoscenza di una bella e giovane cameriera, la quale rimane affascinata dal nostro protagonista, tanto da portarselo a casa e andarci a letto. E’ a lei che Edmond confessa di sentirsi veramente vivo per la prima volta, quasi come se quell’atto di violenza gli abbia dato la giusta carica. I due condividono odi e razzismi e sembra filare tutto liscio se non fosse che poi Edmond comincia a diventare troppo pressante e ossessivo nel voler fare ammettere alla ragazza la sua vera natura di cameriera a discapito dei suoi sogni di diventare un’attrice. Edmond sembra ormai essere fuori di sé, non avere più il controllo della situazione come se possedere quell’arma lo renda onnipotente ed è così che la situazione gli sfugge di mano…

Essendo un film scritto da quel brillante sceneggiatore che è Mamet, capiamo subito che quello che conta, al di là di tutto, sono proprio i dialoghi fitti e sferzanti che Edmond ingaggia di volta in volta con i suoi interlocutori. Dialoghi che si fanno man mano più ricchi di riflessioni sul mondo, sulla società, su chi la popola. Grazie al particolarissimo volto di William H. Macy che riesce a trasmettere una vasta gamma di emozioni e a comunicare i più disparati sentimenti, riusciamo ad immedesimarci in Edmond, nella sua voglia di vendicarsi dei torti subiti durante tutta una vita e nel suo cammino verso la consapevolezza finale di avere bisogno proprio di quelle cose da lui precedentemente odiate, solo perché gli facevano paura. Ed è così che il razzismo contro neri e gay in realtà altro non era se non la paura di ammetterei di essere attirato proprio da quelle categorie. Il tutto viene narrato come una vera e propria discesa verso gli inferi, resa ancora più tetra e quasi claustrofobia da una colonna sonora perfettamente angosciante e una fotografia forte e cupa che incornicia alla perfezione le varie fasi della lunga notte vissuta dal nostro protagonista.
Con un finale tra il poetico e l’imbarazzante tutto diventa più chiaro sia per lo spettatore che per Edmund che finalmente sembra aver trovato la pace dove altri ci vedrebbero l’incubo.

Regia: 7,5
Sceneggiatura: 8,5
Recitazione: 8,5
Fotografia: 8
Colonna sonora: 8
Ambientazione: 8
Voto finale: 8

 


CITAZIONE DEL GIORNO

"Ma tu sei quello che…". "Si’! Sono il detentore della grande magia. Un potere noto in tutto l’universo come…". "La Forza!!". "No. Lo Sforzo". "Lo Sforzo??? [in coro]". "Si’. Lo Sforzo…". (Mel Brooks in "Balle Spaziali")


LOCANDINA


19 commenti su “Edmond

  1. un gioiellino, questo film

    W. H. Macy strepitoso

    se non lo hai visto ti consiglio “fuori orario” di scorsese, c’è una sottile (davvero sottile) linea che li collega

    anche se ovviamente il film di scorsese è una vera perla (io a questo darei un buon 7, a fuori orario un bell’8)

  2. Dome Fuori orario l’ho visto eccome e io gli darei un bell’8.5 quasi 9!!

    Claudio ti consiglio di vederlo questo film, è davvero un gioiellino come dice Dome ^^

  3. Film che mi ha sempre incuriosito, ma che ancora non sono riuscito a vedere. Macy, probabilmente, è uno degli attori più sottovalutati di sempre.

  4. Ma chi si è permesso di sottovalutarlo? E’ un grande, anzi un grandissimo!! Comunque hai ragione, non ha lo spazio che merita…

  5. per quanto mi riguarda stuart gordon è un regista di culto (non so se hai mai visto quel gioiellino splatter di Re-animator…) ed ero proprio curioso di vederlo alle prese con un progetto più serio.

    Tu mi confermi che non è affatto male…

  6. ce l’ho ma non l’ho visto..come ha detto filippo bisogna rivedersi reanimator del buon stuart gordon..prova a vedere la sua filmografia e ti renderai conto che un film del genere (io non l’ho ancora visto ma le tematiche sembrano completamente differenti dal solito!) è totalmente fuori dal genere che frequenta abitualmente: horror-bmovie-splatter!

    comunque bella rece!lo vedo appena ho un attimo mi incuriosisce parecchio!

  7. Cinedelia e Deneil grazie mille! Non conoscevo affatto quest’altro aspetto di Gordon! Provvederò ad informarmi sicuramente!

  8. Amo i film “notturni”…ho apprezzato molto questo film di Gordon, e gli do un bel 7-7,5.

    Giusta anche la citazione di Fuori Orario di Martin Scorsese (mitico), ma ovviamente Fuori Orario è perfetto e si prende un 9-9,5.

  9. è vero, mamet è un abile sceneggiatore, ma un regista pessimo (hai visto hollywood, vermont?). recupererò a noleggio questo film. lo avevo visto sugli scaffali di blockbuster e mi aveva incuriosito.

    mario

  10. Ah ah i film di Martin Scorsese sono per me tutti dei capolavori, quindi non sono generoso, è solo che li amo!!!

    Taxi Driver prenderebbe più di 10!!

  11. Stessa lunghezza d’onda…Taxi Driver è un capolavoro immenso. Perfetto. Un film che dimostra quanto sia inutili gli Oscar in certe situazioni.

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